Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] ’ (tra cui i modenesi Ludovico Castelvetro e Alessandro Tassoni), che dall’edizione trissiniana del De vulgari eloquentia (➔ Dante) erano partiti per sostenere il carattere sovraregionale della nostra lingua, e l’ineluttabilità di un suo continuo ...
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SPITZER, Leo (XXXII, p. 401)
Emerico GIACHERY
Linguista e saggista, morto a Forte dei Marmi (Lucca) il 16 settembre 1960.
Nell'ultimo venticinquennio s'è rivelata sempre meglio, accanto agl'interessi [...] giovanili, è tornato negli ultimi anni a occuparsi di filologia italiana, pubblicando, tra l'altro, articoli su testi delle origini su Dante, su Verga.
Bibl.: J. Hytier, La méthode de M. L. S., in Romanic Review, XLI (1950), pp. 42-59; A. Schiaffini ...
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Nencioni, Giovanni
Maurizio Trifone
Storico della lingua, nato a Firenze l'11 settembre 1911. Ha insegnato glottologia nella facoltà di Lettere di Bari (1950-52), storia della lingua italiana nella [...] vocabolario storico della lingua italiana (in collab. con M. Barbi e G. Pasquali, 1967); Tra grammatica e retorica. Da Dante a Pirandello (1983); Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici (1983); Francesco De Sanctis e la questione della lingua ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] è dovuta invece alla storia linguistica di Roma (De Mauro 1989; Trifone 2008): il romanesco medievale (giudicato negativamente da ➔ Dante) era un volgare di tipo meridionale, ma subì in epoca rinascimentale – e soprattutto dopo il sacco del 1527, in ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] lingua viva e non morta come il greco e il latino, e avendo fra i suoi autori «quello stupore e quel miracolo» che è ➔ Dante;
(c) ma le lingue si affermano solo se chi le parla è consapevole del loro valore e se quelli che hanno il prestigio per ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] origini (Del numero nel poema dantesco, Roma 1901; La lingua e la storia letteraria d’Italia dalle origini fino a Dante, postumo, Roma 1903). Feconda fu anche la produzione creativa, che annovera testi poetici, commedie (come I vèspri, Milano 1882) e ...
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Disciplina linguistica che studia la storia delle parole, risalendo fino al punto della storia o della preistoria di un vocabolo ( etimo) in cui esso risulta appartenente a una famiglia di altri vocaboli. [...] comunissimo della storia delle parole e in quanto tale è oggi presa in opportuna considerazione dall’e. scientifica. Figura etimologica Accostamento di due o più parole derivanti dalla stessa radice (e li ‘nfiammati infiammar sì Augusto, Dante). ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] volgare più pronto a raccogliere la voce dei predicatori. All’inizio del XIV secolo, proprio negli anni in cui Dante si dedicava all’alta divulgazione filosofica volgare del Convivio, il domenicano Giordano da Pisa predicava la quaresima in Firenze ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] 1), iniziò un lavoro di lettura dei grandi autori italiani di tutti i secoli, e la trascrizione e annotazione di Dante e Petrarca. Volle assimilare l’eterna lingua dei classici per parlare anche ai posteri, secondo un ideale tipicamente classicistico ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] cultura classica (Virgilio, Ovidio, Lucano, ecc.) e volgare (➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca, ➔ Giovanni Boccaccio, ➔ Angelo Poliziano, incluso nel canone dei massimi poeti italiani assieme a Dante, Petrarca e Ariosto. Nella storia della lingua ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...