come /'kome/ [lat. quomo(do) et, propr. "nel modo che anche ..."] (radd. sint.; può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e). - ■ avv. 1. a. [introduce un termine di comparazione o una prop. [...] che", esprimendo un rapporto di somiglianza o di identità: è forte c. un toro; mugghia c. fa mar per tempesta (Dante)] ≈ (lett.) quanto, (lett.) quasi. ● Espressioni: fig., come Dio comanda ≈ come si deve, in piena regola, per bene; fig., come Dio ...
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commentatore /kom:enta'tore/ s. m. [dal lat. commentator -oris, nel sign. assunto in lat. tardo] (f. -trice). - 1. (filol.) [chi è autore del commento di un testo: i c. di Dante] ≈ annotatore, chiosatore, [...] glossatore, interprete, postillatore. 2. a. (giorn.) [chi commenta gli avvenimenti d'attualità] ≈ columnist, editorialista. ‖ cronista. ⇑ giornalista. b. (massm.) [chi legge, non inquadrato, parte del ...
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commettere³ v. tr. [lat. committĕre "affidare"] (coniug. come mettere), non com. - 1. (lett.) [dare in affidamento, anche fig.: D'i ben che son commessi a la fortuna (Dante)] ≈ affidare, consegnare. 2. [...] [dare incarico di compiere una prestazione e sim.: c. un quadro a un pittore] ≈ [→ COMMISSIONARE] ...
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voluttà (ant. voluptade) s. f. [dal lat. voluptas-atis, affine a velle "volere"]. - 1. (ant.) [godimento fisico o spirituale: quelli [Epicuro] disse questo nostro fine essere voluptade ..., cioè diletto [...] sanza dolore (Dante)] ≈ diletto, piacere. ↔ dolore, pena, sofferenza. 2. a. [acuta emozione legata all'appagamento dei sensi: uno sguardo pieno di v.] ≈ desiderio, libidine, sensualità, voluttuosità. b. [intensa soddisfazione degli impulsi e dei ...
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sinfonia /sinfo'nia/ s. f. [dal gr. symphōnía "accordo di suoni", comp. di sýn "con, insieme" e phōnḗ "suono"]. - 1. (poet.) [complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce [...] s. di paradiso Che giù per l'altre suona sì divota (Dante)] ≈ concerto, coro. 2. (mus.) [brano per orchestra che apre un'opera] ≈ ouverture. 3. (estens., scherz.) [insieme di suoni, rumori, voci e discorsi sgradevoli: tutti i giorni ci dobbiamo ...
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prole /'prɔle/ s. f. [dal lat. proles, der. di alĕre "alimentare, nutrire", col pref. pro-¹ "avanti"], solo al sing. - 1. (lett.) [insieme di individui imparentati: quell'uom che non nacque, Dannando sé, [...] dannò tutta sua p. (Dante)] ≈ discendenti, discendenza, gente, (lett.) lignaggio, (ant.) pianta, (lett.) progenie, (lett.) prosapia, stirpe. ‖ casa, casata, casato, ceppo, clan, dinastia, (lett.) lignaggio, schiatta. 2. [insieme dei nati facenti ...
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compiangere /kom'pjandʒere/ [lat. ✻complangĕre, der. di plangĕre "piangere", col pref. con-] (coniug. come piangere). - ■ v. tr. [considerare con pietà e compassione, talora anche con senso di superiorità] [...] ≈ e ↔ [→ COMPATIRE (1)]. ■ compiangersi v. intr. pron., lett. [provare rammarico, con la prep. di: Donna è gentil nel ciel che si compiange Di questo impedimento (Dante)] ≈ dolersi, rammaricarsi. ↔ compiacersi. ...
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menare [lat. tardo mĭnare "spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta", dal lat. class. minari "minacciare"] (io méno, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) a. [guidare in qualche posto: [...] lunghe. b. (lett.) [spostare con forza: La bufera infernal, che mai non resta, Mena li spirti con la sua rapina (Dante)] ≈ trascinare, travolgere. 2. (lett.) [riferito allo scorrere del tempo, far passare: e tu solevi Così m. il giorno (G. Leopardi ...
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gelata s. f. [part. pass. femm. di gelare]. - 1. (meteor.) [freddo intenso con temperatura intorno a0 °C: la g. ha rovinato le coltivazioni] ≈ gelo. ‖ brinata. 2. (lett.) [zona coperta di ghiaccio: Noi [...] passammo oltre, là 've la g. Ruvidamente un'altra gente fascia (Dante)] ≈ (non com.) ghiaccia. ...
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mente /'mente/ s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. mimnḗskō "ricordare"]. - 1. a. [complesso delle facoltà intellettive e psichiche dell'uomo: farsi guidare dalla m.] ≈ intelletto, [...] (a qualcosa) [soffermarsi a pensare qualcosa: E se 'l mondo là giù ponesse m. Al fondamento che natura pone (Dante)] ≈ concentrarsi (su), (fam.) considerare (ø), prendere in considerazione (ø). 3. [ciò che qualcuno intende fare: conoscere la m. dell ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...