FEDERZONI, Giovanni
Chiara Boninsegni
Nacque a Borgo Panigale, ora Bologna, da Giuseppe e da Elisabetta Dondarini, il 29 ag. 1849, in una famiglia borghese di antica tradizione.
Compiuti gli studi ginnasiali [...] ad allora sconosciuto, nel quale si trovano di fronte, con la loro diversa concezione della vita e del destino umano, Dante ed il suo primo amico Guido Cavalcanti. Della stesso capacità creativa volle dar prova con la novella Artù. Storia di antiche ...
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ROBERTI da Castello, Guido
Corrado Corradini
ROBERTI da Castello, Guido (Guido da Castello). – Nacque probabilmente a Reggio (in Emilia) tra il 1233 e il 1238 (Malaguzzi, 1878, p. 19). Non se ne conosce [...] (Varanini, 1994, pp. 319-321).
Anche sull’asserita capacità poetica di Guido da Castello, in contrasto con quanto affermato da Dante nel De vulgari eloquentia che a Reggio «nullum invenimus poetasse» (I, XV, 4), non si dispone di elementi certi. Il ...
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Todo modo
Jean A. Gili
(Italia 1976, colore, 130m); regia: Elio Petri; produzione: Daniele Senatore per Cine Vera; soggetto: dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia; sceneggiatura: Elio Petri, Berto [...] ben connotato rispetto a una realtà chiaramente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Ferretti, satira grottesca che trova espressione nell'interpretazione di Gian Maria Volonté: Todo modo è ...
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Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] siciliana provenzaleggiante e lo stil novo iniziato da G. Guinizzelli, e anzi il caposcuola della generazione anteriore a Dante nell'ambito della quale esercitò una vera e propria dittatura letteraria. Contro questa infatti si appuntò l'intransigente ...
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Cittadino pistoiese (2a metà del sec. 13º), di parte nera, detto "bestia" perché vissuto di violenze: nel 1293 circa rubò, con altri, gli oggetti preziosi (i "belli arredi") nella sagrestia della cappella [...] di S. Iacopo a Pistoia. Dante ne ha fatto una raffigurazione potente, di riottoso disperato, collocandolo nella 7a bolgia, fra i ladri in eterno inceneriti dai serpenti e risorgenti (Inferno XXIV-XXV). ...
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Filologo, critico, dantista (Wimbledon 1855 - Londra 1932). Studiò a Oxford; dal 1878 si dedicò all'insegnamento privato, finché si affermò nel campo letterario con studî sull'antico francese, con la pubblicazione, [...] in English literature from Chaucer to Cary (2 voll., 1909); Critical texts of letters of Dante (1915-19; nuova ed. con trad. ingl. 1920); Dante studies (1921); The correspondence of Gray, Walpole, West and Ashton (2 voll., 1915); Horace Walpole's ...
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NINA Siciliana
Santorre Debenedetti
Rimatrice del sec. XIII. Nessun manoscritto ci serba il suo nome. Viene fuori, col relativo sonetto, che è tutto quanto di lei ci rimane, dall'edizione giuntina di [...] rime antiche (1527). A Dante da Maiano, che le aveva espresso la sua amorosa devozione, nata dalla fama dei suoi meriti, ella rispose accogliendo l'omaggio nel sonetto Qual sete voi, sì cara proferenza, e mostrandosi curiosa del nome dell'ammiratore. ...
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Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] grandi figure che avevano fondato la tradizione del sapere volgare, e che l’autore del P. ben conosceva e amava: per Dante l’uomo – già libero e indotto al peccato solo dalla volontaria rinuncia a tale condizione – trova la sua radice primaria nella ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] facilmente recuperabili e oggi in alcuni casi chiaramente recuperate nello stesso e in altri significati in altri autori dell'età di Dante. Lo stesso discorso vale per i volgarismi individuati dal Marigo nel De vulg. Eloq. e per cui serve tutt'al più ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] , della Poetica d'Aristotele, eseguita sull'edizione Basilea 1537.
Fonti e Bibl.: G.B. Gelli, Letture edite e inedite sopra la Commedia di Dante, a cura di C. Negroni, Firenze 1887, I, pp. 31 s., 39, 43, 94, 108 s., 113, 118, 207, 243, 249, 258, 291 ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...