CORNACCHINI, Agostino
Robert Engass
Figlio di Ludovico e di Lucia Niccolai, nacque a Pescia il 26 ag. 1686 (Faccioli, 1968), ma già quando aveva undici anni si trasferì a Firenze con la famiglia.
Nel [...] . Il morbido ondeggiare delle vesti sacerdotali e le graziose curve della figura che quasi suggeriscono le mosse di una danza fanno di questa statua uno degli esempi più puri del barocchetto romano.
Quando salì al soglio pontificio Clemente XII ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] le scene che si svolgono in un portico di gusto palladiano (il Concerto, il Convito, il Gioco, la Danza). La composizione è basata in maniera evidente sul contrasto fra il peso opprimente del prospetto architettonico di ascendenza manierista e ...
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ROSASPINA, Francesco
Rosalba Dinoia
– Nacque a Montescudo (Rimini) il 2 gennaio 1762 nella parrocchia dei Ss. Biagio e Simeone da Giovan Battista, notaio, e da Luigia De Bonis. Il fratello Giuseppe [...] italiana con sedi a Bologna e Milano.
Con l’appoggio di Marescalchi, nel 1804 Rosaspina iniziò l’incisione della Danza degli amorini di Francesco Albani, lavoro lungamente protrattosi fino al 1812 a causa di varie traversie (Preti Hamard, 2005 ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] di fondo in modo da far emergere la linea di contomo. La raffigurazione, divisa in "Canti" - della "Gioia", della "Danza", della "Vendemmia", della "Alluvione" e così via -, celebra la universalità del mezzo di comunicazione che affratella tutti i ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] in Il Ponte (ottobre 1969); Regia e registi nel teatro moderno (Bologna 1973).
Saggi della R. Accademia d’arte drammatica: La danza della morte, autosacramental ridotto e messo in scena da V. Pandolfi (Roma, teatro Quirino, 3 aprile 1942); La vita è ...
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FILIPPONE, Domenico
Maristella Casciato
Nato a Napoli il 17 ott. 1903, secondogenito di Raffaele ed Ermenegilda Maggio, crebbe in un ambiente semplice, profondamente legato ai caratteri tradizionali [...] spazio interno era raggiunta attraverso l'uso di pareti mobili che permettevano un dialogo fra le discipline della danza, del teatro, della musica, della pittura e della scultura che si svolgevano contemporaneamente in quella grande struttura. Il ...
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PROTO, Paolina
Enrico Lancia
PROTO, Paolina (Paola Barbara). – Nacque a Roma il 22 luglio 1912 da padre siciliano e madre romana. Fin da piccola, ammirando i film delle dive del muto, in particolare [...] , di C. Campogalliani; Turbine, di C. Mastrocinque; Il re si diverte, di M. Bonnard; 1942: Rossini, di M. Bonnard; La danza del fuoco, di G.C. Simonelli; 1943: Quarta pagina, di N. Manzari; 1944: Noche fantastica, di L. Marquina;1945: Leyenda de ...
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PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] del Neoclassicismo, in L’amabil rito. Società e cultura nella Milano di Parini, II, Bologna 2000, pp. 980 s.; C. Lombardi, Danza e buone maniere nella società dell’antico regime, Arezzo 20002, pp. 115, 137, 166-172; L. Tufano, La musica nei periodici ...
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SMAREGLIA, Antonio
Juliana Licinic van Walstijn
– Nacque il 5 maggio 1854 a Pola (croato Pula), all’epoca territorio austro-ungarico, da padre italiano, Francesco, proprietario terriero di Dignano (croato [...] che dell’azione diede Smareglia, impegnato nel creare immagini orchestrali – come nel secondo atto il Notturno marittimo, la Danza delle ondine – evocative dell’ambiente più che dell’intreccio drammatico. A conti fatti la musica finì per assomigliare ...
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MOSSI, Giovanni
Antonella D'Ovidio
– Nacque presumibilmente verso il 1680, dato che dal 1694 risulta attivo come violinista a Roma (Sgaria, 1995, p. 1122); viene definito «romano» nei frontespizi [...] alle precedenti, queste sonate mostrano una maggior varietà sul piano formale, soprattutto per quanto concerne i movimenti di danza (compare il minuetto e si osserva la preferenza per la siciliana in luogo della sarabanda). Anche la scrittura ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...