VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] che egli fece piovere su scrittori antichi e moderni; al lume di questi criterî giudicò Shakespeare, Lope, Calderón, Milton, Dante, Ariosto, il Tasso e compose quei Commentaires su Corneille che scandalizzarono gli adoratori del grande tragico. V. vi ...
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LYELL, Charles
John Purves
Dantista e botanico scozzese, nato il 17 marzo 1767 a Kinnordy (Forfarshire), morto ivi l'8 novembre 1849. Studiò a St Andrews e a St Peter's College, Cambridge, dove si laureò [...] quello dei muschi. Tornato in Scozia nel 1826, si stabilì nella sua proprietà di Kinnordy e si diede allo studio di Dante. Nello stesso anno aveva stretto amicizia con Gabriele Rossetti (v.), col quale scambiò una lunga corrispondenza.
Nel 1835 il L ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] desinenza -a nei congiuntivi dei verbi in -ére, -́ere, -ire si trova qua e là dall’inizio del XIV secolo [per es. in Dante, Inf. VIII, 57: «Di tal disïo convien che tu goda»], e si generalizza fra Trecento e Quattrocento» (Castellani 1952: I, 72).
(d ...
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Letterato (Mantova 1718 - ivi 1808). Gesuita dal 1738, insegnò a Brescia, Bologna, Venezia, poi a Modena, viaggiò in Italia e fuori, e in Francia conobbe il Voltaire, di cui restò amico. Sotto Napoleone [...] il B. finge che Virgilio scriva agli arcadi, giudicando severamente tutta la letteratura italiana, a cominciare dalla Commedia di Dante, della quale salva un migliaio di versi e pochi episodî. Alla reazione suscitata (protestò anche l'Algarotti), il ...
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Critico letterario e poeta italiano (Torino 1929 - ivi 2017). Prof. di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'univ. di Torino, si è distinto per una intensa operosità di studioso, [...] capace di spaziare da Dante a Machiavelli, da Tasso a Manzoni, da Verga a Gozzano, dedicando attenzione anche alla letteratura contemporanea.
Pensiero e opere
L'interesse di B. S. si è volto al rinnovamento delle forme poetiche nelle avanguardie ...
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Grammatico e maestro di retorica in Gallia nell'età di Claudio (41-54 d. C.). Per confusione, dovuta a s. Girolamo, nel Medioevo fu identificato col poeta epico P. Papinio Stazio. Nell'errore incorrono [...] anche Boccaccio e Dante (Purg. XXI, 89), che dicono il poeta "tolosano", confondendolo col grammatico. ...
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È noto come poeta didascalico della fine del sec. XIII e i principî del XIV (n. a Barberino in Val d'Elsa nel 1294, morì a Firenze nel 1348), per le due opere intitolate Documenti d'Amore e Reggimento [...] ; ed anche per la letteratura italiana quelle chiose molte notizie e nomi ignoti vengon rivelando. In esse il B. cita anche Dante e la Commedia, la qual cosa costituisce, ora che la datazione delle opere barberiniane si è potuta finalmente fare con ...
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Storico francese, nato in Linguadoca nel 1589, morto nel 1645. Fu gentiluomo di corte. Venne in Italia nel 1628, e a Roma strinse amicizia con letterati e artisti. Dalla Commedia di Dante trasse lo spunto [...] a una romanzesca storia di Romeo (Histoire de l'incomparable administration de Romieu, grand ministre d'état de Raymond Bérenger comte de Provence, Parigi 1635), opera che, pur mancando di fondamento storico, ...
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Copricapo in foggia appuntita che, attaccato per lo più al mantello sulla nuca, viene poi tirato fin sulla fronte (cfr. Dante, Inf., XXIII, 61). L'uso del cappuccio, d'origine probabilmente nordica, poiché [...] giova a difendere dal freddo, oltre che la testa, il collo e le guance, fu assai comune nel Medioevo. Dapprima proprio di alcuni ordini religiosi, e attaccato alla cappa, fu portato poi anche dai laici, ...
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PRATOLINI, Vasco
Maria Carla Papini
PRATOLINI, Vasco. – Nacque a Firenze, al numero 1 di via de’ Magazzini, il 19 ottobre 1913. La madre, Nella Casati, aveva ventun anni e lavorava come sarta in un [...] moglie lo raggiunse e dove fu concepito il secondo figlio, che nacque il 14 giugno 1918 e cui furono dati i nomi di Dante Renato Dino, ma fu poi chiamato Ferruccio dalla famiglia cui fu affidato. Il 12 luglio morì la madre, colpita dall’epidemia di ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...