I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] , mare; sicil. patri, matri: AIS 1928-1940: 5, 8); tuttavia, nell’Italia centrale, Sardegna e Corsica, su padre prevale babbo (cfr. Dante, Inf. XXXII, 9: «né da lingua che chiami mamma o babbo»), mentre in Abruzzo, Campania e Puglia al tipo madre si ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] trova. In un periodo che segnava il trionfo di Boccaccio e Petrarca il C. si sofferma ad analizzare l'opera di Dante, specie il De vulgari eloquentia del quale afferma l'importanza e la validità.
Un altro aspetto quasi sconosciuto della sua attività ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] commento (1995) = Torri, Alessandro (a cura di), L’ottimo commento della Divina Commedia. Testo inedito d’un contemporaneo di Dante, Sala Bolognese, Forni, 3 voll., vol. 1º (Inferno) (1a ed. Pisa, Capurro, 1827-1829, 2 voll.).
Alexiadou, Artemis ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (20022), L’italiano, lingua della poesia, in La lingua nella storia d’Italia, a cura di L. Serianni, Roma, Società Dante Alighieri; Milano, Libri Scheiwiller, pp. 215-292.
Serianni, Luca (1989), Il primo Ottocento. Dall’età giacobina all’Unità, in ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] conio celebre: da appulcrare, sgannare, trasumanare di ➔ Dante, a disacerbare di ➔ Francesco Petrarca, misogallo e odiosamato gora, natio loco, far tremar le vene e i polsi (➔ Dante, scheda 1).
Conoscere il coniatore di una parola serve non solo ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] dantesca, sono rimasti di ambito letterario verbi quali atterzare, immiarsi, infinitarsi, inleiarsi, intrearsi, intuarsi (➔ Dante; ➔ Dante, scheda 1).
Altri tipi di verbi denominali o deaggettivali prefissati avvicinabili al tipo parasintetico ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] dei maestri di poetica come Goffredo di Vinosalvo, che la inserisce in una originale teoria dell’iperbato (la conversio).
Dante fa proprio il meccanismo dell’iperbato e in particolare utilizza l’anastrofe portandola a perfetto equilibrio formale:
(1 ...
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BERTOLUCCIO (Bertolaccio)
Maurizio Dardano
Il suo nome compare per la prima volta in un atto di vendita del 1310,dove è ricordato come "magister Bertholacius doctor gramatice filius quondam Bondi civis [...] del sec. XIV. Grammaticie dettatori dello studio di Bologna, in Giorn. stor. della lett. ital., LXVI (1915), p. 314; G. Livi, Dante e Bologna. Nuovi studi e documenti, Bologna 1921, pp. 71 a.; G. Zaccagnini, Lettere ed orazioni di grammatici dei secc ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] Dio, posto che matricum linguae, inter se nulla cognatio est, neque in verbis neque in analogia. In modo sostanzialmente simile Dante nel De vulgari eloquentia (1303-04) aveva enunziato la teoria di un ydioma trifarium (lingue dell'oc, dell'oil, del ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] delle Epistole di Caterina. Solo successivamente egli diede alle stampe le Rime del Petrarca (1501) e la Commedia di Dante (1502), associandoli alle lettere cateriniane per farne un modello (Librandi 2006).
Già da decenni l’avvento della stampa aveva ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...