La diversità intravista
"Due cose nell'universo non possono essere assolutamente uguali tra loro": così nel 1440 si esprimeva N. Cusano nel suo De docta ignorantia (ii, 11). All'inizio del 18° sec. G.W. [...] irripetibilità, nel loro divenire, nelle loro potenzialità trasformative ed evolutive (la teoria dell'evoluzione di Ch. Darwin è in effetti fondata sul riconoscimento delle variazioni individuali). Come Lévi-Strauss ha affermato in conclusione del ...
Leggi Tutto
Mineralogia
Annibale Mottana
Sommario: 1. Introduzione. 2. La mineralogia all'inizio del Novecento. 3. Gli sviluppi nel corso del Novecento. a) Cristallografia. b) Minerochimica e cristallochimica. [...] , E. Schiebold, E. Seemann, H. Bohlin, ecc.), mentre i fisici teorici (von Laue stesso, W. L. Bragg, C. G. Darwin, P. P. Ewald, G. Friedel, A. Sommerfeld) si dedicarono all'interpretazione dei risultati ottenuti con le nuove apparecchiature e alla ...
Leggi Tutto
Patologia sperimentale
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Patologia sperimentale
sommario: 1. Introduzione: a) Generalità e cenni storici. b) Sviluppo delle discipline biologiche. 2. Fondamenti tecnici [...] il Settecento (P.-L. Moreau de Maupertuis) giunge alle soglie del XIX secolo con G.-L. Leclerc de Buffon e con E. Darwin sotto forma di quell'atomismo genetico che assunse il nome di ‛micromerismo' (Y. Delage) all'inizio di quel secolo: Gr. Mendel ...
Leggi Tutto
Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] un'atmosfera riducente primordiale e un brodo di sostanze organiche (simile al "piccolo stagno tiepido" ipotizzato da Charles Darwin). Inoltre, in molti casi, le reazioni che producono questo o quel composto biochimico si sono rivelate chimicamente ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] della penisola. Fra gli studiosi che diedero prestigio all’Università capitolina ricordiamo il medico naturalista G.B. Grassi, Darwin medal (1896) della Royal society di Londra, che, con la collaborazione di Amico Bignami e Giuseppe Bastianelli ...
Leggi Tutto
Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] Australopithecus africanus ('la scimmia meridionale d'Africa'), nel 1925, fornì una sorprendente conferma a quanto predetto da Charles Darwin nel 1871, e cioè che i nostri antenati più lontani si sarebbero probabilmente trovati in Africa, poiché in ...
Leggi Tutto
Riformismo
Zeffiro Ciuffoletti
1. Definizione di riformismo
La tradizionale sequenza storica che i paesi dell'Occidente hanno conosciuto, in forme e tempi diversi - dallo Stato liberale, allo Stato [...] sociali in vista del comune 'progredire'. Con il positivismo inglese di Herbert Spencer l'idea di evoluzione di Darwin trapassò dall'ambito biologico a quello dell'organizzazione sociale. Tocqueville come John Stuart Mill si era reso conto che ...
Leggi Tutto
Classificazioni, tipologie, tassonomie
Alberto Marradi
Classificazione e tassonomia come operazioni
Analizzando le definizioni esplicite e le accezioni implicite dei termini 'classificazione' e 'tassonomia' [...] le proprietà ritenute 'filetiche', cioè meno rapidamente modificate nel corso dell'evoluzione, secondo un orientamento che risale a Darwin: v. Körner, 1974, p. 693). Insieme alle regole che guidano la formazione delle classi, si dovrà stabilire se ...
Leggi Tutto
Gabriella Spedini
Ominidi
Le origini dell'uomo: fossili e molecole si confrontano
L'antropologia molecolare
di Gabriella Spedini
30 marzo
Vengono pubblicati su Nature i risultati delle analisi condotte [...] gorilla su cui poter calibrare l'evento di speciazione), l'evoluzione molecolare ha dato corpo all'intuizione di Ch. Darwin: data la somiglianza dell'uomo con le scimmie antropomorfe africane, la culla del loro antenato comune non poteva che essere ...
Leggi Tutto
La vita
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Cosa vuol dire essere vivi
Un gattino è vivo, un tavolo no. La maestra è viva, una bambola no. Sembra facile capire quali sono le cose che appartengono al mondo vivente. [...] fino alle foglie degli alberi più alti e avere figli dal collo lungo. Anni dopo, un biologo inglese, Charles Darwin, dimostrò che questa ipotesi era sbagliata e che la spiegazione della evoluzione stava nella sopravvivenza degli organismi più adatti ...
Leggi Tutto
darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...