Città della Spagna, capoluogo di mandamento nella provincia di Saragozza, situata a 769 m. s. m., in una profonda gola, alla destra del fiume Jiloca (Jalón, Ebro), con circa 3600 abitanti. È posta sulla [...] Quiteria in una casa appartenuta ai templarî.
Bibl.: J. Quadrado, Aragón, in España, sus monumentos y artes, su naturaleza è historia, Barcellona 1886; J. M. López-Landa, Maluenda y Daroca, in Boletin de la Sociedad Española de Excursiones, 1928. ...
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Carmelitano scalzo (Daroca, Aragona, 1565 - Nocera 1608); entrato nell'ordine (1582) in Spagna, a Pastrana, venuto in Italia vi istituì la riforma teresiana costituendola (1600) in una congregazione (distinta [...] da quella spagnola), di cui fu commissario generale (1600-06) e poi (1608) generale; la congregazione durò fino al 1875. Considerato da Paolo V "una colonna della Chiesa", eloquente predicatore, morì in ...
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Scultore (n. Daroca, Aragona - m. forse in Francia dopo il 1462), attivo in Borgogna. Su incarico del conte di Chalon (1437), eseguì tre tombe per la chiesa abbaziale di Mont-Sainte-Marie (distrutte durante [...] la Rivoluzione francese, rimangono solo due statuette al Louvre). Filippo il Buono lo incaricò (1443) di eseguire per la certosa di Champmol la tomba del duca Giovanni di Borgogna e di sua moglie Margherita ...
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DIAZ GARLON, Pasquasio (Pasquale)
Felicita De Negri
Nato a Daroca in Catalogna nella prima metà del sec. XV, giunse come "miles" a Napoli, al seguito di Alfonso d'Aragona, probabilmente attratto, come [...] tanti altri giovani catalani in cerca di fortuna, dalle prospettive di arricchimento e di carriera che la conquista del Regno avrebbe aperto.
Divenuto re, Alfonso non disattese le aspettative degli antichi ...
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PIETRO II re di Aragona, I di Catalogna, detto il Cattolico
Ramon D'ALOS-MONER
Successe a suo padre Alfonso (1196) sotto la tutela della madre Sancia di Castiglia e prese possesso del regno nello stesso [...] anno, alle "Cortes" di Daroca. Nel 1198 il suo ambasciatore Ramón de Freixa firmava a Genova un trattato di pace con la Signoria. Nel 1204 intraprese un viaggio a Roma per chiedere la protezione pontificia nella conquista, progettata ma non ...
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Regione della Spagna settentrionale, che comprende la conca del medio Ebro, una parte dei monti che limitano la conca stessa (Pirenei, Monti Iberici e Monti di Catalogna), e il bacino dell'alto Guadalaviar. [...] dal conte Raimondo Berengario. Caratteristiche dell'ordinamento municipale dell'Aragona furono le comunidades, costituite da città (Calatayud e Daroca e, nel periodo seguente, anche Teruel) con un certo numero di paesi, cioè le loro aldeas: le quali ...
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Pittore della fine del sec. XV, nato a Cordova (Andalusia); lavorò prevalentemente in Catalogna. Seguace dell'arte dei Van Eyck, mostra tuttavia nelle sue opere alcune qualità schiettamente personali, [...] sono le seguenti: fra il 1474 e il 1477 dipinge una pala d'altare per la parrocchia di S. Domenico di Silos in Daroca (resta la tavola centrale al Prado); nel 1491 soprintende all'esecuzione di una grande statua in legno di S. Giacomo che le monache ...
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GRACCO, Tiberio Sempronio
Giuseppe Cardinali
Padre dei Gracchi, figlio di un Publio e nipote di quel Tiberio che fu console del 238 a. C. Nato verso il 220 a. C., segui gli Scipioni nella spedizione [...] Celtiberi, e il pretore Q. Fulvio Flacco aveva riportato una considerevole vittoria e preso la città di Contrebia (forse Daroca sul Filoca, affluente del Salon). Fulvio, mentre nel 180 riconduceva l'esercito al suo successore, sbarcato a Tarragona ...
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Successe a suo padre Giacomo II nel 1327. Ma già prima, ancora infante, aveva condotto a termine la conquista della Sardegna, col mezzo di una formidabile flotta e con l'appoggio della Santa Sede e dei [...] della sua seconda moglie. Le molte donazioni fatte al figlio avuto da lei, Ferdinando, contrarie allo statuto giurato a Daroca il quale vietava di alienare i beni della corona, furono causa di gravi perturbazioni nei suoi stati. Nato nel 1299 ...
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Salì al trono nel 1104, alla morte del fratello Pietro I, che non aveva lasciato discendenti. Il suo matrimonio con la erede di León e di Castiglia, Urraca, vedova di altro marito, ebbe effetto contrario [...] (1120). La frontiera fu quindi portata più al sud dell'Ebro, e in potere del re caddero altre città, quali Calatayud e Daroca. Due anni dopo, egli passò nella Guascogna, dove il conte di Bigorre e altri signori, a nord dei Pirenei, gli si fecero ...
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