Com più vi fere Amor co' suoi vincastri
Mario Pazzaglia
. Sonetto responsivo, inviato da D. a un ignoto rimatore, assegnato dal Barbi alle rime della giovinezza (LXII). Schema: ABBA, ABBA: CDC, DCD. [...] rima, fa presentire già la sestina.
Bibl. - M. Barbi, Due noterelle dantesche, Firenze 1898 (con la storia delle fonti e dell'attribuz.); Barbi - Maggini, Rime; Contini, Rime; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, II 31-32. ...
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Tre pensier aggio onde mi vien pensare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XX; schema abab abab; cdc dcd) col quale si apre una piccola tenzone su argomento d'amore tra Chiaro Davanzati (che compone [...] vera esperienza di parlare e Se credi per beltate o per sapere, Rime dubbie XXI e XXIII) e un poeta designato come " Dante " (il quale replica alla prima risposta di Chiaro con il sonetto Già non m'agenza, Chiaro, il dimandare, XXII).
La tradizione ...
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Wegele, Franz Xaver
Tommaso Pisanti
Storico tedesco (Landsberg sul Lech, Baviera, 1823 - Würzburg 1897), professore nelle università di Jena e di Würzburg. La sua maggiore opera è la Geschichte der [...] collaborazione con R. von Liliencorn, della Allgemeine deutsche Biographie.
Il W. fu, col Witte, tra i promotori della " Deutsche Dante-Gesellschaft ", fondata a Dresda nel 1865. Agli studi danteschi ha contribuito con la sua Dantes Leben und Werke ...
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Ingegnere navale italiano (Napoli 1849 - Roma 1910). Generale ispettore del genio navale, presidente del comitato dei progetti delle navi della Marina militare, progettista di molte unità della flotta [...] italiana: incrociatori Garibaldi (1897) e San Giorgio (1904), riprodotti per molte marine; corazzate monocalibro Dante Alighieri (1906) e Giulio Cesare (1908). ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] nella tradizione italiana, cominciando da Dante, dal Petrarca, dal Boccaccio. E il Tasso fu certamente un grande prosatore non soltanto nell'eloquenza affettiva e morale, ma anche in quella ch'è più rigidamente teorica e concettuale.
Pure la ...
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Schneider, Friedrich
W. Theodor Elwert
Storico tedesco (Greiz, Turingia, 1887 - ivi 1962); studiò storia e filologia tedesca ad Heidelberg, Vienna, Jena e Berlino, laureandosi a Jena con una tesi sulla [...] i grandi tedeschi alcuni fossero rimasti estranei al culto di D. e se ne dolse nell'articolo Missverständnis und Glück um Dante (in Medioevo e Rinascimento. Studi in onore di Bruno Nardi, Firenze 1955, 667-680). Al congresso di Studi Storici tenutosi ...
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Filologo e critico letterario italiano (Firenze 1921 - ivi 2011), figlio di Giuseppe; prof. di letteratura ital. dal 1963 nelle univ. di Cagliari, di Pavia e infine di Firenze, fu uno dei massimi studiosi [...] della tradizione poetica italiana e filologo di fama. Oltre ai suoi studî sullo Stilnovo, su Dante (Il libro della "Vita nuova", 1961) e sul Quattrocento (Storia del "Morgante", 1958), sono da ricordare quelli su Campana (edd. di Taccuinetto faentino ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] il modello fondamentale. Era accompagnata dalla musica. Dante la definì la più alta forma della poesia volgare, e per primo ne espose le leggi.
La c. che, dal Petrarca, è detta anche petrarchesca è composta di un numero indeterminato di strofe o ...
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Poeta e filologo svedese (Västerås 1807 - Uppsala 1878); prof. di lingue e letterature moderne all'univ. di Uppsala e membro dell'Accademia. Fu tra i più notevoli rappresentanti della poesia romantica [...] d'ispirazione italiana. In Italia soggiornò e dedicò alcuni studî a Dante e alla letteratura italiana. Notevoli i postumi Självbiografiska anteckningar ("Appunti autobiografici", 1881). ...
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Rimatore (Bologna 1240 - ivi tra il 1301 e il 1303); di cui rimangono cinque canzoni e una ventina di sonetti (sette dei quali indirizzati a Cino da Pistoia e uno a Guittone d'Arezzo) che lo rivelano piuttosto [...] avverso allo stil novo. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, 15). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...