disonnare
Lucia Onder
Per il Parodi (Lingua 266) si tratta forse di una forma dell'uso che però non è documentata, piuttosto che di un verbo di conio dantesco. Non sembra costrutto intransitivo pronominale, [...] ma intransitivo usato impersonalmente con il valore di " uscir di sonno ", " svegliarsi ", " destarsi ", in Pd XXVI 70 a lume acuto si disonna / per lo spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va ...
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Monarchia
Pier Giorgio Ricci
È il titolo (e non De Monarchia, estraneo alla tradizione manoscritta) di un trattato in tre libri di argomento politico, scritto da D. in lingua latina. Il titolo non si [...] La rotta gonna ", II, Firenze-Parigi 1969, 55-165; G. Favati, Sul testo della M. di D.: proposta di nuove lezioni, in " Istituto Dantesco Europeo " n. 2 (1970) 1-29.
Per la datazione: l'opinione di B. Nardi è stata da lui ripetuta in parecchi scritti ...
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verso (sost.)
Alessandro Niccoli
Propriamente, è ciascuno dei membri maggiori in cui, in una poesia, si articola un periodo ritmico e che è regolato dalle leggi della metrica. Nell'uso dantesco il valore [...] usu nostro maxime tria carmina frequentandi praerogativam habere videntur, endecasillabum scilicet, eptasillabum et pentasillabum.
Che nel linguaggio dantesco v. indichi un'unità ritmica fondata su ragioni musicali e non sul numero delle sillabe, è ...
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Corea
Valerio Anselmo
Nella capitale della C. del Sud, Seul, è fiorente la Società Italo-Coreana " Dante Alighieri ", che tra l'altro svolge corsi e indice conferenze sul poema dantesco. La Commedia [...] a cura dell'Ambasciata d'Italia, dell'Associazione Italo-Coreana e dell'università Hankuk di lingue estere, con una mostra di edizioni dantesche e alcune trasmissioni televesive e cinematografiche (come un film sulla vita di D. doppiato in coreano). ...
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Letterato (Senigallia 1790 - Bologna 1852); partecipò ai moti del 1831 e nel ministero del maggio 1848 fu ministro di Pio IX; tra i suoi scritti letterarî, oltre la collaborazione al Commento dantesco [...] di P. Costa, si ricorda il Cenno intorno allo stato della letteratura in Italia (1824). Vigorosa la cantica Una notte di Dante (1838) ...
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Donizetti, Gaetano
Alberto Pironti
, Fra le opere di Donizetti figura la tragedia lirica in due parti Pia de' Tolomei, il cui libretto, di Salvatore Cammarano, è ricavato dall'episodio dantesco e più [...] , Donizetti equilibra le esigenze di un'ampia costruzione scenica con un'intima rielaborazione della vicenda dell'eroina dantesca. Più che sulla delineazione dei singoli personaggi, l'attenzione si concentra però sullo sviluppo generale dell'azione ...
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Lasso ! lo dol che più mi dole e serra
Mario Pazzaglia
Sonetto di Dante da Maiano (schema abba abba; cde edc), l'ultimo della tenzone del ‛ duol d'amore '; in risposta al dantesco Non canoscendo, amico, [...] rime ricche e a volte composte; anzi, su parole-rima, con identità più rigorosa di quanto non avvenga nel sonetto dantesco, e sul giuoco della aequivocatio (serra-como-como-serra, nelle quartine; saggio-porta-chiara, nelle terzine).
Il significato è ...
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sinalefe Nella metrica greca e poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica della vocale (o dittongo) finale di una parola con la vocale (o dittongo) iniziale della successiva (nel verso dantesco [...] E quindi uscimmo a riveder le stelle, c’è s. nell’incontro di quindi con uscimmo e di uscimmo con a; per effetto delle due s. il verso che altrimenti avrebbe 13 sillabe, ne ha solo 11). Il contrario della ...
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Quevedo y Villegas, Francisco Gómez de
Joaquín Arce
Scrittore spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). L'accostamento delle fantasie satirico-morali del Q., i Sueños, all'Inferno dantesco [...] único Dante que está cerca del satírico es el Dante de Malebolge ". Un altro critico, il Jan, accenna a tracce dantesche inconfondibili nell'opera del Q., pur riconoscendo che non hanno avuto decisiva importanza sullo scrittore spagnolo, perché sia l ...
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Alighieri (L')
Michele Messina
Rivista di studi danteschi. Fondata e diretta dal nobile veneziano Francesco Pasqualigo, uscì a Venezia per i tipi dell'editore Leo S. Olschki nel 1889: nel 1893 si trasformò [...] molti per il tempo in cui operò. Primo fra tutti l'aver inteso la necessità di accogliere in appropriata sede gli studi danteschi, l'aver sottolineato la nuova coscienza che essi prendevano in Italia e fuori e individuato alcuni filoni di ricerca.
La ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...