Pittore, disegnatore e incisore (Obergiebeln, Tirolo, 1768 - Roma 1839). Recatosi a Roma (1795), vi divenne amico di J. A. Carsten, e lavorò presso J. C. Reinhart. Divenne in seguito l'artista più considerato [...] della colonia dei nazareni. Dipinse ad affresco la sala di Dante nel Casino Massimo, al Laterano, ma preferì dedicarsi al paesaggio classico eroico (Cascata del torrente Schmadoi, 1805-11, museo di Lipsia; Cascate di Subiaco, 1813, Berlino, National ...
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Scultore (Firenze 1851 - Torino 1922), cugino e allievo di Emilio, prof. all'Accademia di Firenze (1881-1903) e a quella di Torino (dal 1903). Eseguì statue per la facciata del duomo di Firenze e numerosi [...] monumenti, il più noto dei quali è quello di Dante nella piazza omonima a Trento (1896). ...
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Scrittore tedesco (Lipsia 1774 - ivi 1835); tradusse l'Edipo di Sofocle e varî romanzi di W. Scott. Compose biografie di Zwingli, Hutten, Erasmo, ecc.; tradusse e imitò le novelle italiane del Trecento [...] e Quattrocento, e pubblicò il volume Zwei Epochen der modernen Poesie in Dante, Boccaccio, Goethe, Schiller und Wieland (1806). ...
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Poeta catalano (n. Valenza, fine del sec. 14º). Visse alla corte di Alfonso V il Magnanimo cui dedicò la sua versione catalana in terzine della Divina Commedia (1429). Scrisse anche liriche in cui, accanto [...] alle tradizionali forme provenzali, s'incontrano echi della poesia di Dante e del Petrarca. ...
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Scrittore e critico italiano (Modena 1911 - Berna 1997), insegnò lingua e letteratura italiana all'univ. di Berna. Oltre a poesie (Foglie, 1938; Recitativi, 1971; Le quattro stagioni, 1973) e divagazioni [...] , Tasso, Manzoni, ecc. (Il Purgatorio nel complesso della Commedia, 1946; Sagacità dell'ingegno nel Manzoni, 1957; Dante e Manzoni, 1973). Tra le sue ultime opere: Poesie e quasi poesie (1987) e il libro di versi e prose poetiche Mia cara giardiniera ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] con l'arte musaica le loro parole hanno legate " " (e v. dunque Cv IV VI 3-4). " Sì che, per Dante, poetare o dire per rima significa soprattutto armonizzare parole " per legame musaico "... Nel De vulgari eloquentia, opera gemella del Convivio, il ...
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Deschamps, Eustache
Remo Ceserani
Poeta francese (Vertus, Champagne 1346 circa - 1407 circa); compose un grande numero di ballate e rondeaux su una varietà d'argomenti (d'amore, di satira politica e [...] cortigiana, ecc.); non ebbe alcuna conoscenza diretta dell'opera di Dante. Forse negli ultimi anni della vita lesse il nome del poeta fiorentino in alcune delle opere - che confessò di ammirare - di Christine de Pisan. Nessun rapporto diretto vi è ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] nella tradizione. Dall'incontro, determinante, con E. Pound, avvenuto a Londra nel 1914, proviene a E. l'interesse per Dante (Dante, 1929; trad. it. 1942), lo Stilnovo e i poeti provenzali, e soprattutto la consapevolezza della tecnica del linguaggio ...
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Scrittore e filologo danese (Copenaghen 1821 - ivi 1888). Ancora studente pubblicò la molto apprezzata raccolta di poesie Billeder of Jesu Liv ("Quadri della vita di Gesù", 1840). Tra i suoi scritti migliori [...] 1863) e il dramma Ambrosius (1878). Più scadente, anche per le preoccupazioni politiche che lo pervadono, l'altro dramma, Dante (1852), scritto da M. mentre stava lavorando a quella che può considerarsi la sua opera maggiore, la versione della Divina ...
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Trovatore provenzale (n. Excideuil, Dordogna); svolse la sua attività poetica tra il 1190 e il 1240. Restano di lui settantasette poesie, tutte di notevole abilità tecnica: in questo senso è da interpretare [...] l'appellativo di "maestro dei trovatori" datogli dai suoi contemporanei. Ricordato da Dante nel Purgatorio (XXVI, 120), è da lui lodato nel De vulgari eloquentia (II, 11, 9), come esemplare "poeta della rettitudine". ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...