Abelardo
Filosofo e teologo (nato a Pallet, in Bretagna, nel 1079, morto nel monastero di Saint-Marcel-sur-Saòne nel 1142), una delle maggiori personalità del XII secolo; non è mai nominato da Dante. [...] Da ricordare che A., in seguito alle sue dottrine, subì due condanne: una prima, al concilio di Soissons (1121) che lo considerò eretico, dando alle fiamme il suo De Unitale et trinitate divina; una seconda, ...
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Saper vorria da voi, nobile e saggio
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XXIV; schema abab abab; cdc dcd, con c e d assonanzate) che secondo la rubrica del codice Marciano ital. IX 191, testimone [...] e Già non m'agenza indirizzati a Chiaro Davanzati, resta il dubbio che autore di questo sonetto non sia D. ma Dante da Maiano; osserva però il Contini, riprendendo un rilievo del Barbi, che " se il sonetto Volgete li occhi, da codici autorevolissimi ...
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MOORE, Edward
Guido Mazzoni
Erudito, nato a Cardiff (Inghilterra) il 28 febbraio 1835, morto a Oxford il 2 settembre 1916. Fu ecclesiastico, e salì ad alte cariche, come quelle di canonico di Canterbury [...] the textual Criticism of the Divina Commedia (Cambridge 1889) e, in un campo più vasto, i quattro volumi Studies in Dante, l'ultimo dei quali comparve postumo (Oxford 1896-1917). Importanti sono questi in modo particolare per l'indagine delle fonti ...
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SAN GIULIANO, Antonino Paterno Castello marchese di
Giuseppe Astuto
SAN GIULIANO, Antonino Paternò Castello marchese di. – Nacque a Catania il 10 dicembre 1852 da Benedetto, quinto marchese di San Giuliano, [...] un incarico al ministero degli Esteri, sostenne le tematiche coloniali in Parlamento. Nel 1903 entrò nel consiglio della Dante Alighieri, la società per lo sviluppo della lingua italiana nel mondo, assunse la vicepresidenza della Lega navale italiana ...
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DENTE, Vitaliano
Antonio Menniti Ippolito
Nacque in data sconosciuta a Padova da Guglielmo - già morto nel 1294 - e Lutia, sorella di Rolando Can da San Ferrero. Fu uno dei padovani più ricchi e influenti [...] Vitaliano nominato dallo Scrovegni nel D. fu contestata in primo luogo da E. Morpurgo (Iprestatori di danaro al tempo di Dante, in Dante e Padova. Studi storico-critici, Padova 1865, spec. pp. 212 ss.), il quale sostenne l'impossibilità per un uomo ...
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lago (laco)
Bruno Basile
La voce, che designa " propriamente... un luogo dove sono acque native e perpetue, onde nascono o rivi o fiumi ", e " impropriamente... tutte l'acque stagnanti in qualunque modo [...] secondo Cecco d'Ascoli, in " Rivista di Fisica, Matematica e Scienze naturali " VI (1931) 182-188, 287-289; B. Nardi, Dante e la cultura medievale, Bari 1942, 9-11; H. Gmelin, Die Göttliche Komödie. Kommentar, Stoccarda 1954, I 29-31; F. Mazzoni ...
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radiale
Con lista radïal (Pd XV 23) D. indica i bracci della croce luminosa che vede nel cielo di Marte (cfr. XIV 100-102), i quali " sono infatti i raggi di quel cerchio in cui Dante immagina iscritta [...] la croce stessa " (Porena).
La gemma che per la lista radïal trascorse è il lume che si sposta da un punto all'altro della croce senza uscire da essa, ma percorrendone, appunto, i bracci ...
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Thebaidos
Genitivo del latino Thebais (" Tebaide "), che D. adopera in Cv III XI 61, come titolo del poema di Stazio: come dice Stazio nel quinto del Thebaidos. La forma del nominativo non è mai adoperata [...] da Dante. Vedi STAZIO, P. Papinio. ...
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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofia morale nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli sull'interpretazione allegorica della Divina Commedia, sviluppando anche una sua idea [...] su un presunto circolo segreto di "fedeli d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia (1925), e Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore (1927). ...
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Grammatico (n. Cento, Ferrara, primi del sec. 16º), autore tra l'altro di una Grammatica volgare (1536) d'intonazione bembesca e di un Vocabolario, Grammatica et Orthographia de la lingua volgare, con [...] ispositioni di molti luoghi di Dante, del Petrarca et del Boccaccio (1543). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...