Critico e filologo italiano (Catanzaro 1900 - Roma 1987). Allievo di V. Rossi (al cui fianco attese all'edizione delle Familiari del Petrarca che, dopo la morte del maestro, portò a termine da solo pubblicando [...] , 8a ed. 1977); Titanismo e pietà in Giacomo Leopardi (1957, 2a ed. 1981); Realismo romantico (1959, 2a ed. 1967); Dante vicino (1966); Saggi sul Rinascimento italiano (1970); Pagine calabresi (1975); Altre pagine dantesche (post., 1987) e (in collab ...
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Comune della prov. di Massa-Carrara (62,6 km2 con 2575 ab. nel 2008). Il centro sorge a 351 m s.l.m. nell’alta valle della Magra, nella Lunigiana.
Già castello dei Malaspina, ospitò probabilmente Dante [...] esiliato (ruderi della cosiddetta torre di Dante). ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] , di e. a minore (sì che ‘l piè férmo//sempre era ‘l più bàsso, Dante), nel secondo, di e. a maiore (l’amor che move il sóle//e l’altre stélle, Dante). E. falecio Verso della metrica classica, così detto dal nome del poeta alessandrino Faleco (di ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] alcun cenno al dalmatico nel De vulgari eloquentia, ma già alcuni storici delle crociate, viaggiatori, ecc., parlano, dal sec. XII in poi, del "latino" o "romanzo" o "franco" della Dalmazia, e specialmente ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] , Venezia 1929 (poi in Saggi critici, Firenze 1950, 59-78); M. Barbi, F. da R., in " Studi d. " XVI (1932) 5-36 (poi in Dante. Vita, opere e fortuna, Firenze 1933, 171-206; rist. in Con D. e coi suoi interpreti. Saggi per un nuovo commento della D.C ...
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prudenza
Philippe Delhaye
Con p., sulla scorta della tradizione filosofica e cristiana, D. indica una delle più importanti virtù necessarie al conseguimento della vita morale.
La prudenza in Dante. [...] - La p. personale. Per D. la p. è anzitutto un'espressione del buon senso. Per alcuni filosofi è una virtù morale, mentre per Aristotele essa è una virtù intellettuale e ha il compito di guidare le virtù ...
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Letterato italiano (Vittorio Veneto 1868 - Corio Canavese 1944). Insegnò per molti anni lettere italiane nei licei di Torino, mentre come redattore (dal 1917) della Stampa trattò questioni politiche. Ostile [...] e il confino (1929). Coltivò soprattutto il campo degli studî danteschi e francescani. Opere principali: Vita di Dante, 1930; L'ultima ascesa. Introduzione alla lettura del Paradiso, 1936; Con Madonna Povertà. Studi francescani, 1940; Con ...
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Falsario, forse bolognese o bresciano d'origine, arso a Firenze (1281) per aver falsificato il fiorino, obbedendo agli ordini dei conti Guido, Aghinolfo e Alessandro Guidi di Romena; reso celebre da Dante [...] (Inf. XXX, vv. 49-129) ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] Sessanta del dibattito culturale svedese, che aveva dato prova di capacità narrative, oltre che critiche, nel saggio su Dante Från Helvetet til Paradiset (1964; trad. it., Scrivere come Dio, 1983), capacità che esprime con maggiore consapevolezza nel ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] e i Capricci del Gelli, il Gello di P. F. Giambullari, lo Specchio d'amore. diB. Gottifredi, le Lettioni d'academici fiorentini sopra Dante e altrì testi. Oltre alle edizioni delle Lettere, il D. stampa di suo Gli spiriti folletti nel 1546 e le Prose ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...