Geografo e scrittore politico (Kölln, Danzica, 1875 - Berlino 1935); si è occupato di economia e di geopolitica; ha scritto anche opere sull'Africa, sulla Bulgaria e sui problemi coloniali. Opera principale: [...] Politische Geographie. Weltpolitisches Handbuch (1922) ...
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Neurologo e psichiatra (n. Pelplin, Danzica, 1862 - m. 1942), prof. nelle univ. di Tubinga (1901), Strasburgo (1906), Marburgo (1919) e Breslavia (1921). Fornì contributi allo studio della tabe dorsale [...] (Untersuchungen über das Verhalten der Spinalganglien bei Tabes dorsalis, 1882), dell'ipocondria (Die Hypochondrie, 1904) e di altre malattie neurologiche (Chorea, Paralisis agitans, Paramyoclonus multiples, ...
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Scrittore di lingua tedesca (Güttland, Danzica, 1865 - Burg presso Neuötting, Baviera, 1944). Dal 1895 visse stabilmente a Monaco. Sotto l'influsso di A. Holz e di J. Schlaf aderì al naturalismo, scrivendo [...] una serie di drammi dalla tematica assai spregiudicata (Freie Liebe, 1890; Eis gang, 1892; Jugend, 1893, tragedia di un amore giovanile stroncato dalla brutalità umana, grande successo mai più raggiunto). ...
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Scrittrice polacca (Myślenice, Cracovia, 1901 - Danzica 1935), figlia di Stanisław Przybyszewski. Autrice di romanzi e racconti, scrisse una trilogia drammatica dominata dalla riflessione sulla Rivoluzione [...] francese, formata da Termidor, 1793 e da Sprawa Dantona (1a rappresentazione 1931; trad. it. L'affare Danton, 1983), che, riportato sulle scene nel 1967, fu all'origine della riscoperta della scrittrice ...
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Umanista, diplomatico e poeta polacco (Danzica, donde il nome, 1485 - Heilsberg, Prussia orientale, 1548). Visitò la Danimarca, l'Italia, la Grecia, Gerusalemme e l'Arabia. Segretario del re Sigismondo [...] il Vecchio, dal 1516 al 1517 fu ambasciatore polacco presso l'imperatore Massimiliano. Fra le sue opere si ricordano: Carmen extemporarium de victoria insigni ex Moschis; De profectione Sigismundi I in ...
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Pittore e incisore (Königsberg 1563 circa - Danzica 1611). Studiò a Praga, nell'ambiente dei pittori della corte di Rodolfo II. Risentì l'influsso della scuola veneziana e dei manieristi fiamminghi, e [...] da A. Dürer. Fu celebre per i ritratti, oggi quasi tutti perduti. La sua opera più importante è il Giudizio universale (1595-1603) nella Corte d'Artù di Danzica, di colorito freddo e torbido. A più viva freschezza sono improntate le sue incisioni. ...
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Scultore e architetto (n. Amburgo, o Danzica, forse 1659 - m. Pietroburgo 1714). Si formò forse a Danzica e dal 1681 lavorò in Polonia (decorazione del pal. Krasinski a Varsavia, 1689-93; monumento a Jacob [...] Sobieski nella parrocchiale di Zolkiev, 1692-94). Dal 1694, chiamato a Berlino dall'elettore Federico III (poi Federico I di Prussia), insegnò nell'accademia di scultura e, dopo un viaggio in Italia (anche ...
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Ceroplasta, medaglista e scultore (Berlino 1711 - Danzica 1779). Lavorò a Varsavia e a Dresda al servizio di Augusto III e a Pietroburgo per le imperatrici Elisabetta e Caterina di Russia. È noto soprattutto [...] per i suoi ritratti in cera ...
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Filologo e studioso di folclore (Friedrichstadt 1831 - Danzica 1880). Seguace della scuola filologica a base di mitologia naturalistica, diresse a Berlino (1853-59) la Zeitschrift für deutsche Mythologie [...] und Sittenkunde; fu poi alla Biblioteca Civica di Danzica. Scrisse: Germanische Mythen (1858), Antike Wald- und Feldkulte (2 voll., 1873-77) e Mythologische Forschungen (post., 1884), che doveva essere il terzo vol. di Wald- und Feldkulte. ...
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Filologo, poeta e studioso di filosofia tedesco (Danzica 1804 - Berlino 1876), prof. (dal 1844) all'univ. di Berlino, e dal 1863 segretario della Reale accademia di belle arti. In campo filosofico scrisse [...] fra l'altro, in spirito antihegeliano, Antäus (1831) e Gegenwart und Zukunft der Philosophie in Deutschland (1855). In campo filologico gli studî Die römische Elegie (2 voll., 1838), Über die Theogonie ...
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gedanite
s. f. [der. di Gedanum, nome lat. mediev. della città polacca di Danzica]. – Resina fossile che si rinviene sulle coste del mar Baltico, di aspetto simile a quello dell’ambra ma, a differenza di questa, priva di acido succinico.
Pfennig
〈pfènih’〉 s. neutro ted. [ant. pfenning, affine all’ingl. penny (v.)] (pl. Pfennige 〈pfèniġë〉), usato in ital. al masch. – Moneta divisionale tedesca corrispondente alla centesima parte del marco; fu anche moneta divisionale della...