DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] ; C. Trabalza, Storia dei generi letterari ital.,Milano 1915, II, p. 96-99; E. De Biase, Contributo alla storia della fortuna di Dante in Italia nel sec. XVI, in Civiltà cattolica, I (1935), pp. 36-46; T. Campanella, Poetica, a cura di L. Firpo, Roma ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] Saggi critici; nel 1869 il saggio petrarchesco e gli articoli su Dante già citati; nel 1870-71 la Storia della letteratura italiana; ascetico, forte di passioni pur se temperate dalla Scolastica (Dante), si passa, secondo il De S., attraverso il ...
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Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] vera edizione critica della Divina Commedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò anche una buona traduzione in giambi non rimati (1865). Fu anche fondatore (1878) della Deutsche Dante-Gesellschaft. ...
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BORGOGNONI, Adolfo
Pino Fasano
Nacque il 4 nov. 1840 a Corropoli (Teramo), da Camillo, medico condotto, e da Clelia Vanni. Nel 1850 la sua famiglia si trasferì a Budrio, e il B. compì gli studi liceali [...] italiani nella storia della critica, a cura di W. Binni, I e II, Firenze 1960-62, passim; C.Ricci, L'ultimo rifugio di Dante, Ravenna 1965, pp. 75, 189, 259, 261, 264-65, 279, 298, 306, 348, 362, 430-31, 464-67; C. Dionisotti, Indice sistematico dei ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] sillabica (equivalgono alle mutazioni, o piedi appunto, della stanza di ballata) e di estensione variabile (da 3 a 6 versi per piede in Dante, da 2 a 4 in Petrarca, da 2 a 5 nel Trecento); la seconda, detta sirma o sirima (o anche coda), indivisibile ...
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Critico e filologo italiano (Empoli 1886 - Firenze 1964); prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura italiana all'univ. di Firenze. Fra i suoi studî più notevoli si ricordano: Alessandro Manzoni e [...] Alfieri (1933, n. ed. 1954), e, in collaborazione con M. Barbi, le Rime della "Vita nuova" e della giovinezza di Dante (1956). Postumo (1965) è stato pubblicato il volumetto Due letture dantesche (Inferno XXIII e XXXII) e altri scritti poco noti (con ...
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Ignoto poeta, cui è attribuito il contrasto in 160 settenarî Rosa fresca aulentissima (composto tra il 1231 e il 1250), dialogo realistico, sicuramente un mimo, tra l'amante che incalza e la donna, che, [...] "dal Camo", comunque pare certo che l'autore fosse siciliano; e siciliana è da considerarsi la lingua del contrasto che Dante stesso, nel De vulgari eloquentia (I, XII, 6), cita come esempio di siciliano, ma non di siciliano illustre, bensì "secundum ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] e in sapere guidare e reggere la nostra Repubblica secondo la Politica". Come suo maestro insigne e affettuoso lo celebrò infatti Dante (Inf. XV) e il canto dantesco ha costituito nei secoli il più solido monumento alla fama del notaio fiorentino. L ...
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Letterato (Palermo 1712 - Roma 1787), gesuita, insegnò a Malta e a Palermo. Scrisse un'Introduzione alla volgar poesia (1a ed. 1749, 2a ed. accr. 1755), aspramente criticata dal Baretti, e raccolse Voci [...] e locuzioni poetiche di Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso e d'altri autori del Cinquecento (1756). ...
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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofia morale nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli sull'interpretazione allegorica della Divina Commedia, sviluppando anche una sua idea [...] su un presunto circolo segreto di "fedeli d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia (1925), e Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore (1927). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...