L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] ma lo collocò in una originale trasformazione sintattica (la conversio di Goffredo di Vinosalvo). Ma è in particolare con ➔ Dante e con la Commedia che l’iperbato viene usato sia saldandolo a specifiche esigenze di rima, sia richiamando moduli latini ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] in un’altra. L’‘uso culto’ di alcuni elementi linguistici caratterizza momenti diversi della storia dell’italiano. In ➔ Dante, per es., il cultismo si manifesta nell’attribuire a un’espressione (che nell’italiano di oggi sarebbe considerata solo ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] , ad es., ai tacita lumina (gli «sguardi silenziosi») di Virgilio.
La sinestesia penetra presto presso gli autori in lingua italiana. ➔ Dante ne fa largo uso fin dall’esordio del I canto della Commedia («mi ripegneva là dove il sol tace»: Inf. I, 60 ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] 46). A livello di sandhi esterno, il fenomeno corrispondente alla sineresi è la ➔ sinalefe: «mi ritrovai per una selva oscura» (Dante, Inf. I, 2).
Un uso meno preciso del termine contrazione si ritrova nell’impiego per indicare i casi di ➔ sincope, o ...
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Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] del Piave di Giovanni Gaeta (cfr. Serianni 1988: 91), ma in passato è femminile e Piava è la forma attestata da Dante (Par. IX, 27). Nelle varietà dialettali venete settentrionali ancora oggi è femminile: la Piaf, la Piau. Anche Brenta è adoperato da ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] quello attuale. Era presente, ad es., un pronome plurale maschile elli:
(1) Ben m’accors’io ch’elli era d’alte lode (Dante, Par. XIV, 124)
C’erano poi le forme ei (con la variante apocopata e’, identica a una delle forme dell’articolo determinativo ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] liguri come Camillo Sbarbaro o Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Di qui parole in rima di suono forte, talora esemplate sul Dante della Commedia oppure su quello delle rime petrose: sterpi, serpi, scricchi e picchi di “Meriggiare pallido e assorto ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] mostri placabile ai nemici, agli amici inesorabile»: IV, 21, 15, p. 215) per conferire al discorso un tono di solennità.
In ➔ Dante la figura dell’antitesi e dell’ossimoro è spesso usata per esigenze ritmiche o metriche. Per lo più le strutture sono ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] però con timbro originale e personalissimo in cui confluiscono le nuove conquiste della revisione testuale, dall'edizione aldina di Dante a cura del Bembo fino alle Regole del Fortunio che per il C. rappresentarono un elemento primo di conoscenza ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] nella tesi che la poesia sia intraducibile, come hanno sostenuto recentemente, tra gli altri, R. Jakobson o M. Wandruszka.
Già Dante aveva scritto: "E però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...