Ignoto poeta, cui è attribuito il contrasto in 160 settenarî Rosa fresca aulentissima (composto tra il 1231 e il 1250), dialogo realistico, sicuramente un mimo, tra l'amante che incalza e la donna, che, [...] "dal Camo", comunque pare certo che l'autore fosse siciliano; e siciliana è da considerarsi la lingua del contrasto che Dante stesso, nel De vulgari eloquentia (I, XII, 6), cita come esempio di siciliano, ma non di siciliano illustre, bensì "secundum ...
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Io mi credea del tutto esser partito
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime CXIV) fu inviato da D. a Cino da Pistoia, nominato al v. 2, che rispose per le rime col sonetto Poi ch'i' fu', Dante, dal [...] di D., in Scritti vari di filologia in onore di E. Monaci, Roma 1911; Contini, Rime 202; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 213; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967, II 311, 328; Barbi-Pernicone, Rime 638. ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] da Imola, allo spagnolo Enrico de Villena, che nello stesso anno tradusse l'Eneide e la Divina Commedia. Non meno che per Dante, per Petrarca V. è il ponte che stabilisce la continuità tra il nuovo spirito del tardo Medioevo italiano e la storia di ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] e in sapere guidare e reggere la nostra Repubblica secondo la Politica". Come suo maestro insigne e affettuoso lo celebrò infatti Dante (Inf. XV) e il canto dantesco ha costituito nei secoli il più solido monumento alla fama del notaio fiorentino. L ...
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Ghibellino fiorentino (m. 1264). Capeggiò la sua parte fin dal 1239, contribuì validamente (1260) alla vittoria ghibellina di Montaperti. Si levò fieramente contro la proposta dei confederati ghibellini, [...] a Empoli, di radere al suolo Firenze. Dante, nell'Inferno (c. X), lo pone tra i dannati per il suo peccato di eresia; difatti l'inquisitore fra Salomone da Lucca, nel 1283, aveva postumamente condannato come eretici Farinata e sua moglie Adaleta e ...
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Architetto e scrittore d'arte (Milano 1882 - ivi 1954), fu dal 1944 prof. di caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti nel politecnico di Milano. Si occupò soprattutto di restauro a Ravenna, sistemazione [...] della tomba di Dante, restauro delle chiese di S. Francesco e di S. Giovanni Evangelista; in Lombardia, restauro delle ville della Bicocca e di Mirabello presso Milano, del Palazzo del podestà e del Broletto a Pavia, la sistemazione della sala ...
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KALOSGOUROS, Geōrgios
Silvio Giuseppe Mercati
Traduttore e critico greco, nato a Corfù nel 1849, morto a Ginevra nel 1902.
Ha tradotto in greco moderno i Sepolcri del Foscolo, il Saul dell'Alfieri, [...] l'Inferno di Dante, e le Poesie italiane di D. Solomós, ha scritto anche buoni saggi critici, continuando l'indirizzo di I. Polylãs. ...
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BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] moglie Gemma di Dante di Rinaldo.
Per un errore del primo editore della Cronaca, il padre Ildefonso di San Luigi, il nome Stefani è stato considerato come cognome di famiglia, e come tale viene comunemente menzionato ancora; mentre è semplicemente un ...
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Società Dantesche
Dario Puccini
Giuliano Bertuccioli
Francesco Mazzoni
Giuseppe Francescato
In vari Paesi sono sorte Società intese a promuovere gli studi su D.: vedi oltre.
Sociedad Argentina De [...] prima sentenza, e anche con ricorso in cassazione. E per questo la società dee mettere una cattedra pubblica per ispiegare Dante, e un periodico che si occupi soltanto delle cose dantesche, e che tenga in continua comunicazione tra loro i dantofili ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] in cui, al tempo in cui; la forma verbale è all’➔indicativo:
(1) ancor non era sua bocca richiusa,
quando una donna apparve (Dante, Purg. XIX, 25-26)
(2) come libero fui da tutte quante
quell’ombre, io cominciai (ibid. VI, 25-26)
(3) Un pomeriggio di ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...