Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] al libro «De vulgari eloquio di Dante Alighieri», in cui intendeva dimostrare la finalità esclusivamente stilistica del trattatello dantesco («perché in esso non si parla di lingua italiana né punto né poco»); e la Lettera intorno al Vocabolario ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] , a cura di A. de Faria, Milano 1926), il fortunato saggio sulla cosiddetta visione di Alberico e sull'originalità della Commedia dantesca, in cui il C., prendendo lo spunto da scritti di G. Di Costanzo e di P. Pozzetti, pubblicava il testo della ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] . 136-39; G. Fatini, Dante presso gli Estensi. Contributo allo studio e alla fortuna di Dante nel sec. XV, in Il Giornale dantesco, XVII (1909), pp. 126-44; G. Bertoni, Guarino da Verona fra letterati e cortigiani a Ferrara, Ginevra 1921, pp. 42, 64 ...
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Nacque a Vicenza il 10 ag. 1485, in una nobile e potente famiglia, da Bernardino e da Elisabetta Savorgnan, sorella di quell'Antonio Savorgnan, cui è dedicata la raccolta delle Lettere storiche e che fu [...] di infelicità. Talora, accanto a quegli stereotipi lirici che il Bembo codificherà nel 1525 con le Prose, sono avvertibili presenze dantesche, là dove il lessico diviene meno lezioso e più teso in un ritmo riflessivo, rimanendo pur sempre oggetto di ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] pp. 9-26, di G. Traversari, in Giorn. stor. d. lett. it.,XLVII [1906], pp. 371-375, e di E. Proto, in Giorn. Dantesco, XIV [1906], pp. 243-250); G. Pansa, 1912, p. 479 (indice); F. Torraca, Giovanni Quatrario di Sulmona e il suo recente biografò, in ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] sente l'immortalità del suo canto: e se per poco cede a questo richiamo, somiglia le anime che nel secondo del Purgatorio dantesco, pur nel desiderio di salire al cielo, s'arrestano smagate alla dolcezza del canto di Casella: « Non è più tempo ch'io ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] scienziati del Seicento; un numero che sale a 32 se vi aggiungiamo altre sei citazioni implicite e allusioni al testo dantesco, rivelate dalle note; in questo volume di Scienziati del Settecento ci sono soltanto tre rinvii a Dante.
Il fenomeno di ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] impegno "militante", ma sempre a stretto contatto con i problemi di metodo critico che sono al centro dell'insegnamento dantesco. Il più esplicitamente politico di questi saggi è L'ebreo di Verona (febbraio 1855), che consacrò, a livello nazionale ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] ~, come più di rado può esserlo la sirma in due volte (eccezionalmente in tre), ad esempio: ~; ccd, ccd (i termini sono danteschi, ma Dante parla nel De vulgari eloquentia di fronte e sirma solo in assenza di piedi e volte). Queste partizioni possono ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] e l'opera poetica di A. C., Torino1897; C. Trabalza, Studi e profili, Torino 1903, pp. 191 ss.; G. B. Pellizzaro, Echi danteschi e petrarcheschi nella traduz. dell'"Eneide" di A. C., in La Rassegna, XXXVIII(1930), pp. 1 ss.; E. Bonora, Consensi e ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...