WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] .
Il Weismann fu uno dei più acuti teorici dell'evoluzionismo e dell'eredità. Accolse con entusiasmo le teorie di Darwin, che contribuì a diffondere e a far accettare in Germania, e vi arrecò notevoli contributi personali, divenendo capo della ...
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LOMBRICO (dal nome del gen. Lumbricus L., fr. ver de terre; sp. lombriz; ted. Regenwurm; ingl. earthworm)
Pasquale Pasquini
Genere di Anellidi (v.) Oligocheti del sottordine Neoligocheti di Michaelsen [...] del terreno agrario e nella modificazione del suolo furono oggetto di un importante lavoro di Carlo Darwin (vedi anellidi).
Bibl.: C. Darwin, La formazione della terra vegetale per azione dei Lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi (prima ...
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Zoologo svizzero, nato il 24 aprile 1832 a Ginevra, morto il 31 maggio 1871 a Siena. Fu allievo di F. . Pictet de la Rive (Ginevra) e di J. Müller (Berlino), con il quale compì ricerche scientifiche. sulle [...] tutti menzionati negli elenchi delle diverse bibliografie zoologiche, vanno specialmente ricordati qui gli articoli di C. sulla teoria di Darwin nella Revue Germanique, XVI e XVII (Parigi 1861) e un saggio scientifico-filosofico: Existe-t-il che- les ...
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Certe piante, ad es. le Primula, allo scopo di rendere sicura l'eterogamia, vale a dire l'impollinazione incrociata tra fiori d'individui diversi della stessa specie impedendo in pari tempo l'autogamia, [...] sono inserite verso la metà del tubo corollino, mentre nel brevistilo sono invertite le posizioni rispettive.
Come ha dimostrato Darwin, un insetto che s'addentri in questi fiori alla ricerca del nettare può naturalmente toccare con la medesima parte ...
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Cultura
Francesco Remotti
Concezioni diverse di 'cultura'
È un dato acquisito e sotto gli occhi di tutti il fatto che esistono due concezioni fondamentalmente diverse di 'cultura': una classica e tradizionale, [...] sviluppa da se stesso", scartata da Saussure: v., 1916; tr. it., p. 13), la "massima importanza" accordata alle variazioni individuali (Darwin) fa sì che il mutamento venga posto al centro della cultura, così come della specie o della lingua. La vita ...
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Origini della vita
Samanta Pino
Ernesto Di Mauro
Le origini della vita non sono note. Le più recenti scoperte della chimica organica, della biologia molecolare e, soprattutto, i dati forniti dall’esplorazione [...] neodarwiniane le strutture nelle quali fenotipo e genotipo non sono entità distinte (per es., una molecola di RNA), mentre con darwiniano si indica l’esistenza di un fenotipo complesso e codificato, così come definito in modo classico (per es., una ...
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DE STEFANI, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 9 maggio 1851, da Luigi e da Caterina Rigon.
Poco dopo la sua nascita, il padre, avvocato e patriota già militante nelle truppe di Pier Fortunato Calvi [...] si trova via via in rapporti diversi colla natura esteriore, talché si modifica ed assume diversità". L'adesione al darwinismo sembra dunque nel D., come in molti altri geologi e naturalisti della fine del diciannovesimo secolo, un'accettazione del ...
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GHERARDINI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Figlio primogenito di Michele, medico, e di Clara Bellinzaghi, nacque il 27 maggio 1778 a Milano, dove trascorse quasi tutta la vita. Svolti i primi studi [...] e amico, il G. pubblicò la traduzione italiana e il commento a Gli amori delle piante del poeta-botanico inglese E. Darwin e fu nominato prosegretario per la statistica al ministero dell'Interno del Regno d'Italia. Grazie a tale incarico, mantenuto ...
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funzionalismo
Roberto Cipriani
Spiegare una società in base alle funzioni svolte
Il funzionalismo è una corrente scientifica che attribuisce molta importanza alla funzione di un individuo, di un gruppo, [...] cambiano le funzioni anche il sistema ne risente.
Soprattutto nel 19° secolo, con le teorie evoluzionistiche di Darwin e il pensiero sociologico dell'inglese Herbert Spencer, venne sviluppata una stretta analogia tra fenomeni biologici e fenomeni ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] soltanto più tardi. Dei grandi positivisti, è citato lo Stuart Mill, già menzionato nel Discorso. È ricordato anche il Darwin, la cui opera proprio allora aveva a Mantova fortuna grandissima.
Il 2 sett. 1870 la Gazzetta di Mantova pubblicò una ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...