Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] e scrittori sfruttano intenzionalmente le capacità mimetiche ed evocative dei suoni e le qualità espressive della parola. Già in ➔ Dante troviamo onomatopee (ad es., tin tin, in Par. X, 143), fenomeni fonosimbolici di tipo sinestetico e fonoiconismi ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] Carducci prosatore: un bilancio, in Carducci 2007: solo un anniversario?. Atti del LXXVIII congresso internazionale della ‘Società Dante Alighieri’ (Roma, 28-30 settembre 2007) (http://www.segnideltempo.it/SiteImgs/Carducci prosatore un bilancio di ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] : 192)
oppure attorno a un nome deaggettivale unito ai suoi complementi e a eventuali altri elementi:
(34) L’appartenenza di Dante agli stilnovisti e i legami che uniranno il Petrarca a questa scuola fanno sì che essa abbia un’efficacia grande anche ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] (1983), Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, pp. 1-31.
Marazzini, Claudio (1999), Da Dante alla lingua selvaggia. Sette secoli di dibattiti sull’italiano, Roma, Carocci.
Puppo, Mario (a cura di) (19662), Discussioni ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] alle odi in onore del monarca, dagli scherzi agli indovinelli in rima alle traduzioni in ebraico di poesie di Dante o Petrarca: una passione che condusse il L. a riscoprire e curare criticamente alcune opere poetiche medievali fra cui spiccano ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] ordine dei costituenti diverso da quello attuale (Brambilla Ageno 1956; Robustelli 1992; Robustelli 1994). Si vedano gli esempi seguenti di Dante:
(41) La grave idropesi [...] faceva lui tener le labbra aperte (Inf. XXX, 52-55)
(42) la ’mpresa che fé ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] (un’ampia rassegna in Ageno Brambilla 1964; una sintesi in Jezek 2010: 89).
(25) Morra’ti, morra’ti [= «morirai»] (Dante, Vita nova XIV, 42).
Un criterio che migliora la classificazione tradizionale dei verbi è quello basato sulla nozione di ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] poetico moderno; Serianni 2001: 111):
Io non so ben ridir com’i’ v’entrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
(Dante, Inf. I, 10-11)
Il raddoppiamento fonosintattico fin dai testi più antichi è sia di tipo assimilativo, dopo parole che in latino ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] (Villani 2007: cap. 114)
b. [la terra] ruppe in molte parti del mondo (Giamboni 1968: 98)
c. lo mio sonno si ruppe (Dante, Vita nova 3, 1-9)
Il morfema -si, tuttavia, non è ancora diventato marca distintiva dello stato finale, come mostra il fatto ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] indirizzati a Ruggero Bonghi, direttore della «Perseveranza»: la Lettera intorno al libro «De vulgari eloquio di Dante Alighieri», in cui intendeva dimostrare la finalità esclusivamente stilistica del trattatello dantesco («perché in esso non si ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...