Musset, Alfred de
Remo Ceserani
Lo scrittore francese (Parigi 1810 - ivi 1857) non aveva una conoscenza molto estesa dell'opera di D.: ne è prova un suo articolo sulla " Revue des Deux Mondes " del [...] non c'è nulla di più malinconicamente dolce del ricordo dei tempi felici nella tristezza, in Souvenirs (1841; ibid., pp. 410-415): " Dante, pourquoi dis-tu qu'il n'est pire misère / qu'un souvenir heureux dans les jours de douleur? ". In altri passi ...
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Filomusi Guelfi, Lorenzo
Steno Vazzana
Guelfi, Critico letterario (Tocco di Casauria, Chieti, 1856 - Roma 1923). Studiò a Roma e si laureò in lettere a Napoli nel 1886; insegnò nei licei parecchi anni, [...] lungo i quali venne dedicando la sua attività di studioso esclusivamente a Dante. Esponente di quella critica cattolica contro cui si lanciava il Torraca, accusandola di " mettere insieme spropositi ", il F.G. ha fatto della filosofia tomistica l' ...
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espertizzatore
s. m. Chi autentica o certifica qualcosa basandosi sulla propria esperienza; valutatore dell’aspetto esterno, della struttura e delle caratteristiche olfattive della pasta di un formaggio, [...] con particolare riferimento al Grana padano e al Parmigiano.
• Ha la faccia tesa e scura Valerio, figlio di Dante, mentre dice «le abbiamo perse tutte, ad oggi siamo su tre quarti di prodotto recuperato, tantissime forme sono state dichiarate non ...
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avvezzare
Andrea Mariani
. Unico esempio in Rime XCI 76 Ond'elli avven che tanto fo dimora / in uno stato e tanto Amor m'avvezza / con un martiro e con una dolcezza, / quanto è quel tempo che spesso [...] mi pugne... Nonostante che il commento Foster-Boyde (Dante's Lyric Poetry, Oxford 1967) non sia di questo avviso, appare più probabile l'interpretazione del passo secondo la quale a. equivale a " educare ", che non quella secondo cui il verbo Infatti ...
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Poeta inglese (n. prob. a Londra tra il 1340 e il 1345 - m. Londra 1400). Era nel 1357 paggio di Lionel, duca di Clarence, terzogenito di Edoardo III, partecipò (1359) alla spedizione di Edoardo III in [...] ). Fino allora dominato dall'influsso del Roman de la rose e dei poeti francesi minori, conobbe in Italia le opere di Dante, Boccaccio e Petrarca, che ebbero su di lui una profonda influenza. Dal 1374 al 1391 ebbe nomine e cariche importanti. Conobbe ...
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Erudito (Roma 1776 - ivi 1839); fu tra i fondatori del Giornale arcadico e presidente della Pontificia accademia di archeologia; archeologo, drammaturgo, poeta, celebrò indistintamente sovrani e uomini [...] politici del suo tempo (dal Murat a Carlo Felice); classicista acceso, tradusse con pedantesca fedeltà Tibullo e Virgilio e scrisse una tragedia, Dante a Ravenna (1837). ...
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Poeta tedesco (Gera 1778 - Berlino 1844), precettore a Trieste (1801-03) e a Vienna (1803-06), poi funzionario statale. Scrisse romanzi, racconti, fiabe, e drammi alla maniera romantica; ma è conosciuto [...] soprattutto per le sue traduzioni da Ariosto (Der rasende Roland, 1818-20), Tasso (Das befreite Jerusalem, 1822), Dante (Die göttliche Komödie, 1824-26) e dell'Adelchi di Manzoni (1827). Scrisse anche una biografia: Torquato Tassos Leben (post., 1890 ...
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TODESCHINI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Vicenza il 18 gennaio 1795, morto ivi il 6 maggio 1869. Si laureò in legge a Bologna nel 1815: poi insegnò storia nel liceo vicentino, diritto naturale [...] Lampertico, Scritti storici e letterari, I, Firenze 1882, p. 89 segg., con bibl.; id., Di G. T. e de' suoi scritti su Dante, Vicenza 1889; A. Salza, Dal carteggio di A. Torri, Pisa 1897, p. 123 segg.; G. Biadego, Lettere dantesche, Città di Castello ...
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WHITFIELD, John Humphreys
Storico e critico inglese della letteratura italiana, nato a Wednesbury il 2 ottobre 1906. Fu lettore nell'univ.. di Oxford dal 1936 al 1946, quando passò a insegnare, come [...] italiana nell'univ. di Birmingham. Il W. ha tenuto nel 1958-59 all'University College di Londra le Barlow Lectures su Dante.
La sua critica, nata sempre da un radicale ripensamento dei varî problemi, assume di preferenza forme di vivace e spesso ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] (1932), pp. 209-66. Per gli studi del B. su antiche rime e i mss. da lui posseduti cfr. M. Barbi, Studi sul canzoniere di Dante, Firenze 1915, pp. 18I-206; G. Bertoni, Il B. e il codice di rime antiche V2, in Giorn. stor. d. letter. ital., XCIX (1932 ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...