Busnelli, Giovanni
, Gesuita, studioso di D. (Cassina Ferrara, Saronno, 1866 - Roma 1944), fu collaboratore fra i più quotati de " La civiltà Cattolica ". Si occupò di critica letteraria e di filosofia, [...] in " La civiltà Cattolica " LVII (1906) 1534-545; II 19-31, 275-289, 659-671; In 289-298, e L'ordinamento morale del Purgatorio dantesco, in " La civiltà Cattolica " LVIII (1907) I 402-416, 688-702; II 398-413; III 21-34, 413-427; V 142-154, 575-587 ...
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Cantù, Cesare
Enzo Esposito
Storico e scrittore (Brivio, Como, 1804 - Milano 1895). Alcune tra le sue moltissime opere - la bibliografia del Vismara, che pure non può dirsi completa, gliene attribuisce [...] resto gli altri critici cattolici (il Gioberti, il Tommaseo, l'Ozanam, il Giuliani, lo Scolari, ecc.), intendeva il pensiero dantesco base e fattore di unità della Commedia; sicché la sua ricerca funse da buon correttivo alla lettura grammaticale e ...
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trapelare
Andrea Mariani
Spiega il Landino che t. " è quando di cosa non bene stuccata, el licor che c'è dentro gocciola "; e il Vellutello: " ‛ trapelare ' è proprio de l'otto pieno, quando in alcuna [...] fessure de' muri.., donde l'acqua per simil... spiragli si dice trapelare, cioè passare e penetrare per questi peli ".
Nell'esempio dantesco, soggetto non è l'acqua ma la neve che, liquefatta, in sé stessa trapela, / pur che la terra che perde ombra ...
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raccapricciare
Bruna Cordati Martinelli
In If XLV 78 lo cui rossore ancor mi raccapriccia, con riferimento al colore del Flegetonte, del quale, " raccordandomene, ancor me ne viene orrore; et accapricciare [...] ; cioè uno arricciamento de' capelli del capo, che significa la paura " (Buti).
La struttura di questo verso è tipica del racconto dantesco; il Torraca citava in nota If I 6 che nel pensier rinova la paura; ancora più vicino è però XXIV 84 che la ...
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Roboam
Angelo Penna
Figlio di Salomone, cui successe nel regno (931/30-913 a.C.), che però una secessione delle tribù settentrionali ridusse alla sola regione attorno a Gerusalemme (I Reg. 12, 1-19; [...] atteggiamento altezzoso nel rigettare la preghiera dei sudditi per uno sgravio delle tasse (fu la causa della secessione) spinse D. a porre R. fra gli esempi di superbia punita (Pg XII 46); il commento dantesco al quadro allude a III Reg. 12, 12-18. ...
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sineresi
Contrazione di due sillabe vocaliche, in modo che due vocali contigue entro la stessa parola vengono a valere, nel computo del verso, una sola sillaba.
Si veda ad es. passion in If XX 30, Pg [...] XXI 107, Pd XXIX 98, XXXII 59, mentre si ha dieresi passïon, in If XXXI 72; ovvero conversion(e) in If XIX 116, Pd XI 103, a conversïone in Pg XIX 106.
Per le modalità dell'usus dantesco, v. DIERESI. ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] ] e XXI [1914], e al vol. del Marigo - v. oltre -, in " Bull. " XXVI [1919]); P. Rajna, Per le " divisioni " della V.N., in Strenna dantesca, a c. di O. Bacci e G.L. Passerini, I, Firenze 1902, 111-114; M. Barbi, La data della V.N. e i primi germi ...
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universale
Aggettivo che sta per " generale ", " che si estende a tutte le cose di una certa specie ", " che vale per tutti "; è opposto a ‛ particolare ' (v.). Il termine qualifica tutto ciò che è relativo [...] (al superlativo in Cv I VIII 3 e III VI 5). Gli usi di u. sono da rapportare strettamente alla concezione dell'universo dantesco e all'uso del termine ‛ universo ' (sost. e agg.: v.).
In Pd XXXIII 91 La forma universal di questo nodo è l'idea ...
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Margherita di Navarra
Remo Ceserani
Sorella del re di Francia Francesco I, autrice di poesie e novelle (1492-1549). Figlia di Luisa di Savoia, amica di V. Colonna, protettrice di L. Alamanni, M. visse [...] morale simile al suo.
Il Dialogue en forme de vision nocturne, prima opera di M., è una visione a cui sembra estraneo il modello dantesco; è però in terza rima. Le petit auvre dévot et contemplatif è il testo in cui si avverte più forte il modello ...
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Mena, Juan de
Joaquín Arce
Poeta spagnolo (Cordova 1411 - Torrelaguna 1456), il più grande innovatore della lingua poetica quattrocentesca. Le sue relazioni con l'opera di D. sono state giudicate in [...] nel suo sistema espressivo e compositivo ci sia, come in altri poeti castigliani quattrocenteschi, il riflesso immediato della creazione dantesca.
Bibl. - R. Post, The sources of I. de M., in " Romanic Review " III (1912) 223 ss.; I. Macdonald, The ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...