Uomo politico italiano (Trieste 1860 - Roma 1942). Irredentista, fondò nel 1881 a Trieste il giornale italiano Il piccolo; fiduciario segreto della Dante Alighieri sotto il dominio austriaco, coprì a Trieste [...] cariche pubbliche e vi fondò il primo istituto per le case popolari, i segretariati del popolo, le biblioteche circolanti gratuite. Dopo l'unione di Trieste all'Italia, fu senatore (1930) e ministro di ...
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Nobildonna bolognese (sec. 13º), della famiglia dei Caccianemici; protagonista, per colpa del fratello Venedico Caccianemici (v.), d'uno scabroso episodio ricordato da Dante (Inf. XVIII, 55-57). ...
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Storico (King's Lynn 1858 - Cambridge 1947); studiò la vita religiosa, culturale ed economica del Medioevo. Opere principali: From st. Francis to Dante (1906), Five centuries of religion (1923), The medieval [...] village (1925), Life in the Middle Ages (1928-29), Medieval thought (1939) ...
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Famiglia insignoritasi di Forlì, forse di origine trevigiana, nota per Pietro "de Ordelaffo" fino dal 1070. Influente nel comune di Forlì, che Dante ricorda "sotto le branche verdi" (Inf. XXVII, 45: allusione [...] al leone verde che figurava nell'insegna degli O.), con Scarpetta e Cecco, si impose con il loro nipote Francesco (m. 1374), fondatore dal 1333 di una potente signoria, comprendente anche Forlimpopoli ...
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Gaudente senese (seconda metà del sec. 13º), appartenente alla famiglia degli Scialenghi. Sciupò le sue grandi ricchezze ("la vigna e la gran fronda": Dante., Inf., XXIX 131) in pochi mesi insieme con [...] gli amici della "brigata spendereccia" ...
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Vicario (sec. 13º) di re Enzo di Sardegna, poi giudice del Logudoro (Torres); fu ucciso a tradimento dal genero Branca Doria. È ricordato da Dante (Inf. XXII, 88, e XXXIII, 144). ...
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Famiglia romagnola, potente particolarmente a Faenza, ricordata, con Alberico di Guido, fin dal 1103. Di parte guelfa nel sec. 13º, avversaria degli Accarisi ghibellini; Dante ricorda Alberico e il figlio [...] Ugolino, rimatore, detto Buzzola, rispettivamente nell'Inferno e nel De vulgari eloquentia. Francesco, nominato difensore e capitano di Faenza (1313), ottenne di fatto la signoria. I M. la mantennero, ...
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Gentildonna senese (sec. 13º), della famiglia Salvani, moglie di Ghinibaldo Saracini. Invidiosa dei suoi concittadini, si rallegrò della loro disfatta a Colle (1269); per questo, Dante la colloca in Purgatorio [...] tra gli invidiosi (Purg. XIII, 100-154) ...
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Signore di Verona (m. 1304). Già associato al governo dal padre Alberto I, gli successe nel 1301. È noto per avere per primo accolto ospitalmente Dante, che allude a lui (e allo stemma della sua famiglia) [...] lodando "la cortesia del gran Lombardo Che 'n su la scala porta il santo uccello" (Par. XVII, 71-72) ...
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ALIGHIERI, Bellincione
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alighiero di Cacciaguida, con molta probabilità è il figlio di quella donna di casa Berti dei Ravignani che, secondo Pietro di Dante, aveva sposato [...] ), pp. 203-206, n. 4 bis. Si veda anche G.A. Scartazzini, Encicl. dantesca,I, Milano 1896, p. 100; S. Nicastro, L'avo di Dante in Prato,in Arch. stor. pratese,IV (1921), pp. 1-9; R. Piattoli, Gli A. a Prato nel sec. XIII,in Studi danteschi,XVII (1933 ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...