(gr. Γλαῦκος) Mitico pescatore di Antedone in Beozia, figlio del fondatore di quella città, Antedone, e di Alcione (o di Posidone e di una Naiade). Per aver mangiato un’erba portentosa divenne un dio [...] marino, al quale si attribuivano virtù profetiche. Virgilio ne fa il padre della Sibilla Cumana; è ricordato da Dante. In altre versioni è messo in relazione con gli Argonauti e sarebbe stato il costruttore della nave Argo. G. amò invano Scilla e fu ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] " ha curato i 2 volumi sui Poeti del Duecento (1960) e, con D. De Robertis, un volume delle Opere minori di Dante (1984), nel quale ha riprodotto le sue edizioni delle Rime, del Fiore e del Detto d'Amore. Importanti anche le antologie: Letteratura ...
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Letterato (Trieste 1826 - Vienna 1910). Volontario nel 1848, e nel 1849 a Roma, insegnò poi a Vienna. Viaggiò lungamente, lasciando delle Memorie autobiografiche (1906). Spirito bizzarro, attratto dall'ipnotismo [...] e dallo spiritismo, scrisse Il bacio della luna (1912), liriche, tragedie, poesie, due poemi drammatici, e uno studio sulla schiavitù domestica nel Medioevo (Gli Ezzelini, Dante e gli schiavi, 1864). ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] (1932), pp. 209-66. Per gli studi del B. su antiche rime e i mss. da lui posseduti cfr. M. Barbi, Studi sul canzoniere di Dante, Firenze 1915, pp. 18I-206; G. Bertoni, Il B. e il codice di rime antiche V2, in Giorn. stor. d. letter. ital., XCIX (1932 ...
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Critico letterario italiano (Bologna 1947- ivi 2020). Laureato in materie letterarie, allievo di E. Raimondi, professore ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Bologna, è considerato [...] opera di Giambattista Vico e Galileo Galilei. Autore di oltre settecento pubblicazioni, ha curato anche l’edizione di opere di Dante Alighieri e si è occupato di studi sul Seicento. Presidente della commissione per l’edizione nazionale delle opere di ...
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Santagata, Marco. – Scrittore e critico letterario italiano (Zocca, Modena, 1947 - Pisa 2020). Laureatosi all’Università di Pisa e specializzatosi alla Scuola Normale Superiore in Letteratura italiana, [...] per i primi secoli. Diversi sono i suoi studi dedicati a Dante, Petrarca e il petrarchismo. Tra le sue opere si nemici (con W. Siti, 2017), Il movente è sconosciuto (2018), Il copista (2020) e, entrambe nel 2021, Le donne di Dante e L'ultima magia. ...
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Giurista e rimatore fiorentino (m. in Sardegna prima del 1326); podestà di Spoleto (1293). Tra i priori di Firenze (1292, 1296, 1300), s'attirò l'inimicizia di Bonifacio VIII, per la sua azione politica [...] a vantaggio dei Bianchi. Pur avendo tradito la sua parte (1301), fu bandito dai Neri con l'accusa di baratteria. Dante lo giudica severamente (Par. XV, 128). Si hanno di lui pochi componimenti, tra cui sonetti doppî. ...
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Letterato italiano (Firenze 1882 - Roma 1937). Si occupò, fra l'altro, di letteratura medievale, specialmente mistica (Idealità francescane, 1909; Mistici senesi, 1911; ecc.), di storia e d'arte senese. [...] A Siena fondò (1926) la rivista La Diana e la "Cattedra cateriniana" nell'università. A Roma promosse varie attività culturali, fra cui quella della Casa di Dante. ...
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DAVANZATI, Chiaro
Pasquale Stoppelli
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XIII, ma di lui restano sconosciuti sia l'anno della nascita sia quello della morte. Né la tradizione del suo nutrito [...] rinnovamento tematico e formale promosso dal nascente Stilnovo.
Nel passato si è anche creduto a una corrispondenza poetica tra il D. e Dante Alighieri, dato che il ms. Marc. it. IX, 191 della Marciana di Venezia e il Magl. VII, 1187 della Bibl. naz ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] Fiorentina (alla quale era stato aggregato nel 1543, e della quale fu eletto console nel 1545), specie quelle su Dante e Petrarca. Scrisse anche Sonetti (1555-57), Capitoli, Canti carnascialeschi, egloghe, versi latini, Orazioni, e una commedia, La ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...