arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] delle azioni svolte per ottenere uno scopo» (ha sfoderato tutte le sue a. per incantarlo; qui si conviene usare un poco d’a. [Dante]), in partic. l’arte della seduzione: usa ogn’a. la donna, onde sia còlto / ne la sua rete alcun novello amante (T ...
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maniera /ma'njɛra/ s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sost. dell'agg. manier, propr. "che si fa con le mani"]. - 1. a. [forma o aspetto particolare che l'azione assume nel caso singolo o nel singolo ambiente: [...] , e quindi privo di originalità: recitazione di m.] ≈ e ↔ [→ MANIERATO (1)]. 3. (lett.) [insieme che presenta uniformità di caratteri: la nostra ragione a quattro m. d'operazioni ... è ordinata (Dante)] ≈ forma, genere, qualità, sorta, specie, tipo. ...
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dipingere /di'pindʒere/ (ant. o region. dipignere) [lat. depingĕre] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], ecc.; part. pass. dipinto). - ■ v. tr. [...] anche per i pittori: per te poeta fui, per te cristiano: / ma perché veggi mei ciò ch’io disegno, / a colorare stenderò la mano (Dante); e quei che furo a’ nostri dì, o sono ora, / Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino, / duo Dossi, e quel ch’a par ...
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rappresentare /rap:rezen'tare/ v. tr. [dal lat. repraesentare, der. di praesentare "presentare", con sostituzione di pref. per accostamento ai derivati con r(i)- e a-¹] (io rappresènto, ecc.). - 1. a. [...] e sim., dare raffigurazione a un'idea astratta mediante un segno o una figura simbolica: nella lupa Dante ha rappresentato, secondo i più, l'avarizia] ≈ (lett.) allegorizzare, (lett.) effigiare, raffigurare, simboleggiare, (non com.) simbolizzare. c ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...