affettuoso
. L'aggettivo, che appare solo in If V 87 sì forte fu l'affettüoso grido, è generalmente inteso nel senso di " pieno di affetto, di pietà affettuosa ". Tenendo presente però che D. ha poco [...] (vv. 73-74), e che la parola ‛ affetto ' (v.), presente al v. 125, significa anche nel contesto dantesco, appunto, " desiderio ", affettüoso grido potrebbe forse meglio essere spiegato come " grido pieno di intenso desiderio ", " appassionato ". ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] Stor. It. " XL (1923) 373 ss.; F. Ercole, Il pensiero politico di D., Milano 1927-28; B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Milano-Genova 1930 (Firenze 1967²); H. Hauvette, L'Empire et la Papauté dans l'æuvre de D., in " Journal des Savants " 1931 ...
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compianto
Andrea Mariani
. Il sostantivo compare solo in If V 35 quivi le strida, il compianto, il lamento; / bestemmian quivi la virtù divina. Il termine era usato generalmente, all'epoca di D., col [...] primo accenno della compartecipazione di Dante ". Ma in questo luogo pare assai prematuro vedere un primo sintomo della pietà dantesca: D. non può ancora sentire pietà per dei dannati che non solo ‛ piangono ' e ‛ si lamentano ', ma anche bestemmian ...
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tema (femm.)
Alessandro Niccoli
Indica lo stato d'animo, opposto alla speranza, di chi pensa che possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o spiacevole, al quale vorrebbe sottrarsi; per il fatto [...] frequenza rispetto ai suoi sinonimi ‛ temenza ' e ‛ timore ', dev'essere considerato il termine di uso corrente nel linguaggio dantesco fra quelli di uguale significato. Come osserva il Mazzoni (Saggio di un nuovo commento allo " D.C. ", Firenze ...
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Batkin, Leonid Michailovič
Cesare G. De Michelis
Rappresentante dell'ultima generazione dell'italianistica sovietica, il B. si è dedicato parallelamente allo studio di D. e a ricerche storiche sulla [...] civiltà capitalista in Italia, il B. tende a mostrare che non si possono separare meccanicamente nell'ambito dell'opera dantesca un momento ideologico ‛ medievale ' da uno ‛ moderno ': ma che l'intera ideologia di D. dev'essere considerata un'entità ...
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malinconia
La parola, sentita come tecnica, perché appartenente al linguaggio medico (" collera nera "), è esclusiva nel Due-Trecento del linguaggio comico-realistico (in Cavalcanti soltanto nel sonetto [...] si venne a me Malinconia; la personificazione era frequente ai tempi di D. (Angiolieri, Cino, testi francesi).
Nel sonetto dantesco M. è una " larva metafisica bonaria e innocua "; la scena " è troppo alla mano per poter essere assunta nel rarefatto ...
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fabuloso
" Intessuto di favole ", " non vero ": latinismo presente solo in Vn II 10 E però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse. [...] la poesia niun'altra cosa essere che solamente un fabuloso parlare " (Vita di D., § 9). Secondo il Tateo (Sulla genesi dell'allegorismo dantesco, in Studi storici in onore di G. Pepe, Bari 1970, nota 21), f. è usato qui " per indicare un ‛ parlare ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] letteraria delle scoperte geografiche (1937); Machiavelli the scientist (1945); L'Italia e il suo genio (1953); Dante poeta veltro (1953); L'Asia di Marco Polo (1957) e varî scritti di soggetto dantesco, letterario, geografico e orientalistico. ...
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FREZZI, Federico
Enrico Filippini
Poeta umbro imitatore di Dante. Nacque di umile condizione (1346?) a Foligno, dove, dopo una giovinezza un po' scapigliata, preso a proteggere da Ugolino III Trinci, [...] , F. F.: la vita e l'opera, Todi 1921; E. Cavallari, La fortuna di Dante nel Trecento, Firenze 1921, cap. 4°; E. Filippini, Studi frezziani, Foligno 1922; W. Zabughin, L'Oltretomba classico medievale dantesco nel Rinascimento, Firenze 1922, cap. 6°. ...
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allettare [allette, in rima, II singol. pres. indic.]
Vincenzo Laraia
Dal latino allectare (frequantativo di allicere); il verbo ne conserva il significato di " attirare con lusinga ", " chiamare ", [...] che è? perché, perché restai, perché tanta viltà nel core allette... ? (If II 122). Alcuni commentatori riferiscono il significato dantesco all'etimo di a.; così il Boccaccio, che spiega: " per qual cagione, tanta viltà, quanta tu medesimo nelle tue ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...