citarista s. m. e f. [dal lat. citharista, gr. kitharistḗs] (pl. m. -i). - (mus.) [suonatore, suonatrice di cetra: come a buon cantor buon c. Fa seguitar lo guizzo de la corda (Dante)] ≈ ‖ (lett.) citaredo. ...
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cittadino² s. m. [uso sost. dell'agg.] (f. -a). - 1. a. [chiunque abita in città, spesso in contrapp. a chi abita in campagna] ≈ ⇑ abitante. ↔ campagnolo, paesano, rustico. b. [chi è della stessa città: [...] Voi c. mi chiamaste Ciacco (Dante)] ≈ concittadino. ‖ compaesano. 2. [chi appartiene a uno stato o a una nazione] ● Espressioni: cittadino del mondo → □; primo cittadino → □. □ cittadino del mondo ≈ cosmopolita. ‖ apolide. □ primo cittadino ≈ 1. ( ...
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vicino [lat. vicīnus, der. di vicus "rione, borgo, villaggio"; propr. "che appartiene allo stesso vicus"]. - ■ agg. 1. [che è relativamente a poca distanza rispetto al luogo dato come punto di riferimento: [...] (da), distante (da), lontano (da). ■ s. m. (f. -a) 1. (ant.) [chi è della stessa città o regione: Dante, il vicin mio grande (G. Carducci)] ≈ concittadino, corregionale. 2. [persona che abita vicino] ≈ ⇓ condomino, coinquilino, dirimpettaio, (region ...
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presto /'prɛsto/ [lat. praesto, avv., nella frase praesto esse "essere pronto, essere a disposizione"]. - ■ agg. 1. (lett.) a. [di cosa, che è stato approntato: fece dire all'abate che, qualora gli piacesse, [...] . ↓ esitante, incerto, indeciso, restio, titubante. 2. (ant.) [che ha rapidità: Una lonza leggiera e p. molto (Dante)] ≈ (lett.) celere, lesto, rapido, (lett.) ratto, svelto, veloce. ↑ fulmineo, repentino. ↔ lento. ▲ Locuz. prep.: lett., alla presta ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] a Dio, a sé, al prossimo si pone / far forza, dico in loro, ed in lor cose, / come udirai con aperta ragione (Dante); oppure nel senso di «eventi di natura più o meno privata»: non è bene interessarsi a queste cose. I sinon. più frequenti saranno in ...
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bagnare [lat. tardo balneare, der. di balneum "bagno"] (io bagno, ... noi bagniamo, voi bagnate, e nel cong. bagniamo, bagniate). - ■ v. tr. 1. a. [spargere d'acqua o d'altro liquido una persona o cosa [...] amanza del primo amante, o diva [...] il cui parlar m’inonda / e scalda sì, che più e più m’avviva (Dante). Ancora a proposito delle piante, esse si annaffiano o innaffiano. Per coltivazioni di notevoli dimensioni è più appropriato il verbo irrigare ...
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battere /'bat:ere/ [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [dare colpi con le mani o con altro arnese] ≈ colpire, percuotere. ● Espressioni (con uso fig.) e prov.: prov., battere [...] senso fig.: / o insensata cura de’ mortali, / quanto son difettivi sillogismi, / quei che ti fanno in basso batter l’ali! (Dante).
Usi estensivi e metaforici - Numerosissimi gli usi estens. o fig. di b.: il direttore d’orchestra batte il tempo, ovvero ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] ), con alcuni nomi propri (Belzebù, Lucifero, Satana: luogo è là giù da Belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende [Dante]; aveva mona Onesta portato in casa di Roderigo, insieme con la nobiltà e con la belleza, tanta superbia che non ne ebbe ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] dei costumi sessuali (quante male tentazioni non pur nella pudica persona diffida, ma eziandio in quello che la guarda! [Dante]). I contr. hanno spesso un richiamo morfologico preciso all’agg. cui si contrappongono: disonesto/onesto; illecito/lecito ...
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dipingere /di'pindʒere/ (ant. o region. dipignere) [lat. depingĕre] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], ecc.; part. pass. dipinto). - ■ v. tr. [...] anche per i pittori: per te poeta fui, per te cristiano: / ma perché veggi mei ciò ch’io disegno, / a colorare stenderò la mano (Dante); e quei che furo a’ nostri dì, o sono ora, / Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino, / duo Dossi, e quel ch’a par ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...