livido /'livido/ [dal lat. livĭdus, der. di livēre "esser livido, pallido"]. - ■ agg. 1. a. [dal colorito viola scuro: faccia l. per il freddo] ≈ bluastro, lividiccio, violaceo. b. (fig.) [molto pallido [...] . ‖ sconvolto, turbato. 2. (estens., lett.) [dai toni scuri: una notte l.; Al nocchier de la l. palude (Dante)] ≈ plumbeo. ↑ nero. 3. (fig., lett.) [pieno di livore] ≈ astioso, livoroso, malevolo, ostile, rancoroso. ↔ benevolo, indulgente. ■ s. m ...
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via² s. f. [lat. via, affine a vehĕre "trasportare"]. - 1. a. [striscia di terreno, più o meno larga e di varia estensione in lunghezza, attraverso la quale si svolgono il transito e la circolazione delle [...] condotto, dotto. 2. (estens., lett.) [tratto da percorrere per raggiungere una meta: Andiam, ché la v. lunga ne sospigne (Dante)] ≈ cammino, percorso, strada, tragitto. ▼ Perifr. prep.: in via di [che sta per raggiungere un esito, per lo più positivo ...
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mente /'mente/ s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. mimnḗskō "ricordare"]. - 1. a. [complesso delle facoltà intellettive e psichiche dell'uomo: farsi guidare dalla m.] ≈ intelletto, [...] (a qualcosa) [soffermarsi a pensare qualcosa: E se 'l mondo là giù ponesse m. Al fondamento che natura pone (Dante)] ≈ concentrarsi (su), (fam.) considerare (ø), prendere in considerazione (ø). 3. [ciò che qualcuno intende fare: conoscere la m. dell ...
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gibbo s. m. [dal lat. gibbus "gobba"]. - 1. (ant.) [luogo elevato: Tra' due liti d'Italia surgon sassi ... E fanno un g. che si chiama Catria (Dante)] ≈ altura, colle, collina, dosso, monte. 2. (med.) [...] [deformazione della colonna vertebrale che rende curvo e prominente il dorso] ≈ Ⓖ (lett.) gibbosità, gobba ...
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sole /'sole/ s. m. [lat. sōl sōlis]. - 1. (astron.) a. (con iniziale maiusc.)[la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra: il giro della Terra intorno [...] s. al lagrimar si doni (V. Monti)] ≈ giorno. b. [periodo di dodici mesi: Poi appresso convien che questa caggia Infra tre s. (Dante)] ≈ anno. c. [al plur., gli organi della vista, spec. di una donna o della donna amata: Sotto duo negri e sottilissimi ...
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sonno /'son:o/ s. m. [lat. somnus]. - 1. a. (fisiol.) [stato e periodo di riposo fisico-psichico dell'uomo e degli animali, caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà: [...] svolge durante il sonno, e il suo contenuto stesso: quand'io feci 'l mal s. Che del futuro mi squarciò 'l velame (Dante)] ≈ sogno. □ malattia del sonno [malattia trasmessa dalla mosca tse-tse, che provoca uno stato di apatia e sonnolenza sempre più ...
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omero /'ɔmero/ (ant. umero) s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus], lett. - [parte del corpo umano compresa tra il collo e l'attaccatura del braccio: Che ne conceda i suoi o. forti (Dante)] ≈ spalla. ...
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dialisi /di'alizi/ s. f. [dal gr. diálysis "scioglimento, separazione", der. di dialýō "distinguere"]. - 1. (crit.) [in retorica, interruzione di un periodo mediante un inciso, per es.: Parte sen giva, [...] e io retro li andava, Lo duca … (Dante)] ≈ iperbato. 2. (med.) [nei casi in cui un rene sia gravemente compromesso, intervento terapeutico che pone a contatto il sangue con un liquido di lavaggio: andare in d.] ≈ emodialisi. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...