1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] ? E perché leggere ancora la Commedia? C’è chi crede che la sua attualità stia tutta nella forma e nella tecnica. Ma Dante non proclama mai la purezza della poesia in senso moderno. La Commedia può essere intesa come un monumento in lode a Dio e all ...
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Cosa c’entra Dante Alighieri, il padre della nostra lingua vissuto tra 1265 e 1321, con la persecuzione e lo sterminio dei 6 milioni di ebrei perpetrato da nazisti e fascisti nel XX secolo? C’entra, a [...] cittade(Par. XVI. 67-68).Dal secondo numero della rivista fino all’ultimo furono sostituiti con altri (parole di Beatrice, che introduce Dante nel secondo cielo):Uomini siate, e non pecore matte, / sì che il giudeo di voi tra voi non rida(Par. V. 80 ...
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Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] pensato di musicare. Quella di Oscar Wilde, comunque, è un’opera in frammenti, che non ha nulla a che vedere con Dante Alighieri, ambientata com’è nel XVI secolo, in una Firenze di maniera, secondo la consueta immagine di maniera inglese (da cliché ...
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Un fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie di attacco della stanzaGiacomo DoardoUn fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie [...] cui segue la reggente. Ma si ha anche, con l’11,85%, il tipo che Patrick Boyde (Retorica e stile nella lirica di Dante, Napoli, Liguori, 1979, p. 240) definisce «interpolato», in cui la frase principale di apertura del periodo viene interrotta da una ...
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Cinzia GalloVincenzo Consolo lettore di Dante«Revue des études dantesques», 7, 2023, pp. 120-138 Dottore di ricerca in Scienze letterarie e linguistiche, novecentista (Bontempelli, Calvino, Camilleri, [...] Otto- e Novecento, Cinzia Gallo pubblica nell’ultimo numero della «Revue des études dantesques» un articolo sugli echi di Dante in Vincenzo Consolo (Sant’Agata di Militello, 1933 - Milano, 2012), outsider alla cui prosa è sempre stato assegnato dalla ...
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«I quattro studi raccolti in questo libretto (cui se ne aggiunge un quinto, in appendice, di natura stravagante) – scriveva Dante Isella nell’Avvertenza a Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, [...] Silvia Isella Brusamolino, condotta non solo col massimo rigore, ma soprattutto nel pieno rispetto delle ultime volontà paterne (Dante Isella, Le carte mescolate vecchie e nuove, Torino, Einaudi, 2009).Il volume è opportunamente diviso in due sezioni ...
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Il nome BeatriceLa Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice (cfr. V.n., II 1-2). Due solenni perifrasi astronomiche lo fissano nel nono anno di vita dei due personaggi: Dante sta per [...] è un gesto salvifico di sublime e piena efficacia. Gli effetti sull’io determinano un eccesso emotivo di tipo estatico: a Dante parve allora di «vedere tutti li termini de la beatitudine», ‘toccare l’estremo della beatitudine’, e cfr. Par., xv 34-36 ...
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Numero periodicoDopo il breve ed essenziale proemio, la Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice avvenuto nel loro nono anno di età. Il racconto è inaugurato da un aggettivo numerale [...] il sogno avviene alla nona ora del giorno (cfr. V. n., XII 9).Alcuni giorni dopo la morte del padre di Beatrice, Dante è colpito da un imprecisato e debilitante malore che lo costringe a letto per nove giorni. Nel nono giorno, all’acme della malattia ...
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Amici senza nomeNella Vita nuova nessun personaggio maschile ha un nome, ma Dante li lega a sé in virtù di un rapporto di amicizia. Tra essi si distingue il «primo de li miei amici» (V.n., III14), riconoscibile [...] il libello (V.n., XXX 3).Secondo nel grado di amicizia dietro a Guido è il fratello di Beatrice, il quale si rivolge a Dante per chiedere un planh, ‘un lamento funebre’, per una donna che era morta da poco, in realtà per la sorella (cfr. V.n., XXXII ...
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Un libro nuovoChi sull’ultimo scorcio del Duecento ebbe tra le mani quel libro fu preso da grande stupore. Incipit vita nova: non poteva esserci titolo più appropriato. La novità affermata nel titolo e [...] di sé ha una sua ragione e una necessità per cui “pare licito”.Lo sdoppiamento dell’io e la natura onnisciente del Dante auctor contribuiscono a orientare la storia e a creare una teleologia, tanto più che lo stesso autore dichiara subito in apertura ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva...
Dante
In tutta l'opera sua D. nomina sé stesso (e per la forma del nome, v. DURANTE) solo in Rime XCIII 1 (Io Dante a te che m'hai così chiamato, in un sonetto di risposta a un amico), e in Pg XXX 55, dove si fa rimproverare da Beatrice: Dante,...