Poligrafo (Forlì 1773 - Firenze 1849); si occupò molto di Dante, illustrò vita e opere di artisti (Memorie della romana Accademia di S. Luca, Roma 1823), celebrò in prosa e in versi A. Canova, pubblicò [...] Sermoni e un Canzoniere (1808) ...
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Famiglio di Tebaldo II re di Navarra (sec. 13º). Dante (Inf., XXII, 31-75) l'incontra e gli parla nella bolgia dei barattieri, mentre i diavoli ne fanno strazio coi loro raffî. Il nome di C. non risulta [...] dal testo, ma è riferito dagli antichi commentatori ...
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FRANCESCO da Castiglione
Francesco Bausi
Nacque a Firenze, da Dante di Guido, poco dopo il 1420.
Il cognome originario della casata era Catellini da Castiglione (località nei pressi di Cercina, a nord [...] infine, in data 13 apr. 1482, un'epistola consolatoria per la morte della madre.
Nel 1469 morì il cugino di F., Dante di Bernardo, lasciandogli la tutela dei suoi sette figli. L'evento, del quale F. si lamenta più volte nei suoi scritti, aggravò ...
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Cittadino fiorentino (sec. 12º), capo della famiglia dei Ravignani, citato da Dante come simbolo della vita esemplare dei vecchi Fiorentini "dentro dalla cerchia antica" (Par., XV e XVI). ...
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Nome, o più prob. soprannome, di un Fiorentino ricordato da Dante come autore di una canzone, contenuta nel codice Vaticano latino 3793 in cui è attribuita a un "messer Osmano"; è scritta per derisione [...] del parlare dei Marchigiani, di cui raccoglie le particolarità più vistose ...
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INNOCENTI, Ferdinando
Valentina Fava
Nacque il 1° sett. 1891, da Dante e da Zelinda Chiti, a Pescia, nella Val di Nievole, dove il padre aveva iniziato una modesta attività di fabbro per trasferirsi, [...] con il nuovo secolo, nella vicina Grosseto.
Nella città maremmana Dante aveva aperto due botteghe, nelle quali alla produzione si era ben presto associata la vendita di ferramenta; l'I., nel frattempo, frequentava il triennio della scuola tecnica e, ...
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Famiglia fiorentina, proveniente dalla Val di Sieve, eminente al tempo di Dante. Già prima la fama dei C. si era affermata per le virtù ascetiche della beata Umiliana (1219-46), che per prima vestì a Firenze [...] l'abito del Terz'ordine francescano. Con Vieri di Consiglio, nipote della beata, la famiglia raggiunse il massimo della potenza, incontrando, per la sua origine campagnola, l'ostilità del vecchio ceto ...
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LAMBERTI, Mosca
Renzo Nelli
A dispetto della imperitura notorietà regalatagli da Dante (che lo colloca tra i dannati, come seminatore di discordia: Inferno, XXVIII, 103-111) e dallo stuolo dei suoi [...] pressi del mercato vecchio, acquistandovi case, palazzi e quelle munite torri che valsero loro l'accusa di superbia mossa da Dante per bocca di Cacciaguida (Paradiso, XVI, 110).
Uno degli episodi più significativi della vita del L. è l'assassinio di ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] dei Castra ricordati nei documenti appare, secondo il Crocioni, uomo di cultura tale da poter comporre i versi ricordati da Dante, il notaio Osmano si presenterebbe invece, da questo punto di vista, del tutto pari al compito. Alla spiegazione del De ...
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Alchimista, senese o fiorentino, che fu bruciato vivo a Siena nel 1293. Dante lo mette tra i falsatori di metalli (Inf., XXIX, 133-139). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...