Filologo, critico, dantista (Wimbledon 1855 - Londra 1932). Studiò a Oxford; dal 1878 si dedicò all'insegnamento privato, finché si affermò nel campo letterario con studî sull'antico francese, con la pubblicazione, [...] in English literature from Chaucer to Cary (2 voll., 1909); Critical texts of letters of Dante (1915-19; nuova ed. con trad. ingl. 1920); Dante studies (1921); The correspondence of Gray, Walpole, West and Ashton (2 voll., 1915); Horace Walpole's ...
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Cittadino pistoiese (2a metà del sec. 13º), di parte nera, detto "bestia" perché vissuto di violenze: nel 1293 circa rubò, con altri, gli oggetti preziosi (i "belli arredi") nella sagrestia della cappella [...] di S. Iacopo a Pistoia. Dante ne ha fatto una raffigurazione potente, di riottoso disperato, collocandolo nella 7a bolgia, fra i ladri in eterno inceneriti dai serpenti e risorgenti (Inferno XXIV-XXV). ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] , della Poetica d'Aristotele, eseguita sull'edizione Basilea 1537.
Fonti e Bibl.: G.B. Gelli, Letture edite e inedite sopra la Commedia di Dante, a cura di C. Negroni, Firenze 1887, I, pp. 31 s., 39, 43, 94, 108 s., 113, 118, 207, 243, 249, 258, 291 ...
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Giurista (Praga 1881 - Berkeley, California, 1973). È stato il massimo esponente del normativismo giuridico, cioè di quell’indirizzo metodologico che riduce tutto il diritto a norma. Laureatosi a Vienna [...] con una tesi sul pensiero costituzionale di Dante Alighieri (1905) ed ottenuta, sempre a Vienna, l’abilitazione all’insegnamento universitairo in diritto pubblico e filosofia del diritto (1911), ha insegnato diritto pubblico, diritto ...
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Erudito e poeta francese (Cognac 1468 - Angoulême 1502), vescovo di Angoulême (1494); appartenne alla scuola letteraria dei "Grands rhétoriqueurs", tradusse dai poeti latini, e compose un poema allegorico, [...] Le séjour d'Honneur, dove si nota l'imitazione di Dante e di Boccaccio. ...
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MALISPINI, Ricordano
Laura Mastroddi
Nacque probabilmente a Firenze. Le scarse notizie sul M. e sul nipote Giacotto Malispini si ricavano dalla Storia fiorentina, attribuibile al M. fino agli avvenimenti [...] per il Medioevo e Arch. Muratoriano, XLVI (1931), pp. 41-92 (su Giacotto, pp. 82-84); M. Barbi, La questione malispiniana e Dante, in Studi danteschi, XV (1931), pp. 195-198; A. Del Monte, La storiografia fiorentina dei secoli XII-XIII, in Bull. dell ...
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Editore, libraio e bibliotecario (Firenze 1772 - ivi 1856). Ereditò dal padre Giuseppe un'azienda libraria a Firenze; ottimo libraio, assicurò all'Italia preziosi cimelî. Fu anche editore (dal 1820) e [...] dalla sua tipografia denominata "All'insegna di Dante" uscirono opere importanti e tecnicamente perfette, fra cui particolarmente notevole la Biblioteca portatile italiana. Nominato nel 1827 bibliotecario palatino, cedette la tipografia e affidò la ...
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BERTINI, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giovan Battista, nacque a Milano l'11 dic. 1825; studiò all'Accademia di Brera con L. Sabatelli e G. Bisi, e vinse nel 1845 il gran premio di pittura [...] , per il cimitero di Lima, per la cattedrale di Rio de Janeiro. Sue opere migliori sono ritenute la giovanile vetrata con Dante e la Divina Commedia, esposta a Londra nel 1853 e ora all'Ambrosiana, e le vetrate eseguite per il cavalier Poldi Pezzoli ...
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ADAMO (Mastro Adamo)
Arnaldo D'Addario
Familiare dei conti di Romena, come "magister Adam de Anglia" compare testimonio in un documento rogato a Bologna il 28 ott. 1277 e conservato nell'Arch. capitolare [...] quali già morto nell'anno della visione dantesca, condannati idealmente dal poeta insieme con lui.
Bibl.: G. Livi, Su mastro A. e la sua patria in particolare,nel vol. dello stesso Dante e Bologna,Bologna 1921, pp. 177-186, e relativa bibliografia. ...
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Medico (Firenze tra il 1215 e il 1223 - Bologna 1295). Insegnò medicina teorica a Bologna (dal 1260 circa), dove acquistò vasta fama come interprete dei testi classici della medicina greca e araba (quasi [...] certamente a lui allude Dante in Par., XII, 83) e come medico pratico, sì da esser chiamato a Roma per curare papa Onorio IV nella sua ultima malattia. Si hanno di lui a stampa varî commenti (Super Tegni Galeni, Expositiones in arduum aphorismorum ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...