L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] può essere al singolare o al plurale. Di seguito due esempi diversi (Serianni 2006: 149-150):
(13) a. Omero (e poi Dante) pose Minosse negli Inferi come giudice dei morti
b. la metrica del ’900 (e conseguentemente gli studi di metrica sul ’900 ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] spezzatura; rigetto ricalca il fr. rejet, che indica la parte del nesso in apertura della seconda unità). Se ne hanno esempi in Dante («sol con un legno e con quella compagna / picciola da la qual non fui diserto», Inf. XXVI ; «Mostrava come in rotta ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] e non aspettuale; il presente indicativo con valore iussivo al posto dell’imperativo, ecc. (Berretta 1993: 209-222).
Alighieri, Dante (1994), Commedia, con il commento di A.M. Chiavacci Leonardi, Milano, Mondadori, 1991-1997, 3 voll., vol 2º (Il ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] profilo, in un teatrale contraddittorio col ➔ Dante del De vulgari eloquentia come riproposto da vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro […]. Et tu [Dante] che hai messo ne’ tuoi scritti venti legioni di vocaboli fiorentini, et ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] Dario Fo e Giovanni Testori alla siciliana Emma Dante).
Tra dialetto proprio e altrui, con intento testo del 1886, edizione critica a cura di N. De Blasi, Napoli, Dante & Descartes.
Ferrari, Giuseppe (1839-1840), Saggio sulla poesia popolare in ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] o rideterminazioni dei significati originari (albergo in ➔ Dante significa ancora «rifugio dell’esercito»). Dei 415 di) (20022), La lingua nella storia d’Italia, Roma, Società Dante Alighieri, Milano, Libri Scheiwiller (1a ed. 2001).
Zolli, Paolo ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] il resto della frase:
(40) «E chi allora m’avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente “Amore”» (Dante Vita Nova, V, 4, p. 51)
Più rari sono invece l’accusativo alla greca e le apposizioni modali-associative. Già in ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] (XII secolo) aiuta a comprendere l’originalità linguistica del territorio ligure rispetto al retroterra sancita già da ➔ Dante, che nel De vulgari eloquentia colloca il solo genovese, tra i volgari settentrionali, a destra dell’ideale spartiacque ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] tarda antichità e nei trattati di poetica di fine medioevo.
La litote si presta così a intenti più apertamente ironici, come in ➔ Dante, che se ne serve, ma raramente, con questi fini (ad es., quando allude ai dannati per i quali «non era via da ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] Queirazza 1995). Tra i poeti che se ne servono c’è Guido Guinizzelli (1230-1276), importante per la formazione di Dante, e quindi per il destino della lirica e della letteratura italiana successive.
Parallelamente a questa tradizione poetica alta, è ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...