falsadore
Corrisponde al provenzale falsador, " falsario ", e infatti nell'unico luogo dantesco ove ricorre designa i più bassi tra i dannati di Malebolge: gli alchimisti adulteratori di leghe metalliche, [...] i contraffattori di persona a fini fraudolenti, i falsari di monete, i falsificatori della verità, i calunniatori sono tutti collocati, nell'inferno, giù ver' lo fondo, là 've la ministra / de l'alto Sire ...
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cunta
Lucia Onder
. - Deverbale dal latino cunctari, " indugiare ", probabilmente di conio dantesco: così considerano il lemma F. Tollemache e il Migliorini, mentre G. Nencioni, che si rifà alle Derivationes [...] Pietro, " senza dimoranza " l'Ottimo, e Benvenuto " sine mora ".
Bibl. - F. Tollemache, Deverbali italiani, Firenze 1954, 44; B. Migliorini, Storia della lingua italiana, ibid. 1960, 193; G. Nencioni, Note dantesche, in " Studi d. " XL (1963) 17 ss. ...
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voglia
Alessandro Niccoli
Si trova in tutte le opere del corpus dantesco meno che nel Detto, ma gli esempi più numerosi appartengono al Purgatorio e al Paradiso, in evidente correlazione con alcuni [...] fra i temi più significativi delle due cantiche.
Con il significato di " volere ", " volontà ", è talora contrapposto a ‛ potere ' o a vocaboli di analogo significato: Rime XCI 12 questo è quello ond'io ...
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solamente
Ugo Vignuzzi
Avverbio limitativo di non alta frequenza nel lessico dantesco, con 97 occorrenze in tutte le opere (escluso il Detto), anche se in massima parte concentrata nel Convivio e nelle [...] razos della Vita Nuova (69 e 18 casi), mentre le presenze in poesia sono assai più limitate: 5 casi nella Commedia, 2 nel Fiore e uno ciascuno nelle Rime, nella Vita Nuova e nella canzone del IV trattato ...
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anche (anco)
Freya Anceschi
Le due forme si alternano nel lessico dantesco senza apparente differenziazione di funzione o di significato, in prosa e in poesia, in rima e no, anteposte o posposte agli [...] elementi della frase cui si riferiscono, o separate da essi con interposizione di altre parole, all'inizio del periodo o in posiziòne intermedia, precedute spesso dalla congiunzione ‛ e ', talvolta in ...
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adolescenza (adolescenzia)
La prima delle quattro età dell'uomo, che nel dantesco ‛ arco della vita ' è quella che precede, montando, a la gioventute (Cv IV XXIV 4; v. anche GIOVENTUTE; SENETTUTE; SENIO). [...] - di ‛ archi ' altrettanto tipici quali l'anno e il giorno. Per quanto precede, v. B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Firenze 19672, 110-138.
Accanto alle caratteristiche naturali dell'a., D. enumera le qualità morali che nell'a. accompagnano l ...
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Commentatore di Dante. Della famiglia dei Rambaldi, nacque a Imola tra il 1336 e il 1340. Nel 1365 andò ambasciatore per gl'Imolesi a papa Urbano V ad Avignone. Dal 1367 al 1376 insegnò grammatica a Bologna [...] , breve storia degl'imperatori romani da Giulio Cesare al 1390.
Bibl.: L. Rossi-Casè, Di maestro B. da Imola commentatore dantesco, Pergola 1889; cfr. Novati, in Giorn. storico della lett. it., XVII (1891), pp. 88-98; per il testo della lettura ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] proficuo è osservare come l'uso di p., collegato com'è ad alcuni temi peculiari della poetica e della problematicha dantesche, consenta di determinare in che modo D. sia venuto approfondendo la propria meditazione sui valori intellettivi, affettivi e ...
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dismisurato
Andrea Mariani
Il vocabolo appare tre volte in un'unico passo dantesco (Cv I VII 2, 9 e 10) ed è da D. stesso spiegato: La vera obedienza conviene avere tre cose, sanza le quali essere non [...] può: vuole essere dolce e non amara; e comandata interamente e non spontanea; e con misura e non dismisurata... è l'obedienza con misura, e non dismisurata, quando al termine del comandamento va, e non ...
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confidare
Emilio Pasquini
. Escluso dalla prosa e dalle Rime, entra nel lessico dantesco solo per pochi esempi della Commedia, nel valore di " aver fiducia ".
Regge un complemento con la preposizione [...] ‛ di ', in Pg XIV 129 tacendo, / facëan noi del cammin confidare, cioè " col loro silenzio ci davano affidamento di essere sulla giusta strada ".
Intransitivo pronominale o medio, con eguale costrutto, ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...