Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] con l’idea di brevitas (come artificio per comprimere i discorsi), e in questo senso si avvicina all’allusione e Nei secoli successivi, Pierre Fontanier (1971: 135) la pone fra i tropi «impropriamente detti» a più parole e in particolare come ...
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Morricone, Ennio
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Roma il 10 novembre 1928. È considerato universalmente uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole [...] del film caratterizzandolo in maniera inconfondibile così come sarebbe accaduto per i successivi C'era una volta il West (1968) e Giù 1968; La classe operaia va in Paradiso, 1971) e Dario Argento (L'uccello dalle piume di cristallo, 1970). In alcune ...
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Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] è sicuramente uno dei registi italiani più noti all'estero. I suoi primi film (L'uccello dalle piume di cristallo; Il incredibile storia del cinema spazzatura, Milano 1996, pp. 231-38).
Dario Argento, il brivido della critica, a cura di S. Della Casa ...
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BASCHENIS, Evaristo
Luigi Angelini
Figlio di Pietro, nacque a Bergamo il 4 dic. 1617, studiò per diventare sacerdote, e contemporaneamente, per tradizione familiare, si dedicò al disegno e alla pittura. [...] copia di una Battaglia di Alessandro Magno contro Dario eseguita nel 1647 da Jacques Courtois, detto il ., in Bergomum, IV (1953), pp. 15 ss.; r.l. (R. Longhi), in I pittori della realtà in Lombardia (catal. della mostra), Milano 1953, pp. 41-44; c. ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] ,
perché non rendi poi
quello che prometti allor?
Perché di tanto inganni i figli tuoi? (vv. 36-39)
… Ahi come
come passata sei, inizio della passeggiata di Don Abbondio (Promessi sposi, cap. I):
Per una di quelle stradicciole, tornava bel bello dalla ...
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ABBIATI, Filippo
Isa Belli Barsali
Nato a Milano nel 1640 (G. Natali lo dice oriundo di Voghera), fu forse scolaro, a Milano, di Carlo Francesco Nuvolone. Svolse una vastissima attività, come ci attesta [...] 1674: Beato Tolomeo,in S. Vittore al Corpo, Milano; - Tre tele giovanili con Storie di Alessandro e Dario,Venezia, coll. privata; - Madonna con Bambino e i SS. Antonio da Padova e Pietro Martire,Scuole Grassi presso la Rosa, Milano; - SS. Martiri,in ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] bunraku, che il regista considera a tutt'oggi uno dei suoi film più riusciti. Nei primi anni Cinquanta, il nome di I. era soprattutto legato a una serie di commedie noir, memori di certa lezione hollywoodiana, in cui il regista affrontava anche temi ...
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Paolo Conti
Mauro Felicori
Il direttore che lavorava troppo
Non è uno storico dell’arte e i sindacati lo accusano di fare tardi in ufficio. Ma con la sua guida la Reggia di Caserta ha registrato una crescita [...] dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, una nota per protestare contro l’inedita a uscire, un’arma personale che usa per creare motivazione tra i dipendenti. Ha scritto di lui Roberto Saviano su l’Espresso dell ...
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Bava, Mario
Alberto Pezzotta
Direttore della fotografia e regista cinematografico, nato a San Remo il 31 luglio 1914 e morto a Roma il 26 aprile 1980. Operatore e direttore della fotografia dalla fine [...] segnato il thriller italiano degli anni Settanta, a partire da Dario Argento, dopo la sua morte è stata oggetto di una ragazza che sapeva troppo (1963), La frusta e il corpo (1963), I tre volti della paura (1963), Sei donne per l'assassino (1964), ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] e il giorno dell’anno
che sfolla le caserme …
(Eugenio Montale, “Carnevale di Gerti”,
in Le occasioni, vv. 38-39)
e i colpi si ripetono e i passi,
e ancora ignoro …
(Montale, “Il sogno del prigioniero”,
in La bufera e altro, vv. 31-32)
Come figura di ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
blursday (Blursday) s. m. inv. Perdita del senso del tempo, consistente in una squilibrata percezione del flusso e delle normali scansioni temporali. ◆ Quest'anno, invece, [i ricercatori e lessicografi dell'Oxford English Dictionary] si sono...