Titolo attribuito nel 1881 a un poemetto toscano contenuto in un codice pergamenaceo (probabilmente prima metà 14° sec.) della Biblioteca universitaria di Montpellier. Riduzione, in 232 sonetti, della [...] del fiore, cioè della donna. L’opera fu composta nel terzultimo o al massimo penultimo lustro del Duecento, ma incerta è l’identità del suo autore, per il quale sono stati fatti, tra vari altri, i nomi di Dante Alighieri e di Dante da Maiano. ...
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Erudito (Perugia 1786 - ivi 1852); era medico, ma si dedicò soprattutto alle lettere; tradusse molto dal greco (Odi di Pindaro, 1819; Tirteo, 1826) e scrisse mediocri cantiche e poemi classicheggianti [...] (Cantica sopra il giudizio finale di Michelangelo, 1824; L'inondazione di Pietroburgo, 1825; La Eliofila, 1842; Dante al monastero di S. Croce al Corvo; ecc.); in prosa lasciò un Commentario istorico della vita e delle opere di P. Perugino (1836). ...
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(o inarcatura) Superamento logico e sintattico del limite ritmico del verso, ottenuto con la collocazione nel verso successivo di un termine strettamente connesso ad altro del precedente (Ma sedendo e [...] mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, G. Leopardi). Mentre poeti come Dante tendono a far coincidere l’unità metrica del singolo verso con l’unità sintattica e concettuale di una frase, di modo che ogni singolo verso ha ...
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Critico letterario (McLond, Oklahoma, 1909 - New Windsor, Baltimora, 1985); professore di letteratura italiana alla Johns Hopkins univ. (dal 1937), alla Harvard (dal 1948), e di nuovo alla Johns Hopkins [...] canti carnascialeschi del Rinascimento, 1940; Decameron, 1955), è stato soprattutto studioso e originale interprete di Dante (An essay on the Vita Nuova, 1949; Dante studies, I e II, 1957-58; Illuminated manuscripts of the Divine Comedy, 1969), di ...
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Famiglia di tipografi-editori operanti in Venezia (secc. 15º-17º). Capostipite fu Ottaviano il Vecchio (Monza 1440 circa - Milano 1498), attivo dal 1480; è uno dei primi stampatori italiani di messali [...] con note musicali, e stampò numerose edizioni musicali, buone edizioni di classici, di patristica, di Dante. Tra i successori, che continuarono a lungo l'attività tipografico-editoriale, sono notevoli i nipoti Ottaviano il Giovane (m. dopo il 1532), ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] Con questi valori occorre nelle opere latine e volgari di Dante.
La dottrina della m. ha avuto il primo importante svolgimento dalla filosofia platonica. Platone nel Menone (86a-c; cfr. 81c) riconosce che la m. è propria dell'anima, e che il ...
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Per vera esperienza di parlare
Eugenio Ragni
vera esperienza di parlare. - Sonetto di Chiaro Davanzati, facente parte - con Tre pensier' aggio, onde mi vien pensare (Rime dubbie XX) e Già non m'agenza, [...] IX 191, datato 1509 e appartenuto ad Apostolo Zeno, e nel suo derivato Magliabechiano VII 1187 a un " Dante " che con ogni probabilità è da identificare con Dante da Maiano (v. GIÀ NON M'AGENZA, CHIARO, IL DIMANDARE), e con Se credi per beltate o per ...
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Filologo (Fiorenzuola d'Arda 1886 - Firenze 1956); prof. di filologia romanza dapprima all'univ. di Catania (1922), poi (dal 1925) a Firenze come successore di P. Rajna; socio corrispondente dei Lincei [...] d'arte. Importanti anche l'Indice analitico dei nomi e delle cose di cui corredò l'edizione critica de Le Opere di Dante curata nel 1921 dalla Società dantesca italiana, e l'opera Cervantes. Il Chisciotte (2 voll., 1938). Dopo la morte del Barbi ...
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Poeta tedesco (Düsseldorf 1740 - Friburgo in Brisgovia 1814), fratello di Friedrich Heinrich; prof. nelle univ. di Halle, Halberstadt e Friburgo. Pubblicò le riviste Iris (1774), cui collaborarono Goethe [...] e J. J. W. Heinse, e Taschenbücher (1795-1813). Compose liriche anacreontiche: Poetische Versuche (1763) con alcune traduzioni di Dante; Abschied an Amor (1769). ...
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Scrittore svizzero di lingua francese (Nyon 1857 - Grasse 1910). I suoi primi romanzi (La femme d'Henri Vanneau, 1884; La course à la mort, 1885) mostrano un orientamento verso il naturalismo. Dal 1886 [...] insegnò letterature moderne all'univ. di Ginevra e scrisse saggi critici su Dante (1891), Stendhal (1892), Lamartine (1893). Il successo del suo romanzo Le sens de la vie (1889) lo indusse a rinunciare alla cattedra per dedicarsi all'attività di ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...