forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] , tonico. ↔ atono, debole. 13. (ant.) a. [che si comprende o crede a stento: Sì ch'è f. a veder chi più si falli (Dante)] ≈ arduo, difficile, duro. ↔ agevole, facile. b. [che crea disagio: altra via, che fu sì aspra e f., Che lo salire omai ne parrà ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] porsi la mano un poco avante / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e ’l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?» (Dante); urlai al mio cameriere che volasse a fermare davanti alla porta una vettura (L. Pirandello) e sussurrare «dire a voce bassa o ...
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Fabio Rossi
dire. Finestra di approfondimento
Modi di dire - D. significa innanzitutto «esprimere con la voce» e ha, in questa accezione, come sinon. più ricercato, pronunciare (meno com. pronunziare). [...] porsi la mano un poco avante / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e ’l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?» (Dante); urlai al mio cameriere che volasse a fermare davanti alla porta una vettura (L. Pirandello) e sussurrare «dire a voce bassa o ...
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tutto [da una var., non bene spiegata, del lat. totus "tutto, intero", forse ✻tuttus o ✻tuctus influenzato dal plur. cuncti "tutti"]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [di oggetto, quantità e altro, senza [...] ., con soppressione dell'art.: con t. l'anima; con t. l'affetto; è principio e cagion di tutta gioia (Dante); a t. velocità] ≈ massimo, pieno. ↔ minimo. ● Espressioni: avanti tutta → □; ant., tutta fiata ≈ e ↔ [→ TUTTAVIA avv. (1)]; ant., tutto dì ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] ) → □; farsi male → □. b. [assol., essere attivo, operoso: è smanioso di f.; L'un disposto a patire, e l'altro a f. (Dante)] ≈ agire. ● Espressioni: avere (o averci) a che fare ≈ [→ AVERE² (1)]; darsi da fare → □; fare e disfare ≈ fare il buono e il ...
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maggiore /ma'dʒ:ore/ (ant. maiore /ma'jore/) [lat. maior -oris, compar. di magnus "grande"; trattato anche in ital. come compar. di grande] (al sing., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. [...] . di: una spesa m. del previsto; nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Ne la miseria (Dante)] ≈ superiore (a). ↔ inferiore (a), minore. ● Espressioni: maggior parte ≈ e ↔ [→ MAGGIORANZA (1)]. ▲ Locuz. prep.: a maggior ragione ≈ tanto ...
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seme /'seme/ s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre "seminare"]. - 1. a. (bot.) [ovulo fecondato che dà origine a una nuova pianta: semi di cocomero; s. commestibili] ● Espressioni: [...] stirpe: Bestemmiavano ... L'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l s. Di lor semenza e di lor nascimenti (Dante)] ≈ ‖ antenati, capostipiti, progenitori. b. [insieme di persone che risalgono a un'origine comune: Similemente il mal s. d'Adamo Gittansi ...
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semenza /se'mɛntsa/ s. f. [lat. volg. ✻sementia, der. di sementis "semente"]. - 1. (agr.) [con valore collettivo, quantità di ovuli fecondati che viene affidata alla terra perché se ne sviluppi una nuova [...] lett.) a. [insieme di persone che risalgono a un'origine comune: mi narrò li 'nganni Che ricever dovea la sua s. (Dante)] ≈ [→ SEME (4. b)]. b. [insieme delle qualità che formano la sostanza costitutiva di un essere: Considerate la vostra s.: Fatti ...
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pravo [dal lat. pravus "deforme, malvagio"], lett. - ■ agg. 1. [che è dedito al male: uomini p.; guai a voi, anime p.! (Dante)] ≈ cattivo, dannato, (tosc.) malescio, maligno, malvagio, (ant.) nequitoso. [...] -a) [persona prava: la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i p. (Dante)] ≈ cattivo, malvagio. ‖ canaglia, (spreg.) carogna, farabutto, furfante, (non com.) gaglioffo, (disus.) lestofante, malfattore, mascalzone, (non com ...
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prelibare v. tr. [dal lat. praelibare, der. di libare "gustare, assaggiare", col pref. prae- "pre"], ant. - 1. [assaggiare prima: Se per grazia di Dio questi preliba Di quel che cade de la vostra mensa [...] (Dante)] ≈ pregustare. 2. (fig.) [accennare in anticipo a qualcosa: Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco, Dietro pensando a ciò che si preliba (Dante)] ≈ preaccennare, preannunciare. ‖ introdurre. ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...