Pinto, Michelangelo
Olga Pinto
Pubblicista, letterato e diplomatico (Roma 1818 - Milano 1910). Compì gli studi a Roma laureandosi (1836) in giurisprudenza; si dedicò al giornalismo fondando e dirigendo [...] storici di letteratura italiana. D., il suo poema ed il suo secolo (S. Peterburg 1866). Sempre in occasione del centenario dantesco P. pubblicò un lungo articolo in russo: D. - Per il suo 600mo giubileo, in " Otečestvennye zapiski " (1865, 71-104 e ...
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Poderico, Lorenzo
Mario Santoro
Letterato e giurista napoletano (nato tra la fine del sec. XIII e gl'inizi del XIV); appartenne all'antica famiglia napoletana dei Poderici o Pulderici del Sedile di [...] antico marmo, la data di morte risultava il 1358.
A lui si attribuiscono le postille di un importante codice dantesco, il Filippino della biblioteca Oratoriana di Napoli (esemplato quasi certamente a Napoli nel primo Trecento), che apparteneva alla ...
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subitanamente
Alessandro Niccoli
Ricorre con il valore di " improvvisamente ", " repentinamente ", in Vn XVI 8 5 Amor m'assale subitanamente, / sì che la vita quasi m'abbandona; nella razo in prosa [...] ed infralito 6 " la morte mi piglia / ed assalisce subitanamente ", tanto da consentire a M. Marti (Poeti del Dolce Stil Novo, Firenze 1969, 631) di osservare che " tutta la canzone ciniana sembra essere una lunga variazione " del passo dantesco. ...
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Veglio di Creta
Giovanni Reggio
Tra le varie figurazioni allegoriche che caratterizzano la Commedia, quella del V. di Creta, nel c. XIV dell'Inferno, ha un suo particolare fascino poetico, alla cui [...] e il gran V. di Creta, Roma 1919; T. Bottagisio, Il gran V. di Creta, Fonte storica, Simbolismo, in " Il VI° centenario dantesco " IV (1917) 71-77, 89-95 (risposta del Busnelli, ibid. V [1918] 32-36, 38-50); F. Flamini, Il significato e il fine ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] al De vulgari eloquentia, alle riflessioni linguistiche sparse ovunque nella Commedia. Il De vulgari eloquentia definisce la poetica dantesca nell’ambito di una concezione generale della lingua, con l’intenzione di voler essere «un’enciclopedia degli ...
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fictio
Gioacchino Paparelli
Parola adoperata una sola volta da D., in un passo famoso del De vulg. Eloq. (II IV 2 fictio rhetorica musicaque poita), dove costituisce il termine essenziale, la parola [...] 186 n.), " creazione fantastica " (p. 188 n.). In tal modo si sacrifica il valore semantico di fictio nel testo dantesco a un'accezione estetica estranea alla cultura medievale. Questa interpretazione è sostanzialmente accettata dal Di Capua, che ne ...
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Oxford Dante Society
Eric R. Vincent
Dante Society La più antica società dantesca inglese venne fondata il 24 novembre 1876 fra i professori dell'università di Oxford. Dapprima ebbe dieci membri, poi [...] membri di questa società, e infatti un simile ambiente era un foro ideale per prendere in considerazione le lezioni dei vari manoscritti danteschi, così che anche il testo del Moore (Tutte le Opere di D., Oxford 1894) deve molto alle discussioni dei ...
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Scrittore e letterato tedesco (Tondern, Schleswig, 1737 - Altona 1823). Ufficiale nell'esercito danese, poi console danese a Lubecca e infine direttore del lotto ad Altona, fu uno dei promotori dello Sturm [...] tedesco di richiamare in vita miti germanici, in breve anticipo su Klopstock. La tragedia Ugolino (1768), su tema dantesco, è un'ardimentosa prova di realismo teatrale crudele e patetico, come tale immediata anticipazione del teatro stürmeriano. ...
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FIAMMAZZO, Antonio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fonzaso (prov. di Belluno, ma diocesi di Padova) il 4 ag. 1851, da Odilone, fabbriciere e organista della parrocchiale del paese, poi anche giudice [...] segnalati in bibliografia. Nel 1895 sollevò grande interesse fra gli specialisti un suo articolo, Il grido d'un verso dantesco (Bull. della Soc. dantesca, n.s., II [1894-95], pp. 70 ss.), nel quale forniva una sua interpretazione di Inf., II, 81, per ...
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MEZZANI, Menghino
Saverio Bellomo
– Domenico, più noto con l’ipocoristico Menghino (o Minghino), nacque presumibilmente durante l’ultimo decennio del XIII secolo a Ravenna, dove il padre Ugolino, originario [...] , pp. 5-10; F. Petrarca, Senile V 2, a cura di M. Berté, Firenze 1998, p. 77; F. Roediger, Dichiarazione poetica dell’«Inferno» dantesco di frate Guido da Pisa, in Il Propugnatore, n.s., I (1888), parte I, p. 353; E. Levi, Antonio e Nicolò da Ferrara ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...