razza
Francesco Cavalli-Sforza / Luca Cavalli-Sforza
Variazione etnica delle patologie
La parola razza non può essere applicata alla specie umana, che non è il risultato di una selezione artificiale, [...] è divisa in gruppi chiaramente distinguibili, grazie a un’origine molto recente dal punto di vista evolutivo. Lo stesso C. Darwin aveva notato che gli antropologi non erano mai riusciti ad accordarsi sul numero di razze esistenti, che variava da 2 a ...
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Galápagos, Isole Gruppo insulare dell’America Meridionale, situato nel Pacifico di fronte alle coste dell’Ecuador, di cui costituisce una provincia amministrativa (Archipiélago de Colón; 8.010 km2 con [...] su oltre 7600 km2 e include il 96% della superficie delle isole. Nel 1959 è stata istituita la Fondazione Charles Darwin per promuovere la conservazione dell’ecosistema delle isole e nel 1964 nell’isola di Santa Cruz è stata fondata una stazione ...
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Zoologo (Ealing, Londra, 1825 - Eastbourne 1895). Prima medico della marina militare, fu poi prof. alla scuola delle miniere, indi al collegio dei chirurghi. Dal 1883 socio straniero dei Lincei. Fondamentali [...] le ricerche di anatomia comparata dei vertebrati (1858), che lo condussero a intuire il principio evoluzionistico. L'opera di Darwin (1859) lo trovò preparato ad accoglierla e a integrarla, e ne divenne uno dei più ferventi sostenitori e commentatori ...
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Radl, Emanuel
Rádl, Emanuel
Naturalista e filosofo ceco (Pyšely, Praga, 1873 - Praga 1942). Insegnò (dal 1919) filosofia naturale nell’univ. Karlova di Praga; fu autore di ricerche anatomiche e fisiologiche [...] , schierandosi fra i vitalisti; notevole il suo trattato di storia delle teorie biologiche (Zur Geschichte der Biologie von Linné bis Darwin, 1915). R. scrisse anche numerose opere di carattere storico e politico-sociale in tedesco e in ceco (O naší ...
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Matematico russo (Jaroslavl´ 1857 - Odessa 1918), fratello di Sergej Michajlovič. Fu prof. nell'univ. di Char´kov (dal 1893) e poi membro dell'Accademia delle scienze di Pietroburgo; socio straniero dei [...] stabilità. L. dimostrò l'instabilità delle figure planetarie cosiddette periformi confutando le tesi dell'astronomo inglese G. Darwin. Nel calcolo delle probabilità L. elaborò il metodo delle funzioni caratteristiche, e, estendendo i risultati di A ...
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Sociologo ed economista (Paterson 1840 - Englewood 1910), ministro della Chiesa episcopale e prof. (1872-1909) di scienza politica e sociale nella Yale Univ. (New Haven). Può dirsi l'iniziatore dell'indirizzo [...] economicistico, basato su Malthus e Ricardo, ulteriormente rafforzato dall'applicazione al sociale dell'evoluzionismo di Darwin, tende a considerare i costumi sociali come "forze naturali", determinate quindi naturalisticamente, piuttosto che come ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] 1882) per il suo studio dell'espressione delle emozioni (una collezione comprendente circa trecento fotografie, conservate presso i Darwin Archives a Cambridge, che lo scienziato aveva fatto scattare con l'obiettivo di dimostrare la continuità tra la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] hanno occupato in essa. Le controversie innescate dalla pubblicazione, nel 1859, di On the origin of species di Charles R. Darwin possono essere considerate l’approdo inevitabile di tale processo e, per il nostro Paese, ne confermano il carattere di ...
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BIANCA, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque ad Avola (Noto) il 4 febbr. 1801, da Corrado e Anna Molisina. Studiò filosofia e discipline matematiche presso il convento dei domenicani della sua [...] alla traduzione dei classici italiani, latini e greci, ed alle scienze della natura. La lettura di un'opera di Erasmo Darwin nella traduzione del Gherardini,Gli amori delle piante (Milano 1805), suscitò in lui un interesse per gli aspetti e i ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] , nell'aspetto della specie, e sono subito e totalmente ereditarie.
Le mutazioni, alcune delle quali erano già conosciute dal Darwin, e anche prima, con i nomi di sports o single variations, furono poi riscontrate anche in altre piante e animali ...
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darwiniano
〈-vi-〉 (o darviniano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Ch. R. Darwin; relativo a Darwin e alle sue teorie (v. darwinismo): le teorie d.; la concezione d., ecc. Nel linguaggio medico, lobulo d. (o tubercolo di Darwin), sporgenza più o meno...
darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...