Pittore e incisore (Königsberg 1563 circa - Danzica 1611). Studiò a Praga, nell'ambiente dei pittori della corte di Rodolfo II. Risentì l'influsso della scuola veneziana e dei manieristi fiamminghi, e [...] da A. Dürer. Fu celebre per i ritratti, oggi quasi tutti perduti. La sua opera più importante è il Giudizio universale (1595-1603) nella Corte d'Artù di Danzica, di colorito freddo e torbido. A più viva freschezza sono improntate le sue incisioni. ...
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Scultore e architetto (n. Amburgo, o Danzica, forse 1659 - m. Pietroburgo 1714). Si formò forse a Danzica e dal 1681 lavorò in Polonia (decorazione del pal. Krasinski a Varsavia, 1689-93; monumento a Jacob [...] Sobieski nella parrocchiale di Zolkiev, 1692-94). Dal 1694, chiamato a Berlino dall'elettore Federico III (poi Federico I di Prussia), insegnò nell'accademia di scultura e, dopo un viaggio in Italia (anche ...
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Ceroplasta, medaglista e scultore (Berlino 1711 - Danzica 1779). Lavorò a Varsavia e a Dresda al servizio di Augusto III e a Pietroburgo per le imperatrici Elisabetta e Caterina di Russia. È noto soprattutto [...] per i suoi ritratti in cera ...
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OLIVA
Carlo Morandi
. Monastero cisterciense presso Danzíca, nel quale fu conclusa il 3 maggio 1660 la pace che pose fine alla guerra della Svezia con la Polonia, il Brandeburgo e l'Impero.
Le trattative [...] furono rese possibili dalla mediazione della Francia e facilitate dalla morte di Carlo X (v.). Infatti nell'ultimo anno di guerra la grande coalizione formatasi contro la Svezia (Olanda, Danimarca, Impero, ...
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Schopenhauer, Arthur
Schopenhauer
1788
Nasce a Danzica
1811
Frequenta le lezioni di Fichte a Berlino e concepisce una forte avversione per i filosofi dell’idealismo
1813
Si laurea a Jena con la tesi [...] La quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
1819
Pubblica Il mondo come volontà e rappresentazione, che finisce al macero
1820
Ottiene la libera docenza a Berlino, ma i suoi corsi hanno ...
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Leyden, Ernest Viktor von
Medico tedesco (Danzica 1832 - Berlino 1910). Prof. nelle univ. di Königsberg, Strasburgo e Berlino; si dedicò particolarmente alla neuropatologia. Sindrome di L.-Möbius: distrofia [...] muscolare che colpisce l’area pelvica. Paralisi di L.: grave forma di paralisi che colpisce tutti e quattro gli arti, conseguente ad attacchi epilettici; è dovuta a un’emorragia nel ponte o nel midollo ...
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Filologo e studioso di folclore (Friedrichstadt 1831 - Danzica 1880). Seguace della scuola filologica a base di mitologia naturalistica, diresse a Berlino (1853-59) la Zeitschrift für deutsche Mythologie [...] und Sittenkunde; fu poi alla Biblioteca Civica di Danzica. Scrisse: Germanische Mythen (1858), Antike Wald- und Feldkulte (2 voll., 1873-77) e Mythologische Forschungen (post., 1884), che doveva essere il terzo vol. di Wald- und Feldkulte. ...
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Filologo, poeta e studioso di filosofia tedesco (Danzica 1804 - Berlino 1876), prof. (dal 1844) all'univ. di Berlino, e dal 1863 segretario della Reale accademia di belle arti. In campo filosofico scrisse [...] fra l'altro, in spirito antihegeliano, Antäus (1831) e Gegenwart und Zukunft der Philosophie in Deutschland (1855). In campo filologico gli studî Die römische Elegie (2 voll., 1838), Über die Theogonie ...
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Poeta tedesco (Breslavia 1617 - ivi 1679). A Danzica (1636-39) strinse stretti rapporti con Opitz, fondatore della cosiddetta prima scuola poetica slesiana. Viaggiò in Olanda, in Inghilterra, fu a Parigi, [...] in Italia settentrionale e a Roma. Tornato in patria, nel 1646 fu eletto nel consiglio della città, divenendone presidente nel 1677. Già dai suoi contemporanei fu considerato capo della seconda scuola ...
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Ingegnere, nato a Danzica il 31 maggio 1830, morto a Erfurt l'11 maggio 1899. Compì gli studî a Berlino ed in seguito si dedicò alla costruzione di ponti, ferrovie e tramvie. Gli si debbono i ponti di [...] Dirschau e di Colonia, la metropolitana di Berlino (1867-70) e le tranvie di Berlino (1874-81) ...
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gedanite
s. f. [der. di Gedanum, nome lat. mediev. della città polacca di Danzica]. – Resina fossile che si rinviene sulle coste del mar Baltico, di aspetto simile a quello dell’ambra ma, a differenza di questa, priva di acido succinico.
Pfennig
〈pfènih’〉 s. neutro ted. [ant. pfenning, affine all’ingl. penny (v.)] (pl. Pfennige 〈pfèniġë〉), usato in ital. al masch. – Moneta divisionale tedesca corrispondente alla centesima parte del marco; fu anche moneta divisionale della...