questi /'kwesti/ pron. dimostr. m. sing. [lat. eccu(m) ✻ĭsti (forma di nomin. sing. per ĭste) "ecco questo"], lett. - [con valore deittico, cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla: Q., [...] che mai da me non fia diviso, La bocca mi basciò tutto tremante (Dante)] ≈ e ↔ [→ QUESTO pron. dimostr. (1)]. ...
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quietare (lett. quetare) [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus "quieto"] (io quièto, o quèto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [porre in quiete: q. un tumulto, una sommossa] ≈ calmare, (tosc.) chetare, [...] , tranquillizzarsi. ↔ agitarsi, eccitarsi, innervosirsi, inquietarsi, turbarsi. 3. (fig., lett.) [di bisogno, desiderio e sim., trovare sfogo, soddisfazione e sim.: Nel vero in che si queta ogne intelletto (Dante)] ≈ acquietarsi, appagarsi, placarsi. ...
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grado² (ant. grato) s. m. [lat. gratum, neutro sost. dell'agg. gratus "gradito"], lett. - [disposizione a fare qualcosa: Contra suo g. e contra buona usanza (Dante); nulla si può fare senza il tuo g.] [...] ≈ gradimento, volontà. ● Espressioni: lett., andare (o essere) a grado → □. ▲ Locuz. prep.: di buon grado ≈ volentieri. ↔ controvoglia, (di) contraggenio, malvolentieri. □ andare (o essere) a grado [di ...
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grandezza /gran'dets:a/ s. f. [der. di grande]. - 1. [insieme dei parametri mediante i quali è possibile misurare un oggetto in genere: cornici di ogni g.] ≈ dimensione, misura. 2. a. [parametro mediante [...] ., altezza di stato che deriva dalla condizione sociale, dall'autorità, dall'altezza morale, dal genio: la g. di Dante; la g. di Roma] ≈ importanza, nobiltà, pregio, potenza, valore. ↔ meschinità, piccolezza. 6. [ostentazione di potere, grandezza e ...
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corrusco (non com. corusco) agg. [dal lat. coruscus] (pl. m. -chi), lett. - [che manda bagliori: La luce ... si fé prima corusca (Dante)] ≈ balenante, fiammeggiante, lampeggiante, luccicante, rutilante, [...] (lett.) rutilo, scintillante, sfolgorante. ↔ fosco, (lett.) fusco, offuscato, opaco, scuro ...
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cortezza /kor'tets:a/ s. f. [der. di corto], lett. - 1. a. [l'essere corto] ≈ brevità. ↔ lungaggine, lunghezza. b. [di parole, discorsi e sim., l'essere breve] ≈ (lett.) brachilogia, concisione, sinteticità, [...] stringatezza. ↑ laconicità. ↔ prolissità. ↑ ampollosità, bolsaggine, magniloquenza. 2. (fig.) [l'essere inadeguato a raggiungere il fine: la c. del nostro parlare (Dante)] ≈ insufficienza, limitatezza, pochezza, ristrettezza. ↔ grandezza. ...
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grattare [dal germ. ✻krattōn]. - ■ v. tr. 1. [sfregare una parte del corpo con le unghie, anche nella forma grattarsi: E lascia pur grattar dov'è la rogna (Dante); non grattarti la testa] ● Espressioni: [...] fig., fam., grattarsi la pancia → □. 2. [strofinare con le unghie su un corpo qualsiasi: il cane grattava la porta] ≈ fregare, raschiare, raspare, sfregare. 3. a. [strofinare una superficie per staccarne ...
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grazioso /gra'tsjoso/ agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia "grazia"]. - 1. [di aspetto, fisionomia e sim., che ha in sé grazia: una ragazza g.; un volto g.] ≈ aggraziato, carino, vezzoso. ↑ bello, [...] . ↔ goffo, grossier, scortese, sgarbato, sguaiato. 4. [che mostra grazia verso altri: O animal grazïoso e benigno (Dante)] ≈ bendisposto, benevolo, benigno, disponibile. 5. (lett.) [di prestito, concessione e sim., dato per grazia, liberalmente e ...
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gregge /'gredʒ:e/ s. m. (ant. s. f.; lett. greggia s. f.) [lat. grex grĕgis] (pl. le greggi, meno com. i greggi; lett. le gregge). - 1. (zoot.) [insieme di pecore o capre, affidato alla custodia dei pastori: [...] , mandria, Ⓖ (lett.) torma. 2. (fig.) a. [folto gruppo di persone in genere: D'anime nude vidi molte g. (Dante)] ≈ (spreg.) branco, folla, (fam.) marea, massa, moltitudine, nugolo, schiera, stuolo. b. (eccles.) [insieme di persone affidate alla guida ...
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greve /'grɛve/ (ant. grieve) agg. [lat. gravis "grave", incrociato con lĕvis "lieve"]. - 1. [che ha un peso relativamente grande, che dà una sensazione di peso] ≈ e ↔ [→ GRAVE agg. (1)]. 2. a. [di aria, [...] , che arreca angoscia e dolore: maestro, che è tanto g. A lor che lamentar li fa sì forte? (Dante)] ≈ angoscioso, doloroso, duro, penoso. ↔ dilettevole, gradevole, piacevole. 4. (fig., roman.) [di comportamento, linguaggio, gesti e sim., privo di ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...