ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] fonetico, morfologico e sintattico della lingua letteraria italiana era fiorentino, soprattutto per "la virtù sovrana di Dante Alighieri", sosteneva che l'Italia non aveva tanto bisogno di una indiscriminata accettazione del fiorentino parlato quanto ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] mossa dagli accademici di Forlì, i Filergiti, ai quali il Bartoli aveva spedito i fogli già stampati dal Dati. Nella Difesa di Dante contro mons. Della Casa (in F. Fontani, Elogiodi C. R. D., Firenze 1794, pp. 176-187) il D. mostrò una più moderna ...
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PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] anni di vita: S. Agostino (1470), Quintiliano (1471), Svetonio (1471), Plauto (1472), Orazio (1474), una miscellanea di poeti latini (1475), Dante (1477) e il lessico greco-latino di Giovanni Crastone (ante 1478).
Fonti e Bibl.: I.Ph. Tomasini, Urbis ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] del vocativo, gli appellativi possono essere introdotti dall’interiezione o, di eredità latina:
(38) O animal grazïoso e benigno (Dante, Inf. V, 88)
(39) O partigiano, portami via, che mi sento di morir (anonimo, Bella ciao)
Nella varietà romana ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] che ’ntorno erano sparti
s’accolsero a quel loco, ch’era forte
per lo pantan ch’avea da tutte parti
(Dante, Inf. XX, 88-90).
Deledda, Grazia (1979), Canne al vento, Milano, Mondadori.
Cannavacciuolo, Angelo (2002), Guardiani delle nuvole, Baldini ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] mena il savio duca,
fuor de la queta, ne l’aura che trema.
E vegno in parte ove non è che luca (Dante, Inf. IV, 148-151)
A determinare questa comparsa precoce del presente storico concorrono sia la sua natura di espediente spontaneo della narrazione ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] linguistica. Atti del Convegno (Venezia, 12-13 aprile 2002), Firenze, Cesati.
Trifone, Pietro (2007), Call center. Fenomenologia del nuovo latinorum, in Id., Malalingua. L’italiano scorretto da Dante a oggi, Bologna, il Mulino, pp. 155-163. ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] indovinello veronese» (considerato a lungo la prima testimonianza scritta di volgare italiano) sino all’uso della perifrasi in ➔ Dante, l’enigma si configura come una costante nell’uso virtuosistico dell’ambiguità linguistica. Al gusto dell’enigma si ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] grande letteratura nazionale la cui produzione dialettale faccia visceralmente, inscindibilmente corpo col restante patrimonio» (Contini 1970: 611).
È ➔ Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi-xiv) a istituire per la prima volta sul piano critico e ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] ), Cenno sulla diritta pronuncia italiana. Testo didattico del 1835, a cura di N. De Blasi, Napoli, Libreria Dante & Descartes.
Sabatini, Francesco & Coletti, Vittorio (2007), Il Sabatini Coletti. Dizionario della lingua italiana 2008, Milano ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...