Visto aggio scritto e odito cantare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XIX; schema Abab Abab; Cdc Dcd), adespoto nell'unico codice che lo tramanda, il Marciano ital. IX 191, nel quale è esemplato dopo [...] Per quella via che la bellezza corre, dantesco e a D. attribuito nella rubrica, e prima di Amore e monna Lagia e Guido ed io, adespoto. Stessa tradizione testuale, pertanto, della breve tenzone con Chiaro Davanzati (Rime dubbie XX-XXIII; cfr. TRE ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] R.M. Dawkins, The " Gran Veglio " of Inf. XIV, in " Medium Aevum " II (1933) 95-107; C. Dolzani, Il ghiaccio nel poema dantesco, in " Giorn. d. " XXXV (1934) 185-200; M. Barbi, Problemi fondamentali per un nuovo commento alla D.C., Firenze 1956, 139 ...
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Bonifacio (Bonifazio) VIII
Ernesto Sestan
Non pare che prima del 1280 l'alto prelato, non ancora cardinale, Benedetto Caetani (il futuro B., nato ad Anagni verso il 1235) sia entrato in qualche connessione [...] per abbattere i Colonna (If XXVII 70 ss.).
La figura di B. non è mai presentata direttamente nell'opera dantesca, e soprattutto, ovviamente, nella Commedia, data la collocazione temporale del viaggio di D., vivente quindi il Caetani. Ciò contribuisce ...
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digradare
Andrea Mariani
. Non soltanto " discendere di un grado " o " di grado in grado ", ma più propriamente " passare da un grado più ampio a uno meno ampio " sia scendendo che salendo (cfr. infatti [...] Petrocchi, Introduzione 251: " non sempre digradare reca nell'uso dantesco la nozione di ‛ discesa '... talora ... reca quella di semplice ‛ passaggio ' di grado in grado "). Il verbo è usato in If VI 114 (venimmo al punto dove si digrada [var. ...
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dispregiamento
Mario Pazzaglia
Soltanto in Cv III XIII 11 Lo quale amore... conduce mirabili bellezze, cioè contentamento in ciascuna condizione di tempo e dispregiamento di quelle cose che li altri [...] signori. Indica l'azione del togliere pregio e valore, e quindi del disprezzare, considerata in astratto, mentre ‛ dispregio ', nell'uso dantesco, denota atto concreto dal quale ridonda infamia a chi l'ha compiuto o a chi lo subisce. Si ritrova, col ...
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Ponchielli, Amilcare
Alberto Pironti
Musicista (Paderno, Cremona, 1834 - Milano 1886), autore di diverse opere teatrali, delle quali è tuttora frequentemente rappresentata la Gioconda. Mai rappresentata [...] fu invece l'opera Bertrando del Bormio, composta nel 1867, in cui affiora qualche rapporto con il mondo dantesco. Altro riferimento al poeta si ha con la cantata Dante, che P. scrisse nell'ultimo periodo della sua vita.
Bibl. - G. Cesari, A. P. nell' ...
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Ronsard, Pierre de
Remo Ceserani
Poeta francese (La Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-sur-Loire 1585). La critica quasi generalmente nega che R. abbia conosciuto l'opera dantesca e ne abbia subito [...] fiorentini viventi alla corte francese, quali Del Bene e Corbinelli, e anche ad alcuni eruditi francesi, come il Pasquier, conoscitori dell'opera dantesca.
L'unico passo di R., comunque, per il quale sia stata affacciata l'ipotesi di una derivazione ...
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igne
Antonio Lanci
Latinismo, che si registra due volte nella Commedia, in rima, nel senso proprio di " fuoco ": con vento con nube e con igne (Pg XXIX 102) Ezechiele vide venir i quattro animali (cfr. [...] il testo di Ezechiele [1, 4], che il passo dantesco riecheggia: " et ecce ventus turbinis veniebat ab aquilone, et nubes magna, et ignis involvens ") di cui in Apoc. 4, 6. Il cerchio d'igne, cioè " di luce fiammeggiante " (Chimenz), di Pd XXVIII 25 è ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] dell'Impero e al Veltro quello più vasto di restauratore dell'umanità.
L'enigma del DXV ha avuto, nel corso dell'esegesi dantesca, come s'è visto, tre soluzioni di fondo: cioè o sigla o cifra (cioè o numero che simbolicamente allude a un personaggio ...
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comento (commento)
Fernando Salsano
Significa il complesso delle spiegazioni e delle considerazioni intese a interpretare un testo, come in If IV 144 Averoìs che 'l gran comento feo (l'esegesi averroistica [...] di Aristotele ebbe grande diffusione e anche notevole importanza per il pensiero dantesco [v. AVERROÈ]; ma pare eccessiva l'interpretazione secondo la quale D. " evoca qui per ultimo l'esegeta ispirato di Aristotele, quasi a significare che la sua ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...