Rachmaninov, Sergej Vassilievic
Alberto Pironti
, Musicista russo (Oneg 1873 - Beverly Hills, Stati Uniti, 1943), anche acclamato pianista. La sua produzione, di un gusto tardoromantico che gli valse [...] più riuscita è l'ultima, Francesca da Rimini, composta su libretto di Modest Ilyich Ciaikowski ricavato dall'episodio dell'Inferno dantesco e rappresentata per la prima volta al teatro Bolscioi di Mosca, sotto la direzione dell'autore, il 24 gennaio ...
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accingersi
D. usa questo verbo soltanto in Cv IV XXVI 13, in costruzione riflessiva media: Enea rege, per onorare lo corpo di Miseno morto... s'accinse e prese la scure. Nel corrispondente luogo di Virgilio, [...] ", cioè della scure e dei cunei necessari per tagliare e spaccare la legna. Analogamente sembra doversi intendere il luogo dantesco (ove figura una dittologia sinonimica in cui il secondo membro è aggiunto al testo virgiliano in funzione di glossa ...
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Famiglia patrizia pavese di incerta origine; i suoi primi rappresentanti appaiono nel sec. 12º, ma è già potente nel 13º con Zannone o Giovannone capitano del popolo a Pavia (1267) e capo dei ghibellini. [...] tempo è noto il giureconsulto Beccario, podestà di Milano nel 1325-26, di cui resta a Piacenza un codice dantesco (detto Codice Beccario). Costretti di nuovo all'esilio (1354) dalle fazioni pavesi, irritate dall'asservimento ai Visconti e dalle ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] abitato dagli uomini) ed inaccessibile ad ogni mortale ancora in vita. Questa concezione del "paradiso terrestre" dantesco dipende specialmente dall'idea suaccennata di un Eden situato in qualche regione celestiale o, secondo altri scrittori antichi ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] L. Russo (Ricordo di F. F., in Belfagor, XVI [1961], p. 223). Rimase allo stadio di annunzio un terzo volume sul pensiero politico dantesco che non vide mai la luce, come anche un commento alla Commedia che si arresta al canto XXVI dell'Inferno e che ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] in contrario non ponta (v. 20; tuttavia cfr. If I 17-18). Il simbolismo della l. solare appare ancora più certo dalla legge dantesca che nel Purgatorio il progresso può avvenire solo a quella l. (Pg VII 44-54, XVII 62-63 e XVIII 110); prima della ...
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Fortuna
Fiorenzo Forti
Se per il Trecento la fortuna di D. in E. coincide quasi completamente con la fortuna di D. a Bologna (v.), l'età umanistica vede emergere piuttosto Ferrara, dove i poeti estensi, [...] rifugio di D.A., Milano 19212; G. Fatini, D. presso gli Estensi, in " Giorn. d. " XVII (1909) 127 ss.; G. Foffano, Echi danteschi nel Boiardo, in " Giorn. stor. " XCIX, (1932) 271-274; G. Cavazzuti, Il culto di D. a Modena, in " Atti e Mem. Accad ...
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dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] mi sforzo di esprimere quello che egli mi detta dentro con assoluta fedeltà " (Sapegno). Per le fonti del ‛ dittare ' dantesco, oltre a possibili reminiscenze di scrittori classici e medievali, per cui è arduo stabilire la certezza di una lettura da ...
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Diana
Adolfo Cecilia
Inesistente fiume sotterraneo, che i Senesi vanamente cercarono, spinti dalla scarsità di acqua dovuta alle condizioni naturali del luogo ove sorge la loro città. La Diana, secondo [...] al porto di Talamone ", ma qui sembra evidente l'errore dovuto a errata interpretazione del testo dantesco).
Secondo l'Anonimo la citazione dantesca può riferirsi all'ipotetico fiume, oppure può significare " ch'egliono cercono di trovare Diana, cioè ...
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Tennyson, Alfred
Poeta inglese (Somersby, Lincolnshire, 1809 - Aldworth, Surrey, 1892), tra quelli, dell'Ottocento più sensibili allo studio e al culto di D., che il T. conobbe fin dagli anni giovanili [...] un destino ignoto. Il poema fu composto, a quanto afferma T. medesimo, subito dopo la morte di Arthur Hallam.
Altri echi danteschi è possibile avvertire in numerose poesie (Mariana in the South, la cui trama ricorda la vicenda di Pia de' Tolomei; The ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...