Erudito e poliglotta (Firenze 1674 - ivi 1756). Canonico di S. Lorenzo a Firenze. Custode della Laurenziana dal 1708, ne divenne bibliotecario perpetuo quando fu ripristinata la carica (1741). Compilò [...] e fece stampare il Catalogo dei codici orientali di quella biblioteca (1752). Fu attento studioso delle opere minori di Dante. ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] pose alla poesia, sono solo mediatamente d'ordine estetico: fu l'entusiasmo per il mondo morale di Milton e di Dante che originariamente spinse il critico ad affermare "i diritti della fantasia oltre i confini della realtà". Secondo una tendenza ...
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Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] 'alpe.
Dalla scuola intanto gli nascevano, in comunione di lavoro col Carducci, studî sulla prima lirica d'arte e su Dante: fra i quali lo scritto su Beatrice rimase la migliore raffigurazione della personalità storica e insieme poetica di lei. Dallo ...
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Poeta e magistrato devoto agli Estensi, nato a Reggio Emilia il 23 dicembre 1810, morto il 5 ottobre 1846. Fu poeta gentile ma di scarsa originalità. Nelle sue liriche si sente spesso l'eco di altri poeti [...] antichi e moderni, da Dante e dal Petrarca al Pindemonte al Foscolo al Leopardi e al Carrer, e nelle novelle in versi (Vildefrido ed Eurida del 1838; Lucia di Bologna del 1839; Evelina di Rosseno del 1841, ecc.) segui generalmente l'esempio del ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] un sistematico tirocinio umanistico. Apprende il buon uso del toscano direttamente dalla "lezione de li …tre primi, Dante, Petrarca e Boccaccio"; comincia a interessarsi di Aristotele, cui si dedicherà assiduamente intorno agli anni '40, traducendo ...
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ABATI, Ciolo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Neri di Simone, si trova ricordato nelle fonti come appartenente ai Consigli del Comune fiorentino, tra il 1281 ed il 1285 e poi nel 1296. Ma è più noto attraverso [...] di I. Del Lungo, p. 184 n. 22; Dantis Alagherii Epistolae, a cura di P. Toynbee, Oxford 1920, p. 156 n. 4; O. Zenatti, Dante e Firenze, Firenze s. d., p. 506 n. 1. Si veda anche P. Luri di Vassano, Modi proverbiali e motti popolari, Roma 1875, p. 716 ...
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Sacchetto, Aleardo
Critico letterario, nato a Isola Vicentina (Vicenza) nel 1900, professore negl'istituti secondari di secondo grado; è stato provveditore agli studi, poi direttore generale al Ministero [...] della Pubblica Istruzione, infine consigliere della Corte dei Conti.
Dal 1964 è presidente della ‛ Casa di Dante ' in Roma; è anche presidente dell'Ente Nazionale per le Biblioteche Popolari e Scolastiche e della Fondazione " Il Vittoriale degl' ...
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Frate minore, rimatore (seconda metà sec. 13º), autore di due poemetti in quartine di alessandrini monorimi, De Ierusalem celesti e De Babilonia civitate infernali, descrizioni del paradiso e dell'inferno, [...] non prive di energico realismo popolaresco, nei quali in passato si vide, a torto, una fonte di Dante. G. trae ispirazione in parte dall'Apocalisse e in parte dalla letteratura francescana del suo tempo; vicino a Bonvesin de la Riva per il metro ...
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Umanista (n. Firenze 1535 - m. in Francia fine del sec. 16º). Esule nel 1562 per ragioni politiche, pubblicò a Parigi, dove godé il favore di Caterina de' Medici e di Enrico III, alcuni antichi testi tra [...] cui il Corbaccio del Boccaccio (1569) e il De vulgari eloquentia di Dante (1577), prima edizione del trattato nella sua veste originale (il Trissino nel 1529 ne aveva pubblicato una traduzione). ...
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Famiglia di artisti fiorita in Perugia nel sec. XVl. Pier Vincenzo sostituì con quello il suo cognome di Rainaldi perché cultore di Dante. Matematico e artista fu matricolato tra gli orafi perugini il [...] 7 dicembre 1488, morì a Perugia nel 1512. Di una sua supposta attività architettonica niente più sappiamo. Suo figlio Giulio, architetto, orafo e fonditore, nacque a Perugia nel 1500, vi morì nel 1575. ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...