Ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposizioni o membri di proposizione fra loro coordinati: e mangia e bee e dorme e veste panni (Dante). ...
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Filologo (Adrano, Catania, 1878 - Catania 1970), prof. nelle univ. di Palermo e Catania; si occupò oltre che di studî romanzi in generale, di Dante e di siciliano antico. I suoi numerosi studî sono raccolti [...] in Saggi critici (1959), Saggi danteschi (1959), Scritti varii di lingua e letteratura siciliana (1960) ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] culturali. Difatti, più che a un popolo di parlanti, la diffusione della lingua fu dovuta per molta parte alla Commedia di Dante, al Canzoniere del Petrarca, al Decameron del Boccaccio, presi a modello di lingua da parte dei letterati toscani e non ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , è stato fornito da G. Contini nelle note ai testi da lui pubblicati, sin dall'edizione delle Rime di Dante (1939). L'esercizio nel suo caso è consistito essenzialmente nello scremare e selezionare, a volte impietosamente, le cosiddette fonti ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] per es. apostema è già in Bonvesin e in Iacopone, come vite è usato per la prima volta nel Convivio di Dante. Soprattutto per il lessico medico (che s’intreccia strettamente col lessico botanico) vanno anche ricordate opere ‘minori’, come per es. il ...
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Circonlocuzione o giro di parole con cui si significa una qualsiasi realtà cui ci si potrebbe riferire direttamente con un unico termine: Colui che tutto move (Dante), per definire Dio, motore dell’universo.
Forme [...] perifrastiche Nel linguaggio della grammatica e della linguistica, quelle costituite da due o più parole, contrapposte ad altre che, nello stesso ambito semantico o morfologico, sono formate da una parola ...
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Filologo (Cerignola 1860 - Milano 1935); dal 1906 prof. di letterature romanze a Palermo, e dal 1916 al 1932 a Milano; infine, in quest'ultima, di letteratura italiana dal 1932 alla morte. Opere maggiori: [...] 1899-1903; 3a ed. 1931), che è quasi un'enciclopedia riassuntiva dell'enorme lavoro critico su Dante, non senza contributi personali; e il Vocabolario della lingua italiana (1922, e successive edizioni accresciute). Si occupò anche del Cid, di alcuni ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] concede da lunga usanza che uomo parli di sé, sì come detto è di sopra, e possa dire sé essere e fedele e leale (Dante, Conv. I, 12, 11)
(5) E sedendo Costanzio con lei, la cominciò a riguardare pieno di maraviglia, seco affermando mai sì bella cosa ...
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Filologo (Ratisbona 1898 - Monaco di Baviera 1971); studiò filologia romanza a Monaco e a Würzburg; lettore di lingua tedesca nell'università di Roma (1923-29), fu poi prof. nell'università di Monaco dal [...] sue ricerche dantesche: Der Zentralgesang des Purgatorio und der ganzen Divina Commedia (in Deutsches Dante-Jahrbuch, 1941); Drei Purgatorio-Nächte (ibid., 1948); Dante und der ferne Osten (in Festschrift für G. Rohlfs, 1958); Das Selbstverständnis ...
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Italianista (Napoli 1936 - Roma 2008); professore di letteratura italiana e di filologia e critica dantesca presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Ha dedicato i suoi studi soprattutto a [...] Dante e alla letteratura dei primi secoli (Il primo Quattrocento toscano, 1971; La letteratura civile e religiosa del Trecento, 1972; Il manifesto di Guittone e altri studi fra Due e Quattrocento, 1974; Letture dantesche, 1980; Boccaccio, 1981); ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...