scoto /'skɔto/ (o scotto) agg. [dal lat. med. Scotus, adattam. del nome del popolo]. - 1. (stor.) [appartenente all'antico popolo irlandese che nel sec. 4° d. C. invase la Caledonia] ≈ ⇑ celtico. 2. (lett.) [...] [abitante della Scozia o dell'Irlanda: Lì si vedrà la superbia ch'asseta, Che fa lo S. e l'Inghilese folle (Dante)] ≈ irlandese, scozzese. ...
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fiaccare [der. di fiacco] (io fiacco, tu fiacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [privare delle forze, delle energie, anche assol.: f. la resistenza; una salita che fiacca] ≈ affaticare, indebolire, infiacchire, [...] , spossare. 2. [piegare qualcosa su sé stesso, sforzarlo fino a romperlo: f. un ramo] ≈ rompere, schiantare, spezzare. ■ fiaccarsi v. intr. pron. [perdere vigore: come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante)] ≈ indebolirsi, sfinirsi, spossarsi. ...
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cenno /'tʃen:o/ s. m. [lat. tardo cinnus "ammicco, l'ammiccare"]. - 1. [movimento del capo, degli occhi o della mano, per fare intendere qualcosa: Volsersi a me con salutevol c. (Dante)] ≈ ammicco, gesto, [...] richiamo, segnale, segno. 2. [anticipazione di eventi: il muro dà c. di cedimento] ≈ annuncio, avvertimento, avvisaglia, avviso, indizio, (lett.) prenunzio, segnale, sintomo. ↑ presagio. 3. [breve notizia ...
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lucerna /lu'tʃɛrna/ s. f. [lat. lucerna (forse der. di lūx "luce")]. - 1. [lampada portatile, a combustibile liquido, costituita da un recipiente di terracotta o metallo, con uno o più beccucci da cui [...] escono gli stoppini immersi nel combustibile] ≈ ‖ lanterna. ⇑ lume. 2. (fig., poet.) [sorgente di luce materiale o spirituale: Se la l. che ti mena in alto ... (Dante)] ≈ bagliore, chiarore, luce, lume, raggio. ...
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scritto (o in taluni contesti iscritto) [part. pass. di scrivere]. - ■ agg. 1. a. [rappresentato per mezzo della scrittura: caratteri s. a mano] ≈ tracciato, vergato. b. [redatto o tramandato per mezzo [...] dello scrivere: uno s. chiaro] ≈ scrittura. 2. (estens.) [spec. al plur., lavoro di tipo letterario: gli s. in volgare di Dante] ≈ opera. ‖ testo. 3. (educ.) [nell'uso scolastico, esame o compito scritti: fare lo s. di italiano] ≈ elaborato. ⇓ tema ...
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scrivere /'skrivere/ [lat. scrībĕre]. - ■ v. tr. 1. [tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato sistema di scrittura: s. una lettera; saper leggere e s.] [...] nella memoria: O mente che scrivesti ciò ch'io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate (Dante)] ≈ fissare, imprimere, incidere. ‖ scolpire. ↔ annullare, cancellare, (lett., non com.) delere, eliminare, rimuovere. ■ scriversi v. recipr. [comunicare ...
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cerchiato agg. [part. pass. di cerchiare]. - 1. [chiuso da un cerchio o da cerchi, con la prep. da o assol.: Il vin nei barili c. (G. D'Annunzio)] ≈ cinto, recinto. ‖ avvolto, fasciato, legato, serrato, [...] 2. a. [chiuso tutt'intorno, con la prep. da: un nobile castello, Sette volte c. d'alte mura (Dante)] ≈ accerchiato, attorniato, cinto, circondato, contornato. b. [assol., circondato da colorazione giallo-blu, riferito agli occhi] ≈ infossato, livido ...
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cernere /'tʃɛrnere/ (ant. cernire) v. tr. [dal lat. cernĕre "separare, setacciare, vagliare"] (pres. io cèrno, ecc.; pass. rem. cernéi o cernètti; part. pass., poco usato, cernito), lett. - 1. a. [operare [...] si cernevano i caporioni delle società segrete (I. Nievo)] ≈ scegliere, selezionare, vagliare. 2. (ant.) [vedere distintamente, anche fig.: già le sue meschite Là entro certe ne la valle cerno (Dante)] ≈ discernere, distinguere, individuare. ...
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cervice s. f. [dal lat. cervix -icis]. - 1. (lett.) [parte posteriore del collo: impedito dal sasso Che la c. mia superba doma (Dante)] ≈ collottola, (ant.) coppa, (scherz.) cuticagna, nuca, Ⓣ (anat.) [...] occipite. ‖ capo, testa. ⇑ collo. ● Espressioni: fig., lett., piegare la cervice [piegarsi a un'imposizione] ≈ chinare la testa, rassegnarsi, sottomettersi, subire. ↔ reagire, ribellarsi. 2. (anat.) [parte ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...