Letterato fiorentino (m. 1550). Fu console all'Accademia Fiorentina (1543-44) e partecipò alle polemiche linguistiche del tempo con un dialogo In difesa della lingua fiorentina e di Dante (post., 1556, [...] integrato da P. F. Giambullari e C. Bartoli) ...
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CASTIGLIONE, Bernardo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1542 da Bernardo e Nannina Lanfredini.
Apparteneva ad un ramo della famiglia che, nella seconda metà del Quattrocento, era stato rappresentato [...] al regime mediceo si trovava riunita proprio nel ramo del Castiglione. In particolare l'esempio e l'azione politica di Dante e di Bernardo, che avevano avuto un rilievo notevole nelle vicende del 1527-30, dovevano lasciare un'impronta nel carattere ...
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Sennuccio, la tua poca personuzza
Eugenio Ragni
L'attribuzione a D. di questo sonetto (Rime dubbie VI; schema abba abba; aba aba, rime in -uzza e -uzzo) si basa sostanzialmente sulla rubrica (" S[one]tto [...] del '21, p. 139) l'esame interno del componimento rivelava " un artista non mediocre e un sentimento di superiorità che non disdice a Dante; e poiché sembra la risposta d'Amore alla canzone di Sennuccio Amor, tu sai ch'io son col capo cano, non è da ...
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Tozer, Henry Fanshawe
Studioso inglese (nato a Plymouth, Devonshire, nel 1829 - morto nel 1916), storico della letteratura (si è occupato prevalentemente di Byron) e della geografia; membro della Oxford [...] History of Ancient Geography (1891).
La sua opera dantesca più importante è un commento al poema (An English Commentar, on Dante's D.C., Oxford 1901), sobrio e di tono divulgativo, ma tale da esercitare un notevole influsso sulla diffusione del culto ...
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Pietro di Giuliano (port. Pedro Julião: Lisbona 1220 circa - Viterbo 1277). Scienziato, archiatra di Gregorio X, filosofo di fama, noto col nome di Pietro Ispano, tanto che Dante (Par. XII, 134-35) lo [...] pone tra i grandi teologi, fu creato cardinale nel 1273 ed eletto a succedere ad Adriano V nel 1276. Uomo essenzialmente di cultura, fu strumento della politica del card. G. G. Orsini (poi Niccolò III). ...
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Letterato (Vasto 1783 - Londra 1854). Improvvisatore rinomato, conservatore al Museo di Napoli, carbonaro dal 1812, nel 1820 partecipò ai moti napoletani, che esaltò nella sua lirica; esule dal 1821 a [...] o religiosa. I suoi numerosi scritti danteschi (Comento analitico all'Inferno dantesco, 2 voll., 1826-27; La Beatrice di Dante, 1842) insistono tutti sull'esistenza di un linguaggio segreto convenzionale che sarebbe proprio di una setta antipapale, i ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partito guelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] insieme con i figli e nipoti. L'episodio ha ispirato uno dei più alti e celebri canti della Divina Commedia di Dante (Inf. XXXIII): la tragedia dell'amore paterno impotente a operare in pro dei figli; la ribellione appassionata del poeta contro chi ...
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Figlia (m. tra il 1283 e il 1286) di Guido Minore, sposò Giovanni Malatesta detto Gianciotto (1275) che la uccise assieme al suo amante e cognato Paolo. Dante (Inf. V) ha reso celebre F. facendone il simbolo [...] poetico della passione amorosa e riguardando con umana pietà, anche se con teologica severità, la vicenda dei due cognati. Col Romanticismo, e in genere con l'età moderna, la figura di F. diventò l'emblema ...
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ZOPPIO, Girolamo
Luca Piantoni
ZOPPIO (Zoppi), Girolamo. – Nacque nobile a Bologna, forse nel 1533.
La data di nascita, talora fissata al 1516, sembra doversi posticipare al 1533 sulla base dei Ragionamenti [...] diatriba tra Bulgarini e Iacopo Mazzoni, Zoppio espresse la condivisione per le idee di quest’ultimo nei Ragionamenti in difesa di Dante e del Petrarca (Bologna, Rossi, 1583), dove il poeta è celebrato sia per l’eccezionalità dello stile sia per l ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] ora volgentesi in massa intorno al Redentore. La tradizione iconografica, la lettura delle Scritture e quella di Dante, ma anche la pagana ammirazione della forma umana furono condizioni variamente importanti alla creazione dell'artista che tutto ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...