ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] dalla sua anima, a cui era stata congiunta solo per il tempo della vita. A questo pericolo alludono le parole di Stazio a Dante ("quest'é tal punto, che più savio di te fe' già errante", Purg. XXV, vv. 62-63), delle quali non sarebbe giustificata la ...
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DANTE da Maiano
Pasquale Stoppelli
Nacque presumibilmente poco prima della metà del XIII secolo. Oltre al nome della località di cui era originario, Maiano appunto, un borgo del circondario fiorentino, [...] 293: Prot. di Ser Matteo Biliotto da Fiesole, 1300-1314, c. 22r), da cui risulta che nel 1301 in Firenze un tal Dante, detto Magalante, figlio di ser Ugone da Maiano e abitante nel popolo di S. Benedetto, fu richiesto in mundualdum, cioè come tutore ...
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MANZANO, Scipione di
Dante Pattini
Nacque a Cividale del Friuli il 14 nov. 1560 da Giovanni Battista e da Floria, figlia del nobile udinese Girolamo Florio.
La famiglia dei signori di Manzano - da cui [...] . Chiudevano questa silloge alcuni scritti, che esortavano il figlio alla lettura e allo studio del Pastor Fido e delle opere di Dante, e dai quali si ricava che il M. avesse progettato un poema epico sull'espugnazione di Granada.
È forse questo il ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] di facili versi per monacazioni. Fece i suoi primi studi nelle scuole Arcimbolde sotto la direzione dei chierici regolari di S. Paolo e poi a Brera, convittore del collegio Calchi, fino al compiersi del ...
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MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] nel prologo della sua Opera nuova, il M. potrebbe essere imparentato con Ludovicus de Manente, segretario del Consiglio dei dieci che sottoscrisse nel 1497 la mariegola (la matricola) della Scuola piccola ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] di storia patria per le prov. di Romagna nel VI centenario della morte del Poeta, Bologna 1922, pp. 13-61; F. Flamini, Dante e G. G., in Dante e Bologna, Bologna 1922, pp. 23-44; F. Pellegrini, La canzone d'amore di G. G., in Nuovi studi medievali, I ...
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ALIGHIERI, Pietro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati; primogenito del poeta, lo seguì nell'esilio; nel 1315 fu compreso nella condanna rinnovata in quell'anno [...] . Martino del Vescovo, ereditata dal padre, fu donata alla Società di Or San Michele e all'ospedale della Misericordia. Il figlio Dante ebbe i beni restanti, sotto la tutela degli zii Giovanni e Pietro Saleri; in caso di sua morte quei beni sarebbero ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] e realistici dei primi due secoli, Bari 1920, I, pp. 59-62; II, pp. 8 s., 126 s.; E. G. Parodi, Le rime, in Dante. La vita e le opere, Milano 1921; Id., Poesia e storia della "Divina commedia" (1921), a cura di G. Folena - P. V. Mengaldo, Venezia ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] (1924), pp. 79-90; Id., L'epistola dantesca di G. D. e l'igloga al Mussato, ibid., XXVIII (1925), pp. 324-35; Id., Dante e G.D., ibid., XXIX (1926), pp. 141-58; F. Ghisalberti, G.D. espositore delle "Metamorfosi", ibid., XXXIV (1933), pp. 1-110; G ...
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BERTI, Bellincione
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Personaggio tanto famoso quanto poco biograficamente ricostruibile. Ricordato da Dante in due luoghi del Paradiso (XV, 112; XVI, 99), è scelto a mo' d'esempio di nobile cittadino [...] una qualche forma cognominale. Il Villani, che parla del B. due volte (Cronica, IV, I, V, 37) dà tutte le notizie che Dante riproduce nella Divina Commedia: ma nulla di più, se non il fatto che parla di "Bellincion Berti de' Ravignani": ma ciò è da ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...