Per una ghirlandetta
Ginetta Auzzas
. - Ballata (Rime LVI; schema: xyz; Ab Ab; byz). Appena quattro codici - Vaticano lat. 3214, Chigiano L VIII 305, Raccolta Bartoliniana (duplice redazione: testo [...] Beccadelli con varia lectio del Bembino) e Chigiano L VI 219 - conservano questa prima ballata di Dante.
Essa fu pubblicata nel 1812 dal Fiacchi in una lezione che, pur essendo quella autentica, fu giudicata un rifacimento popolare. Infatti, fino all ...
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Goleniščev-Kutuzov, Il'ja Nikolaevič
Cesare G. De Michelis
Italianista sovietico (1904-1969), autore di numerose ricerche dedicate specialmente al primo Rinascimento, come L'umanesimo presso gli slavi [...] italiano e le letterature slave dei secc. XV-XVI, e alla figura e l'opera di D., che portarono alla stesura del volume Dante (1967). Ha curato la prima edizione completa delle opere di D. in russo, apparsa tra il 1967 e il 1968 presso l'Accademia ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] fatto disseppellire e disperdere dall'arcivescovo di Cosenza. La sua figura e la sua fine sono stupendamente rievocate da Dante, Purg. III. Bello, cavalleresco, amante della musica, poeta, il suo sogno ambizioso, che parve per un momento comprendere ...
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Letterato (Bologna 1291 circa - m. prima del 1343). Notaio, ebbe cariche pubbliche (fino a quella di primo cancelliere, 1321-34) a Bologna, poi, esiliato dalla sua città per motivi politici (1334), a Napoli. [...] Scrisse un commento in latino all'Inferno dantesco (1324), e un Trattato delle volgari sentenze sopra le virtù morali in cento rubriche. G. Vernani gli dedicò (1329) il suo De reprobatione Monarchiae compositae a Dante. ...
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Filosofo e letterato (Cesena 1548 - ivi 1598). Insegnò filosofia a Macerata, Pisa, Roma, cercando di conciliare la sapienza degli antichi con la fede. È noto per il Discorso in difesa della Comedia del [...] divino poeta (1573), in cui confutò le critiche fatte a Dante da un tal Ridolfo Castravilla (forse Leonardo Salviati). ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1572). Ecclesiastico, servì fedelmente i Medici e ne fu (1562-72) agente politico in Venezia. Scrisse d'argomenti varî (Del modo di misurare le distantie, le superficie, i [...] corpi, ecc., 1564; Ragionamenti accademici sopra alcuni luoghi difficili di Dante, 1567; Discorsi historici universali, 1569; ecc.). Fu il primo in Italia, nella premessa alla sua edizione (1544) del commento di M. Ficino al Convito di Platone, a ...
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Letterato (Venezia 1807 - Crespano 1883), dal 1853 prof. di letteratura latina a Padova; socio corrispondente dei Lincei (1878). Dal 1840 sovrintese alla Nuova biblioteca degli scrittori latini iniziata [...] nel 1836 dall'editore Antonelli, per la quale curò anche varî volumi; lasciò studî su Dante e Cino da Pistoia e saggi di storia della musica. ...
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(o epanalepsi) Figura retorica, dai grammatici latini detta geminatio, che consiste nella ripetizione di una o più parole in un unico segmento testuale sintattico (prosa) o ritmico (verso), sia di seguito, [...] sia con l’interposizione di altre parole (Ben son, ben son Beatrice, Dante; Umano, troppo umano, Nietzsche). È figura di emozione, di intensificazione enfatica. ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] si ricavano dalla lettura e dallo studio delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio, che sono state scritte con esercizio documentati nell’intera tradizione dell’italiano scritto, a partire da Dante:
Lo caldo sghermitor sùbito fue;
ma però di levarsi ...
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manifestino
s. m. e agg. (scherz.) Affezionato e convinto sostenitore che si identifica nel progetto editoriale e politico del quotidiano comunista «il manifesto»; che milita nel «manifesto».
• Cara [...] Rina, [...] non puoi sapere quante volte, a sedere nei bar di piazza Dante, con i tantissimi «manifestini» dei tempi più felici che abbiamo vissuto, abbiamo ricordato la «ragazza della Normale», poi diventata giornalista illustre [...] sono certa che ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...