noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] dolorosa, stato d'animo di profonda tristezza e sim.: ma tu perché ritorni a tanta n.? (Dante)] ≈ afflizione, angoscia, dolore, pena, sofferenza. ↑ strazio, tormento. ↔ contentezza, felicità, gioia, letizia. □ dare noia (a qualcuno) [recare ...
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imo [dal lat. imus], poet. - ■ agg. 1. [nella parte più bassa o più interna: in valle i. e palustre (F. Petrarca)] ≈ basso, fondo, profondo. 2. (fig.) [di basso rango morale] ≈ infimo, spregevole. ↔ eccelso, [...] supremo. ■ s. m., solo al sing. [parte più bassa di qualcosa: da i. de la roccia (Dante)] ≈ fondo, profondo. ↔ superficie. ...
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nominare [dal lat. nominare "dare un nome; citare; eleggere", der. di nomen -mĭnis "nome"] (io nòmino, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [assegnare un nome] ≈ (lett.) appellare, battezzare, chiamare, denominare, [...] qualcosa: Poscia ch'io ebbi 'l mio dottore udito Nomar le donne antiche e' cavalieri, Pietà mi giunse (Dante)] ≈ citare, fare il nome (di), (ant.) mentovare, menzionare, (ant., lett.) nomare. ‖ rammentare, ricordare. 3. (estens.) [assegnare qualcuno ...
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nonché (o non che) cong. [grafia unita di non che]. - 1. (lett.) [non in modo tale da rappresentare l'unica ragione, la sola motivazione e sim.: Nulla speranza li conforta mai, Non che di posa, ma di minor [...] pena (Dante)] ≈ non solo. ↔ esclusivamente, solamente, solo, soltanto, unicamente. 2. [nelle elencazioni, oltre a ciò che si è appena indicato: se ne dà comunicazione all'interessato, n. alla direzione aziendale] ≈ come pure, e anche, e inoltre, e in ...
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noto¹ /'nɔto/ [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre "conoscere"]. - ■ agg. 1. [che è riconducibile alla comune esperienza e conoscenza: una circostanza n.; è n. la sua avversione al regime] ≈ (lett.) [...] . [far conoscere a qualcuno] ≈ comunicare. 2. (estens.) [che gode di notorietà: i ben n. versi di Dante; un n. attore] ≈ celebre, famoso, (non com.) notorio, popolare, rinomato. ↑ proverbiale. ↔ ignoto, oscuro, sconosciuto. ● Espressioni: tristemente ...
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noverca /no'vɛrka/ s. f. [dal lat. noverca, der. di novus "nuovo"], ant. - [seconda moglie di un uomo rispetto ai figli nati dal primo matrimonio: la spietata e perfida n. (Dante)] ≈ matrigna. ‖ patrigno. [...] ↔ ‖ *figliastro ...
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nudo agg. [lat. nūdus]. - 1. [privo di indumenti: essere completamente n.] ≈ (scherz.) come mamma l'ha fatta, denudato, in deshabillé, (lett.) ignudo, spogliato, svestito. ↔ (non com.) abbigliato, coperto, [...] manca di qualcosa, con la prep. di: Vide terra, nel mezzo del pantano, Sanza coltura e d'abitanti nuda (Dante)] ≈ deprivato, mancante, privo, (lett.) scevro, sfornito, sprovvisto. ↔ dotato, fornito, munito, provvisto. b. [privo di difese: Povera e n ...
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autore /au'tore/ s. m. [dal lat. auctor -oris, der. di augēre "accrescere"; propr. "chi fa crescere"] (f. -trice). - 1. a. [chi ha la responsabilità di un reato, di una cattiva azione e sim.: l'a. di un [...] scrive opere drammatiche] ≈ drammaturgo. ⇓ commediografo, tragediografo. e. [chi scrive soggetti teatrali, radiofonici, cinematografici o televisivi] ≈ soggettista. 3. (giur.) [soggetto dal quale si deriva un diritto] ≈ dante causa. ↔ avente causa. ...
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retaggio /re'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. ant. eritage, der. di eriter, lat. hereditare], lett. - 1. (ant.) [insieme di beni nel possesso dei quali si succede: Del r. miglior nessun possiede (Dante)] ≈ eredità, [...] Ⓣ (giur.) legato. 2. (fig.) [insieme di valori, di beni non materiali lasciati ai propri discendenti, discepoli e sim.: r. culturale] ≈ eredità, lascito, patrimonio. ‖ bagaglio ...
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numerare v. tr. [dal lat. numerare, der. di numĕrus "numero"] (io nùmero, ecc.). - 1. (lett.) [fare i conti: Né giugneriesi, numerando, al venti (Dante)] ≈ calcolare, contare, (lett.) noverare. 2. (ant.) [...] [comprendere in un numero o in una serie] ≈ annoverare, elencare, enumerare, (lett.) noverare. 3. [contrassegnare con un numero progressivo: n. degli oggetti] ≈ contare, enumerare, (non com.) numerizzare. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...